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lunedì 27 dicembre 2021

Fiaba di Natale

 

Deliziosa fiaba di Natale, persa nella mia memoria

E' che adoro lo stile Beatrix Potter e i suoi racconti illustrati fanno tanto Natale e sono tenerissimi con i disegni originali.

Per sognare ancora a occhi aperti o relagare un piccolo pezzettino di mondo perduto 

In verità io non provo ribrezzo davanti ad un topo o topolino... forse sono strana ma la verità è che invece mi fanno tanta tenerezza.

In una calda estate ho messo una ciotola di croccatini davanti un negozio chiuso per ferie. Invece dei gatti è arrivato un topo che si è messo seduto e con le due zampette sgranocchiava i croccantini, i miei croccantini, guardandomi.

Ha mangiato eppoi con molta calma è andato via.


mercoledì 1 dicembre 2021

Insospettabile favola...

1 euro

Come è possibile quantificare il costo di una storia, di un racconto, di una favola.

Potrei dire una bugia, tipo vagavo tra gli scaffali della libreria e i miei occhi hanno incontrato questo piccolo libricino.

E invece vagavo tra le pagine di Amazon e per gioco ho scritto libri a 1 euro... ed eccolo quì!!

Ignoravo completamente che Oscar Wilde avesse scritto una favola, e incuriosita, l'ho ordinata, dovevo assolutamente leggerla.

Che dire... è una favola fortemente educativa con una morale molto triste e bella. Non conoscevo questa storia e insomma mi è piaciuto leggerla.

Tra l'altro, a pelle, e non chiedetemi perchè non avrei mai pensato che Oscar Wilde fosse in grado di scrivere una favola (con o senza morale) ... forse non sono ancora riuscita ad inquadrarlo o capirlo veramente. E incredibile, ha aperto una finestra sul mio passato, facendomin inquadrare nelle giuste proporzioni una storia ancora aperta su una amicizia chiusa.



 

venerdì 26 novembre 2021

“C’ero anch’io su quel treno”. Il nuovo libro di Giovanni Rinaldi

Sai quando si legge un libro e si pensa che sia educativo e formativo per i ragazzi delle scuole. Ecco questo libro è un piccolo tesoro che dovremmo leggere tutti per ricordarci di come erano i comunisti, quelli veri del dopoguerra non quelli di adesso. Bellissimo e ve ne consiglio veramente la lettura.

«I bambini affamati erano tanti. Cominciava il tempo umido e freddo e non c’era carbone. I casi pietosi erano molti, moltissimi. Bambini che dormivano in casse di segatura per avere meno freddo, senza lenzuola e senza coperte. Bambini rimasti soli o con parenti anziani che non avevano la forza e i mezzi per curarsi di loro.» Così scrisse Teresa Noce, dirigente dell’Udi, Unione donne italiane, che fu l’anima del grande sforzo collettivo avviato all’indomani della Seconda guerra mondiale per salvare i piccoli del Sud condannati dalla povertà. Li accolsero famiglie del Centro-Nord, spesso a loro volta povere ma disposte a ospitarli per qualche mese e dividere quel che c’era. Un’incredibile espressione di solidarietà che richiese un intenso lavoro logistico, con il coinvolgimento di medici e insegnanti. E che non fu priva di ostacoli, tra cui la diffidenza della Chiesa timorosa dell’indottrinamento filosovietico, con qualche parroco che avvertiva: «Se andate in Romagna i bimbi li ammazzano, se li mangiano al forno».
Giovanni Rinaldi raccoglie queste storie da oltre vent’anni: partendo dalla sua terra, il Tavoliere delle Puglie, ha viaggiato in ogni regione d’Italia parlando con tanti ex bambini dei «treni della felicità». (primo libro scritto 12 anni fa). Si racconta pezzi di storia che abbiamo perso ed è il caso di recuperare.
Il partito Comunista, anzi per dirla meglio, le DONNE del Partito si spesero in un’impresa che anche vista con gli occhi odierni ha del portento, vi lascio immaginare cosa sia potuto essere nell’immediato dopoguerra. Eppure ci sono riuscite e questa impresa ha dato una visione di futuro a migliaia di bambini che speranze ne avevano conosciute veramente poche. La smobilitazione del nostro paese è passata anche attraverso questa impresa e credo sia cosa non da poco.
Poi trascorsi pochi anni dal 1945 e con l’inizio di sembianze di normalità per l’Italia, dei “treni dei bambini” non si parlò più. La polvere iniziò a coprire i pudori di chi fu accolto e strappato dalla miseria e di coloro che accolsero con solidarietà e spirito di fratellanza. Il tempo fece il resto.
 
