Udite, udite... finalmente qualcuno ha pensato di analizzare il calcestruzzo usato dai romani, visto che le loro opere sono ancora in piedi. Sai com'è, hanno resistito millenni alle intemperie, sole, acqua, terremoti... sia mai che siano stati fatti come cristo comanda?!!!
E infatti il solito laboratorio americano (California) ha scoperto che il calcestruzzo fatto con calcare e cenere vulcanica non solo era più resistente di quello attuale, ma di impatto ecologico maggiore, visto che cuoceva a temperature più basse di quello attuale (circa mille gradi in meno).
Lo commento alla romana: "... e mè cojoni"
e dico... vista questa intelligente scoperta perchè non pensare di riconvertire la produzione su questa antica ricetta degli antichi romani?
Visto che tra l'altro le alte temperature che usiamo oggi sono responsabili del 7% delle emissioni di biossido di carbonio ...
eppoi dico stì poracci di Americani stanno sempre a fa tutte ste analisi e ricerche di laboratorio eppoi non se li incula nessuno... scusate Oxford.
venerdì 28 marzo 2014
lunedì 24 marzo 2014
Museo D'Orsay al Vittoriano
Capolavori dal Museo d'Orsay di Parigi al Complesso del Vittoriano, Roma: Gauguin, Monet, Degas, Sisley, Pissarro, Van Gogh, Manet, Corot, Seurat... dice la presentazione.
Una cacata di mostra dico io, che quasi mi dispiace scriverne.
Il solito specchietto per creduloni. Come se davvero i francesi ci dessero in prestito i loro capovalori. Si e no c'erano 5-6 quadri che si salvavano e il resto tutte croste ... una noia mortale.
Noi abbiamo Musei meravigliosi come la GNAM dove ci sono quadri dell'impressionismo a iosa e bellissimi e la gente fa la fila per vedere due micragnosi quadri dei francesi.
Io ho visto mostre molto più belle a Roma, tipo De Nittis e insomma veramente per 3 sale di quadri 9 euro mi sembra solo un furto. Ho visto di meglio senza ombra di dubbio.
C'erano due o tre Monet che non avevo mai visto, e uno che conoscevo.
E un quadro che invece mi ha incantato. "La lezione di catechismo" di Meunier.
In viso di quel prete. Sembrava una foto, non un quadro.
In compenso ho visitato il Museo in completa solitudine. Eravamo solo in due, io e la figlia di una mia collega. Bellissimo. Abbiamo goduto dell'assoluto silenzio e la libertà di poter stare davanti ad un quadro quanto volevamo senza ansia alcuna.
Ecco questo invece non ha prezzo.
Ovviamente ho comprato i segnalibri.
In ricordo di ogni mostra che vado a vedere. Ormai il cassetto trasborda ma è una cara abitudine che non lascio e negli anni ho accumulato un numero davvero impressionante di segnalibri.
Spesso li abbino con l'argomento del libro che stò leggendo.
Questo vista la varietà e quantità me lo posso permettere.
Una cacata di mostra dico io, che quasi mi dispiace scriverne.
Il solito specchietto per creduloni. Come se davvero i francesi ci dessero in prestito i loro capovalori. Si e no c'erano 5-6 quadri che si salvavano e il resto tutte croste ... una noia mortale.
Noi abbiamo Musei meravigliosi come la GNAM dove ci sono quadri dell'impressionismo a iosa e bellissimi e la gente fa la fila per vedere due micragnosi quadri dei francesi.
Io ho visto mostre molto più belle a Roma, tipo De Nittis e insomma veramente per 3 sale di quadri 9 euro mi sembra solo un furto. Ho visto di meglio senza ombra di dubbio.
C'erano due o tre Monet che non avevo mai visto, e uno che conoscevo.
E un quadro che invece mi ha incantato. "La lezione di catechismo" di Meunier.
In viso di quel prete. Sembrava una foto, non un quadro.
