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mercoledì 31 luglio 2013

A cena in compagnia di ...

 Niente telegiornali e cattive notizie... la sera quando ceno davanti alla tv voglio sorridere e divertirmi.
Per fortuna su la7d fanno "cuochi e fiamme", un programma di cucina di Simone Rugiadi con i fantastici Riccardo Rossi, Chiara Maci e Fiammetta Fadda.
Oltre al piacere della sfida culinaria e ricette sempre nuove che non guasta, a me piace troppo la simpatia e le battute di Riccardo, che essendo comico romano con me ci va a nozze!!
E' una piccola isola felice, un pezzetto di paradiso che mi ritaglio prima di decidere cosa fare. Uscire, leggere, vedere la tv o altro.
 http://www.youtube.com/watch?v=CiKLy4M5cvg

E' la mia modalità, molto personale e piacevole a cui non rinuncio, una piccola dose di droga-sorriso.
Certo che ho proprio tantissimi difetti!!!... he he
e comunque fa caldo e non sopporto niente e nessuno... figuriamoci i telegiornali o i film triti e ritriti di 10 anni fà!!!... come ho letto oggi su fb:  "FA COSI' CALDO CHE WINDOWS MI APRE LE FINESTRE DA SOLO"... hi hi

martedì 30 luglio 2013

E così finalmente Jeeg robot è diventato un film...

PACIFIC RIM è sicuramente la trasposizione cinematografica del mitico jeeg robot d'acciaio della mia infanzia (http://www.youtube.com/watch?v=NkiXkEODOVk) ... un uomo dentro una macchina che combatte gli alieni cattivi. A dire il vero credo che sia stato il mio primo grande amore... he he (un po' de coccio... ma vabbè).
Il film è bellissimo e lo consiglio non solo per gli effetti speciali.
In questo caso le persone a comandare il robot sono due e gli alieni sono dinosauri evoluti ed enormi.
Clima da apocalisse e città distrutte, proprio come nei primi cartoni animati di questo genere, che tanto ho amato.
Certo mi ha fatto un certo effetto vedere l'eroe dei miei sogni diventare un personaggio in carne ed ossa e devo dire che mi è anche piaciuto.
A chi piace il genere è sicuramente da vedere, perchè segna un traguardo... anche noi abbiamo i nostri bei robot -umani con armi e effetti spaziali al seguito.
Forse seguiranno il genere...
però gli americani sono troppo forti quando fanno i film...

e adesso spero solo in Capitan Harlock!!

lunedì 29 luglio 2013

Tacco 12



Volevo scrivere un post ad alto tasso erotico che riguarda il tacco 12, per scoprire su “santo google” una serissima ricerca dell’Università di Verona, dove la dottoressa Maria Cerruto ha sottoposto a un test 66 donne al di sotto dei 50 anni, misurando l´attività elettrica prodotta dalle pelvi a seconda della posizione assunta dai piedi e ha scoperto che coloro che tengono i piedi ad un´angolatura di 15 gradi dal pavimento, corrispondente a un tacco di 7 centimetri, evidenziano una riduzione del 15% dell´attività pelvica. Ciò significherebbe, in sostanza, che i tacchi alti rilassano i muscoli pelvici, aumentandone la forza e la capacità di contrazione. E muscoli pelvici bene allenati permettono una maggiore eccitazione sessuale e di conseguenza un piacere più intenso. Quindi sembra che i tacchi alti aiuterebbero l’eros, contribuendo ad intensificare l’eccitazione sessuale.

Nuda con solo indosso un tacco 12?!!!!
Quindi sarebbe una perversione... ma chissenefrega!!! E' fichissimo.

Io porto infradito in estate e scarponi_stivali in inverno, quindi sembra che i miei muscoli pelvici siano fuori allenamento secondo loro, per fortuna non mi lamento. Però a questo punto prima di un appuntamento hot camminerò per casa con un tacco 12… he he (basterà mezz’ora prima?!!!)… Io ho scoperto (tardi…) che fare sesso con un tacco 12 è molto intenso e ad alto tasso adrenalitico. Anche se da sempre sono una raffinatissima arma di seduzione cara agli uomini quanto alle donne, io ne ero semplicemente all’oscuro. Meglio tardi che mai, posso dire. Ovviamente non chiederò pareri personali, ormai da anni ho riscontrato un alto tasso di perbenismo nei blogger che mi frequentano e quindi non voglio risposte o pareri ipocriti solo per non ammettere o voler dire. Il confine privato non si apre così facilmente per tutti, ma a me non interessa. Io lo dico e lo faccio. Condivido e non importa se dall’altra parte non è sempre possibile avere altrettanto.
 