Il contenuto non può essere copiato: riproduzione riservata. Per autorizzazioni, fare richiesta esplicita a segreteria@statoquotidiano.it oppure riprodurre il contenuto citando e linkando la fonte per intero: https://www.statoquotidiano.it/14/11/2021/giovanni-rinaldi-cero-anchio-su-quel-treno-storie-di-una-solidarieta-esemplare/896806/
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lunedì 15 novembre 2021

Oriana...

 

Mai preconcetto fu più errato.

Non ho mai voluto leggere questo libro per l'etichetta che si porta dietro da quanto usci in stampa, pieno di odio dicevano e comunque folle, Oriana è piena di rabbia e questo libro è fazioso. 

Poi lo scorso mese hanno abbandonato un cofanetto, nell'angolo bookcrossing con 3 libri di Oriana Fallaci e c'era appunto questo. Erano vedi la coincidenza, i giorni appena passati della ritirata americana e del governo  (ahime...) dei talebani tornati al potere.

Una grande sconfitta per l'Occidente e ...speriamo di non doverne pagare un prezzo troppo alto.

Ho quindi iniziato a leggere questo libro che mi ha trascinato dentro e mi ha preso, sentendoci una grande affinità. Io sento le stesse cose della Fallaci e soprattutto non è assolutamente il libro che dicono che sia. Non c'è odio ma obiettività e analisi per una questione storica che lei conosceva bene e che ha cercato di spiegare al mondo.

Inoltre la prima parte del libro è gradevolissima. Cenni storici dell'Italia che fu e racconti di vita di famiglia. Un libro bellissimo e soprattutto degno di verità. Sono invece contenta di averlo letto e poter dire e commentare con la mia testa questo libro che invece dovrebbe essere letto da tanti, perchè purtroppo non potrebbe essere più attuale.

martedì 2 novembre 2021

III C


Qualcuno ha avuto l'idea di cercarci su facebook... dai ricostruiamo la mitica III C!!!
Ma dai è un'impresa titanica, ma ti pare. Proviamo... e così in 2/3 ci mettiamo a cercare e ricordare soprattutto i cognomi della classe intera. E si arriva alla famosa cena in pizzeria!!

Arriviamo credo tutti un po' emozionati. 

Ci guardiamo nel parcheggio cercando di riconoscerci e alla fine vediamo i volti di noi bambini ma da grandi. Riconoscerci è una bella sensazione, quando arriva un suv nero e scende un ragazzo bono da paura e con gli occhiali da sole. Ci guardiamo sconcertate (e forse anche i ragazzi-uomini... he he) perchè nessuno ricorda un fico da paura come quello che è appena sceso dalla macchina e si sta avvicinando a noi. "Ma chi è" ... boh... Arriva sorridendo e noi ebeti... "scusa ma chi sei??"... 

Infarto quando ci dice il nome... non è possibile era il più brutto della classe, con tanto di brufoli e timidezza, nessuna praticamente lo aveva mai cagato, come se dice a Roma, e invece eccolo qua in tutto il suo splendore!! Accidenti, che bella sorpresa, allora non proprio tutti siamo rimasti uguali.

Ci mettiamo a tavola cercando piano piano di raccontarci le nostre vite. In fondo 40 anni sono tanti da raccontare. Ed ecco che la più fica della classe, rimasta ancora bella ma con uno sguardo tristissimo, è l'amante di un uomo sposato (che finaccia!!). Poi c'è la compagna di banco che è diventata istruttrice di ballo latino americano, ed è una donna niente male. Chi sposato con figli, chi separato e/o divorziato. 

Insomma quanti sogni che non si sono avverati. 

Devo essere sincera. Pensavo che sarebbe stato bello e invece è stata una cosa molto malinconica, come se tutti i dolori che avevamo dentro li abbiamo vomitati sul quel tavolo in pizzeria. 