In compenso ho visitato il Museo in completa solitudine. Eravamo solo in due, io e la figlia di una mia collega. Bellissimo. Abbiamo goduto dell'assoluto silenzio e la libertà di poter stare davanti ad un quadro quanto volevamo senza ansia alcuna.
Ecco questo invece non ha prezzo.
Ovviamente ho comprato i segnalibri.
In ricordo di ogni mostra che vado a vedere. Ormai il cassetto trasborda ma è una cara abitudine che non lascio e negli anni ho accumulato un numero davvero impressionante di segnalibri.
Spesso li abbino con l'argomento del libro che stò leggendo.
Questo vista la varietà e quantità me lo posso permettere.
mercoledì 19 marzo 2014
A street cat named Bob
«Lui è quello per cui mi sveglio ogni giorno adesso. Sarà orribile
quando mi lascerà, perché so che i gatti non vivono a lungo quanto gli
esseri umani… Ma sicuramente lui mi ha dato la giusta direzione per
vivere la mia vita.»
Una piccola storia d’amore.
Questa bellissima storia è la mia prossima lettura.
Una storia vera. James lotta contro la dipendenza dalle droghe, ma, una notte, dopo essersi trasferito in un appartamento a Tottenham, appare un gatto alla sua porta, gravemente ferito a una gamba. James capisce che deve aiutarlo immediatamente e senza perdere tempo lo accoglie in casa e lo cura. Da allora, Bob non lo ha più lasciato, seguendolo di sua iniziativa persino sull’autobus e sulla metropolitana.
«Siamo due anime ferite che cercano qualcuno di cui fidarsi… e noi ci fidiamo l’uno dell’altro. Io ho ancora difficoltà a fidarmi delle persone. Ma una cosa di Bob è che lui non mi mente mai. Anche quando non ha fame, lui non finge di averne, come fanno la maggior parte dei gatti, solo per essere ingordi.» James non è religioso, ma crede nel karma. «Penso che devo aver fatto qualcosa di buono perché lui si sia fatto avanti.»
Ecco queste due anime si sono incontrate e aiutate a vicenda. A volte succede anche con gli umani.
Il libro, "A Street Cat Named Bob", è stato scritto da James in collaborazione con lo scrittore Garry Jenkins in un caffè di Islington: ha ottenuto il contratto editoriale grazie all’agente letteraria, Mary Pachnos, che era solita passare davanti a lui ogni giorno e si incuriosì al punto di chiedergli la storia della sua vita. «E’ una storia dannatamente buona, non è vero?» le disse James, «Ed è la verità, ogni parola. E’ una vita abbastanza interessante quella che abbiamo fatto io e Bob.»
...è fantastico questo gatto!!! Sono già innamorata
Una piccola storia d’amore.
Questa bellissima storia è la mia prossima lettura.
Una storia vera. James lotta contro la dipendenza dalle droghe, ma, una notte, dopo essersi trasferito in un appartamento a Tottenham, appare un gatto alla sua porta, gravemente ferito a una gamba. James capisce che deve aiutarlo immediatamente e senza perdere tempo lo accoglie in casa e lo cura. Da allora, Bob non lo ha più lasciato, seguendolo di sua iniziativa persino sull’autobus e sulla metropolitana.
«Siamo due anime ferite che cercano qualcuno di cui fidarsi… e noi ci fidiamo l’uno dell’altro. Io ho ancora difficoltà a fidarmi delle persone. Ma una cosa di Bob è che lui non mi mente mai. Anche quando non ha fame, lui non finge di averne, come fanno la maggior parte dei gatti, solo per essere ingordi.» James non è religioso, ma crede nel karma. «Penso che devo aver fatto qualcosa di buono perché lui si sia fatto avanti.»
Ecco queste due anime si sono incontrate e aiutate a vicenda. A volte succede anche con gli umani.