O sarà forse che non camminando mai con un tacco 12 ho avuto un doppio effetto piacere?!!! Mahh… Io lo consiglio. Fate vobis


p.s.: scusate il fuori tema. Ho visto che tutti parlate di mare e vacanze e...libri. 

giovedì 25 luglio 2013

I gatti

Ognuno di noi avrebbe bisogno di un gatto, perché ci ricordano quali sono le vere priorità della vita. 
Loro si siedono su qualsiasi cosa possa servirci: fogli, telefoni, vestiti, computer; sopra qualsiasi cosa non necessaria che ogni giorno attira la nostra attenzione e a cui, col passare dei giorni, tendiamo a dare più importanza di quanta in realtà ne meriti.
Un gatto ci permette di ricordare qual è il valore reale delle cose che ci circondano.
Ho copiato questo post da fb perchè è proprio il mio pensiero e lo avrei scritto uguale. Spesso la mia gatta sale sul tavolo e si mette proprio davanti la mia faccia. Fa le fusa e stà vicino a me che guardo la tv. Chiede a chiama attenzione quando ne ha bisogno e rimane lontana quando non ne ha voglia o bisogno.
Anche noi dovremmo imparare a chiedere ogni tanto e far capire quanto un abbraccio possa cambiarci la giornata!! 

mercoledì 24 luglio 2013

Letture estive



Leggendo un commento sul blog di Ele ho pensato alle recenti letture. Nei giorni di riposo ho terminato due libri che mi hanno lasciato l’amaro in bocca.
Spero di spiegarmi bene. Io adoro leggere ma quando leggo un libro insulso ho quasi la sensazione di perdere tempo. E’ vero che i libri si scelgono e molte volte invece ci scelgono loro, dico io, perché in fondo devono dirti qualcosa, ma a volte il dubbio è amletico. Leggere o non leggere, questo è il dilemma. Non lascio libri a metà, prima o poi negli anni li termino, per una questione di principio. Per esempio ci ho messo quasi 8 anni per finire “cent’anni di solitudine” e tanti altri giacciono nel mio armadio dei libri.


Stò andando fuori tema, come sempre. Ritorno in riga per dire che non mi sono piaciuti per niente, ecco. “le ricette segrete della cucina dell’amore” è stato l’ennesimo romanzo sulle ricette-amore-cucina filo americano in cui c’è sempre il lieto fine e alla fine diventano tutte cuoche fantastiche con un compagno per la vita super perfetto. Non vorrei essere volgare, ma lo sarò. Mi sarei rotta il cazzo di leggere queste storie del cavolo, pseudo romantiche a lieto fine. La vita reale è altro e anche se la chiamano lettura di evasione, io invece ho la sensazione di essere prigioniera. Si, prigioniera del lieto fine a tutti i costi. Essendo un libro che parlava di ricette italiane l'ho sopportato ma è stata tanta la tentazione di urlare a squarciagola.
I primi libri che lessi su questo argomento furono anche carini, ma una volta aperto il filone, adesso ci entra anche tanta mondezza. Ricordo “tre quarti di arancia” o “la metà di niente” o “chocolat”… Insomma forse dovrei resistere dal comprare ancora libri su questo argomento.
Cambiando completamente genere mi aveva incuriosito “Ascolta la mia ombra”. Molte volte mi faccio attrarre dalle copertine dei libri oltre che dalla trama. Certo un bambino che parla con le ombre è un tantino fuori dal comune, è come parlare con la propria anima. Dentro il vuoto se non fosse stato per pochi minuti in cui mi ha fatto piangere. Calde lacrime che scorrevano sul mio volto al ricordo della mia mamma e delle tante, troppe volte in cui dici “lo facciamo domani “ o “glielo dico dopo” pensando che tutto sia eterno. Forse anche questo è stato un messaggio, un ricordo e doveva arrivare a me.
Però ho fame di altro, ecco. Ho come la sensazione di aver bisogno di perdermi in qualcosa di davvero “pesante”, che riesca non solo a trascinarmi dentro ma farmi desiderare di non uscire. Tanto ne ho decine sul mio comodino da continuare… spero di scegliere bene. Adesso un’altra delusione proprio non la reggo!!