Credo che non farò mai più una cosa come questa e quando ci siamo salutati negli occhi credo che tutti pensassero la stessa identica cosa. 

martedì 5 ottobre 2021

Ponte di Ferro

 


A seguito dell'incendio accaduto giorni fa e sul crollo di una parte del Ponte di ferro, mi ha fatto molto pensare il fatto che nessun  intervistato o giornalista abbia
fatto menzione dell’eccidio del 1944 e del monumento di commemorazione che è sul ponte... davvero triste.

Nel 1944, il ponte dell’Industria è stato teatro di un crimine di guerra: il 7 aprile di quell’anno furono uccise dieci donne. Clorinda Falsetti, Italia Ferracci, Esperia Pellegrini, Elvira Ferrante, Eulalia Fiorentino, Elettra Maria Giardini, Concetta Piazza, Assunta Maria Izzi, Arialda Pistolesi, Silvia Loggreolo vennero barbaramente assassinate per essersi introdotte nel forno Tesei con il tentativo di procurare farina e pane alle loro famiglie. In quelle settimane le rivolte si susseguivano con molta frequenza perché i nazisti avevano ridotto le razioni di cibo.
Come ha raccontato Marina del Monte “Alcuni soldati catturarono le donne, portarono una di loro sotto il ponte, sulla sponda del fiume, e lì la violentarono. Poi, ancora seminuda e sotto choc, la assassinarono con un colpo di pistola alla testa. Le altre nove, furono schierate lungo il ponte e trucidate a raffiche di mitra. Sembra che sulle campate metalliche del ponte sia ancora possibile rintracciare i fori di alcuni proiettili. I corpi delle donne, a monito per la popolazione sbigottita, vennero lasciati in terra sotto la vigilanza dei soldati tedeschi e dei repubblichini fascisti fino alla mattina seguente. Accanto ai corpi sanguinanti venne addirittura posto un cartello nel quale si parlava di quella strage definendola un esempio di ciò che, da allora, sarebbe potuto accadere alla popolazione che avesse osato effettuare ulteriori assalti a forni e negozi. Addirittura i militi fascisti, da una parte e dall'altra del ponte, costringevano i passanti ad traversare lo stesso guardando i corpi delle dieci donne uccise”.

Per commemorare la loro morte, è stato edificato un monumento sui è riportata la scritta “In ricordo delle dieci donne uccise dai nazifascisti”. Ogni anno, il 7 aprile viene deposta una corona.

mercoledì 29 settembre 2021

Via col vento

Per caso leggo che questo film è stato girato nel 1939???? Ma come è possibile? Prima della guerra!!! Io mi ricordo che sono andata al cinema che ero bambina e mi sono innamorata di questo bellissimo film. Ma allora come è possibile ...
Scopro quindi che c'è anche una storia italiana su questo film, che riporto sotto, e che ne ha spostato la data al 1977 quando l'ho visto io al cinema a Roma...




























Il film fu distribuito in Italia per la prima volta il 12 marzo 1949: dato il notevole sforzo che avrebbe richiesto il doppiaggio, la prima distribuzione avvenne col sonoro originale e i sottotitoli. Nello stesso anno, a maggio, Franco Schirato diresse alla Fono Roma il primo doppiaggio del film, con la collaborazione della C.D.C. Realizzata in 17 turni di lavoro, la versione in lingua italiana di Via col vento uscì in tutto il paese nel novembre del 1951, rimanendo in cartellone per più di un anno con un enorme successo.

La prima versione venne riedita nel 1954, nel 1956, nel 1962, nel 1967 (in 70 millimetri e suono stereofonico) e nel 1972. Per la riedizione del 1977 il doppiaggio venne integralmente rieseguito con nuovi dialoghi preparati da Roberto De Leonardis, l'adattatore italiano di fiducia di Walt Disney. Le differenze principali che si registrano tra le due versioni italiane sono le seguenti:

  • Nel doppiaggio d'epoca del film tutti gli attori di colore si esprimono in un italiano sgrammaticato e coniugano i verbi all'infinito. Ciò risultava filologicamente corretto rispetto all'originale inglese, ove gli interpreti afroamericani effettivamente adottano un registro linguistico dozzinale, ma ciò non tolse che tale scelta stilistica venisse giudicata razzista, tacciando di inferiorità culturale i neri rispetto ai bianchi[11]. Nel ridoppiaggio del film gli attori non bianchi vengono dunque dotati di un corretto eloquio italiano. Un altro film ridoppiato tre anni prima per lo stesso motivo fu I racconti dello zio Tom (1946),[12] pellicola nella quale recita tra l'altro la stessa Hattie McDaniel.
  • A differenza della versione storica Rossella e Rhett non si danno del "voi", ma del "lei", mentre Ashley e Rossella, da tempo amici e profondamente legati, si danno del "tu".
  • Nella riedizione, la maggior parte dei prenomi dei personaggi non viene più tradotta: così "Carlo" Hamilton torna a essere "Charles", "Franco" Kennedy è "Frank", "Melania" Wilkes diviene "Melanie". Fa però eccezione Rossella, che non torna a essere "Scarlett", sia per la notorietà raggiunta dal personaggio con questo nome, sia perché la traduzione risulta abbastanza aderente all'originale (scarlet significa appunto "rosso scarlatto").

Il ridoppiaggio è stato comunque utilizzato solo per tale riedizione.




venerdì 24 settembre 2021

Magico Zafon

Leggo con molta lentezza e ormai sotto la droga di Netflix ho drasticamente diminuito le mie letture.

Ma iniziando questo libro di Zafon sulla serie del cimitero dei libri dimenticati ho sentito finalmente quel filo che mi lega alla trama di un libro, entrandoci con l'animo e il cuore. 

Una sensazione che mi è mancata, e che ho ritrovato familiare nella mia quotidianità... della serie, quando arriva il libro giusto e ti rimette in pace con il mondo. 

Forse è la sua scrittura che mi ha catturato dalle prime pagine ma davvero molto felice che sia successo.

Non faccio spoiler sulla trama, perchè Zafon o si ama o si odia.

Non ci sono vie di mezzo e quindi un suo lettore sà di cosa parlo... "dall'ombra del vento" in poi.
 


martedì 21 settembre 2021

Una mattina...

 

Ci sono mattine che hanno piccoli regali, per esempio le pecore sotto casa con i pecorari molto molto vicino da dove passi tu e stamattina anche la magia di un intero campo pieno di uccelli che mangiano i semi di girasoli rimasti sul terreno dopo la trebbiatura.
La natura riempie il cuore e l'animo prima di entrare in città

giovedì 16 settembre 2021

NCIS

Vi capita di seguire una serie tv da così tanti anni da sentirla quasi una cosa di famiglia??!!


 

venerdì 10 settembre 2021

Red carpet

Cosa guardo quando vedo un bellissimo abito lungo??!!!!... le scarpe!

Adoro le scarpe abbinate dello stesso colore dell'abito e mi innamoro. Vado in fissa, come se dice a Roma, ma le trovo di un'eleganza e di una bellezza senza eguali.




lunedì 6 settembre 2021

Navi romane a Nemi

E capita che una domenica mattina, arrivi al Museo delle navi romane a Nemi e comprendi che in verità ti sei persa un mondo ... scoprendo l'esistenza del primo yacht della storia, creato proprio dai romani. Una vera casa galleggiante con tutti i lussi per godere del panorama del lago di Nemi.
Semplicemente stupefacente.
Purtroppo il museo è stato bombardato nel '44 ed è andato tutto distrutto, ma i video di allora e le ricostruzioni rendono un grande lavoro al visitatore, lasciando tanto stupore dietro di noi.

Il lavoro delle idrovore per prosciugare una parte di lago e recuperare le navi... e ancor più stupefacente la costruzione del museo intorno agli scafi delle barche.

L'edificio in stile fascista è imponente e bellissimo. 

Erano 40 anni che volevo andare a vedere questo museo pensando fosse una cosa da poco e invece è stato una piacevole sorpresa.

 






Vicino al museo c'è un bellissimo ristorante sulle rive del lago dove abbiamo mangiato benissimo.

Le gite che ti rimangono dentro...





martedì 24 agosto 2021

giovedì 12 agosto 2021

Un nuovo mondo...

 Questa foto rappresenta la solidarietà tra atleti, il rispetto e la pace di una vita spesa bene

martedì 3 agosto 2021

La dittatura del gelato

Quando è successo che prendere un gelato è ormai sottostare ad una forma di ricatto!

Quanti gusti, quante palle, minimo 2 euro, piccolo per un bimbo 1,50 o 1,00... forse... ma ma ... no signora non lo facciamo.