Il libro, "A Street Cat Named Bob", è stato scritto da James in collaborazione con lo scrittore Garry Jenkins in un caffè di Islington: ha ottenuto il contratto editoriale grazie all’agente letteraria, Mary Pachnos, che era solita passare davanti a lui ogni giorno e si incuriosì al punto di chiedergli la storia della sua vita. «E’ una storia dannatamente buona, non è vero?» le disse James, «Ed è la verità, ogni parola. E’ una vita abbastanza interessante quella che abbiamo fatto io e Bob.»
...è fantastico questo gatto!!! Sono già innamorata
venerdì 14 marzo 2014
Le donne italiane viste dagli stranieri
Adesso capisco perchè conosco tanti uomini italiani che hanno relazioni stabili con donne straniere... ma ... c'è un ma... secondo me è anche altro. Gli uomini italiani non amano particolarmente confrontarsi o parlare o anche solo affrontare un ragionamento. Quindi meglio la gheisha o la straniera. Parlano meno e amen
Sono contenti così
Personalmente se un uomo non mi stimola intellettivamente... non mi interessa. Grazie
Sembrano sempre annoiate.
Anche se le cose stanno un po’ cambiando negli ultimi tempi, le donne italiane quando sono in mezzo alla gente amano recitare la parte delle annoiate. Per questo, quando sono certe di essere udite esclamano “Dio quanto è noioso questo posto”. Poi tirano fuori una sigaretta, simbolo di noia e menefreghismo, e la fumano con gesti teatrali.
Pensano sempre che ci stai provando con loro.
Le donne italiane pensano sempre che gli uomini ci stiano provando. D’altra parte questa è la naturale conseguenza di vivere con gli uomini italiani. In molte nazioni l’amicizia tra uomo e donna è un fatto normale ma in Italia non è così, qualsiasi interazione tra i generi è accompagnata da una tensione erotica inopportuna. Forse il problema è che la differenza tra maschi e femmine è più marcata che in altri paesi. Senza parlare della gelosia, è difficile diventare amici di una ragazza se il suo fidanzato non vuole.
Non vorrai uscire vestito così.
Le donne italiane prestano eccessiva attenzione ai dettagli del loro abbigliamento. Quindi oltre agli indumenti, la buona riuscita dell’outfit passa necessariamente attraverso gli accessori. Quello che non sembrano comprendere è che un maschio adulto è un uomo libero che può uscire vestito come gli pare. Ma alla fine è inutile combattere con il gentil sesso, conviene adeguarsi e godersi il duplice vantaggio di evitare una discussione e di uscire di casa vestiti decentemente.
Piccoli cani.
Non lo so quando sia iniziata questa passione morbosa della donna italica verso quei fastidiosi cagnolini di piccola taglia, ma deve finire e deve finire subito.
Fasciste del cibo.
In questo punto Hugo Mc Cafferty sostiene che le donne italiane siano delle naziste della cucina, nel senso che non vogliono mettere il formaggio sul pesce o il pollo nella pasta. Ironicamente chiede quale sia lo scopo della sperimentazione. Purtroppo all’estero si ha un’idea molto vaga di cosa sia un piatto di pasta quindi anche se per uno straniero sembra follia, in questo le donne hanno ragione.
Dicono tutti ai loro genitori.
Quando parli con una donna italiana stai certo che almeno un’altra persona è coinvolta nel discorso: la mamma.
Non stanno mai zitte.
Si può dire di ogni donna in generale ma quelli italiane esagerano. Le femmine della penisola credono che la soluzione di ogni problema sia parlarne. E non discutere del problema da un punto di vista pratico bensì analizzare ogni dettaglio anche ipotetico che ci ruota attorno.
Adoratrici del sole.
Per una donna italiana una vacanza non è una vacanza se non può starsene ore distesa al sole a friggersi la pelle e sotto pressione dei raggi UV.
Amanti gelose.