martedì 23 luglio 2013

Si ricomincia

Sono rientrata oggi in ufficio anche se la cosa sarà lunga. Antidolorifici e riposo mi ha detto il medico, ma io non posso. La mia collega deve andare in ferie e la mia guarigione sarà un po' più lunga, il menisco è così. Non c'è niente di rotto e questo è l'importante. Deve rientrare l'infiammazione ai legamenti e al crociato del menisco. Pazienza... Ci vorrà un po' di più. Ma ognuno deve fare quello che deve fare senza tante storie. 
Mi sono fatta anche una giornata di mare e l'acqua fredda del dopo uragano forse ha aiutato il ginocchio a stare meglio. Però è così bello stare in riva al mare ad ascoltare le onde che si infrangono sulla battigia... e magari una cara amica per parlare e un libro da sfogliare.



venerdì 12 luglio 2013

Una settimana cosi'

venerdì scorso per ballare ho causato la lussazione del menisco
dolore e fasciatura stretta, bagni di ghiaccio e antidolorifici - riposo assoluto ovviamente
gestire tanto tempo libero può anche essere destabilizzante e ci sono i pensieri, tanti pensieri, i libri e la tv - anche tempo per amici e amiche - e dormire ... tanto bisogna stare a letto
Ebbene niente succede per caso. Lo penso e l'ho sempre pensato. In questa settimana è successa una cosa che mi ha permesso di chiudere il cerchio dei miei perchè e sono arrivate le risposte alle mie domande. Ho capito il perchè del non rispetto verso me stessa... mi sono lasciata usare senza difendere i miei desideri e bisogni. Per mio volere ero alla mercè di persone che non erano nè oneste, nè buone... e mi hanno divorato dentro. E adesso che continuo con questo suicidio devo aver rotto qualche margine e sono nel punto di non ritorno. Non lo sopporto più. Devo fermarmi e devo fermarli. Soprattutto devo alzare le difese e pretendere di essere una persona invece di una cosa. Perchè sono sempre stata una cosa

martedì 2 luglio 2013

Platone e il simposio sull'eros

Il Simposio (o Convivio) è il resoconto filosofico di una cena autentica, che si svolse ad Atene nell’abitazione dello scrittore di tragedie Agatone all’indomani della sua vittoria in un concorso letterario.


Eros è un demone, o meglio è l’amante che ama, desiderando quello che non può avere.

E’ sicuramente il segreto della infelicità, altroché. Mi perdoni Platone e il suo simposio sull’eros … ma non mi basta amare. Voglio anche essere amata.
Bisogna sempre essere affamati… ma in due.
Nel simposio Agatone dice che “i piedi del dio dell’amore sono talmente delicati che riescono a posarsi soltanto sulle superfici più morbide: l’anima e il cuore”. E quindi l’eros come riesce a combinarsi con il sesso? Espressione carnale del desiderio e quindi dell’amore? O si può desiderare senza amare?
No dice Platone. Quando c’è solo il desiderio dei corpi non è amore. L’amore è quando c’è l’attrazione dell’anima.

Ma è il discorso di Erissimaco ad incantarmi nella sua semplicità, un pensiero che sento mio. Ogni volta che amiamo qualcosa o qualcuno è come se ci mettessimo in sintonia con tutta la natura, anzi con tutto l’Universo, partecipando di quella comune pulsione all’armonia e al superamento dei contrasti in cui consiste l’incessante lavorio del creato. E quindi tutto il male e le malattie del mondo sono la causa del non amore, dell’essere non ricambiati o non amati o peggio, amati male. Che grande cosa l’armonia. Ma forse non è di questo mondo…