Il cambiamento è avvenuto con l'euro, prima il mio problema era solo dire in tempo "panna sotto" grazie o doppia panna. Ormai entrare in una gelateria mi terrorizza, ho l'ansia e comincio a sudare. Devo farmi prima i conti a seconda di quanti gusti voglio ma se la gelateria è nuovo non conosco il sistema e cerco di capire da quanto lo devo prendere per non esagerare ma avere almeno 2 gusti... e se ne volessi solo uno con tanta panna e quando poi mi dicono 2 euro 2 palle, gli salterei alla gola.


Ieri sera gelato con bimba di 6 anni. Un gelato piccolo, no signora, minimo 2 euro!!! Ma perchè ci sono sempre stati i gelati da 1 euro per i bimbi eppoi da quale regolamento è vietato vorrei sapere... Quindi alla fine metà gelato è finito nel cestino perchè era troppo grande e io ho buttato 1 euro

... e che cazzo!!! 

Ma il cliente non aveva sempre ragione!!!

Mo' me sono stufata... devo fare un atto rivoluzionario



venerdì 30 luglio 2021

Come una bambina...

Certe volte mi diverto proprio come una bambina... è quello che ho provato oggi stampando i disegni Disney da colorare per una bambina di 6 anni che conosco. 

Sicuramente è il desiderio nascosto di non aver avuto una bambina e la propensione a tutto ciò che è espressamente femminile. Quasi quasi li coloro anche io... che dite?!! 



mercoledì 28 luglio 2021

Gerundio mio...

 Possibile dimenticare tutto questo anche se lo usiamo nella scrittura e nel linguaggio comune? 

Se qualcuno mi chiedesse il gerundio di un verbo o il congiuntivo credo che entrerei nel panico più assoluto... che asina!!! 



Coniugazione del verbo essere


INDICATIVO


Imperfetto:

  • Io ero
  • Tu eri
  • Egli era
  • Noi eravamo
  • Voi eravate
  • Essi erano

Passato remoto:

  • Io fui
  • Tu fosti
  • Egli fu
  • Noi fummo
  • Voi foste
  • Essi furono

Trapassato remoto:

  • Io fui stato
  • Tu fosti stato
  • Egli fu stato
  • Noi fummo stati
  • Voi foste stati
  • Essi furono stati

Futuro semplice:

  • Io sarò
  • Tu sarai
  • Egli sarà
  • Noi saremo
  • Voi sarete
  • Essi saranno

Futuro anteriore:

  • Io sarò stato
  • Tu sarai stato
  • Egli sarà stato
  • Noi saremo stati
  • Voi sarete stati
  • Essi saranno stati
CONGIUNTIVO:

Presente:

  • Che io sia
  • Che tu sia
  • Che egli sia
  • Che noi siamo
  • Che voi siate
  • Che essi siano

Passato:

  • Che io sia stato
  • Che tu sia stato
  • Che egli sia stato
  • Che noi siamo stati
  • Che voi siate stati
  • Che essi siano stati

Imperfetto:

  • Che io fossi
  • Che tu fossi
  • Che egli fosse
  • Che noi fossimo
  • Che voi foste
  • Che essi fossero
Trapassato:
  • Che io fossi stato
  • Che tu fossi stato
  • Che egli fosse stato
  • Che noi fossimo stati
  • Che voi foste stati
  • Che essi fossero stati
CONDIZIONALE:

Presente:

  • Io sarei
  • Tu saresti
  • Egli sarebbe
  • Noi saremmo
  • Voi sareste
  • Essi sarebbero

Passato:

  • Io sarei stato
  • Tu saresti stato
  • Egli sarebbe stato
  • Noi saremmo stati
  • Voi sareste stati
  • Essi sarebbero stati

 
 
IMPERATIVO:
  • ---
  • Sii
  • Sia
  • Siamo
  • Siate
  • Siano
INFINITO:

Presente:

  • Essere

Passato:

  • Essere stato
PARTICIPIO:

Presente:

  • Ente

Passato:

  • Stato
GERUNDIO:
Presente: essendo     Passato: essendo stato



 




martedì 20 luglio 2021

Il bellissimo giallo dei girasoli


Dietro casa posso guardare questa distesa meravigliosa di giallo. Non è solo buonumore... fa sorridere anche il cuore.