Anche la più tranquilla e rilassata donna italica si rivela essere una pazza isterica consumata dalla gelosia. Non importa che non abbiate niente da nascondere, che siate veramente fedeli e innamorati, lei vi accuserà sulla base di un presentimento e voi pagherete con il sangue quell’accusa.
Regine dei litigi.
Le donne italiane comandano in ogni discussione o litigio. Evitate di rispondere perché qualsiasi vostra affermazione sarà girata e usata contro di voi per demolirvi.
Sono contenti così
Personalmente se un uomo non mi stimola intellettivamente... non mi interessa. Grazie
Sembrano sempre annoiate.
Anche se le cose stanno un po’ cambiando negli ultimi tempi, le donne italiane quando sono in mezzo alla gente amano recitare la parte delle annoiate. Per questo, quando sono certe di essere udite esclamano “Dio quanto è noioso questo posto”. Poi tirano fuori una sigaretta, simbolo di noia e menefreghismo, e la fumano con gesti teatrali.
Pensano sempre che ci stai provando con loro.
Le donne italiane pensano sempre che gli uomini ci stiano provando. D’altra parte questa è la naturale conseguenza di vivere con gli uomini italiani. In molte nazioni l’amicizia tra uomo e donna è un fatto normale ma in Italia non è così, qualsiasi interazione tra i generi è accompagnata da una tensione erotica inopportuna. Forse il problema è che la differenza tra maschi e femmine è più marcata che in altri paesi. Senza parlare della gelosia, è difficile diventare amici di una ragazza se il suo fidanzato non vuole.
Non vorrai uscire vestito così.
Le donne italiane prestano eccessiva attenzione ai dettagli del loro abbigliamento. Quindi oltre agli indumenti, la buona riuscita dell’outfit passa necessariamente attraverso gli accessori. Quello che non sembrano comprendere è che un maschio adulto è un uomo libero che può uscire vestito come gli pare. Ma alla fine è inutile combattere con il gentil sesso, conviene adeguarsi e godersi il duplice vantaggio di evitare una discussione e di uscire di casa vestiti decentemente.
Piccoli cani.
Non lo so quando sia iniziata questa passione morbosa della donna italica verso quei fastidiosi cagnolini di piccola taglia, ma deve finire e deve finire subito.
Fasciste del cibo.
In questo punto Hugo Mc Cafferty sostiene che le donne italiane siano delle naziste della cucina, nel senso che non vogliono mettere il formaggio sul pesce o il pollo nella pasta. Ironicamente chiede quale sia lo scopo della sperimentazione. Purtroppo all’estero si ha un’idea molto vaga di cosa sia un piatto di pasta quindi anche se per uno straniero sembra follia, in questo le donne hanno ragione.
Dicono tutti ai loro genitori.
Quando parli con una donna italiana stai certo che almeno un’altra persona è coinvolta nel discorso: la mamma.
Non stanno mai zitte.
Si può dire di ogni donna in generale ma quelli italiane esagerano. Le femmine della penisola credono che la soluzione di ogni problema sia parlarne. E non discutere del problema da un punto di vista pratico bensì analizzare ogni dettaglio anche ipotetico che ci ruota attorno.
Adoratrici del sole.
Per una donna italiana una vacanza non è una vacanza se non può starsene ore distesa al sole a friggersi la pelle e sotto pressione dei raggi UV.
Amanti gelose.
Anche la più tranquilla e rilassata donna italica si rivela essere una pazza isterica consumata dalla gelosia. Non importa che non abbiate niente da nascondere, che siate veramente fedeli e innamorati, lei vi accuserà sulla base di un presentimento e voi pagherete con il sangue quell’accusa.
Regine dei litigi.
Le donne italiane comandano in ogni discussione o litigio. Evitate di rispondere perché qualsiasi vostra affermazione sarà girata e usata contro di voi per demolirvi.
giovedì 13 marzo 2014
lunedì 10 marzo 2014
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