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mercoledì 18 gennaio 2023

Il ballo delle pazze

Ho terminato questo libro in una sola serata. Trama a parte, sono state le sensazioni a tenermi dentro questo libro e le tante riflessioni che mi ha suscitato.

Il ballo delle pazze era un evento mondano atteso con bramosia dalla crème parigina di fine Ottocento.

Siamo nella Parigi del 1885 e Il ballo delle pazze ha luogo alla Salpêtrière, l’ospedale psichiatrico dove venivano rinchiuse donne ritenute alienate.

Alcune alienate, “pazze”, lo erano davvero, per ragioni mediche o per traumi subiti nella vita.
Ma in molti altri casi le alienate erano solamente donne ritenute scomode, indipendenti, dalla mente aperta e curiosa e quindi abbandonate nell’istituto da padri e mariti.
Le alienate de Il ballo delle pazze erano quelle donne che Parigi non era in grado di gestire.

Molti elementi del contesto storico in cui si inserisce la storia di Eugenie e Genevieve, protagoniste de Il ballo delle pazze, sono reali: la Salpêtrière esisteva davvero e aveva realmente il ruolo di ricovero per donne “ingestibili”; il medico Charcot, promotore di una scuola di pensiero che curava l’isteria attraverso l’ipnosi è davvero esistito, rese la Salpêtrière luogo famoso fu anche maestro di Freud. E Il ballo delle pazze era reale, solo che a chiamarlo così erano stati i giornali parigini bramosi di avere qualcosa di scomodo da raccontare.

Il ballo delle pazze era l’unica occasione in cui la Salpêtrière apriva al pubblico, e le donne ospiti della struttura potevano svagarsi pensando a cose frivole: Charcot era convinto degli effetti benefici di questa iniziativa, sebbene la popolazione parigina frequentasse la festa per pura curiosità, bramosa di osservare scene raccapriccianti.

In questo contesto si inseriscono gli elementi di finzione del romanzo.
Protagonista de Il ballo delle pazze è Eugenie, giovane di buona famiglia dallo spirito indipendente che per tutta la vita ha nascosto un segreto: è in grado di vedere gli spiriti. La mente le si apre quando casualmente le capita tra le mani un libro sullo spiritismo e viene a conoscenza di una società di studiosi e scienziati che si riuniscono per studiare l’argomento. Eugenie non fa in tempo a trovare il proprio posto in quella società perché la famiglia, venuta a conoscenza di questa terribile stranezza, la fa rinchiudere alla Salpêtrière.
Qui Eugenie conosce le pazze: Therese, da tutti chiamata La Magliaia, la più anziana tra le alienate che si prende cura di tutte come una madre; Louise, bistrattata nella sua giovane vita e illusa di poter ricevere una proposta di matrimonio. E poi c’è Genevieve, l’Anziana, la capo reparto che non vuole avere coinvolgimenti con le alienate ma che con l’arrivo di Eugenie cambierà completamente il suo punto di vista.

Il ballo delle pazze è un romanzo storico con una narrazione femminile e femminista: le donne sono vittime, gli uomini non sono in grado di percepirle come esseri dotati di intelletto e indipendenza. 

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A fine lettura non ho potuto far meno di pensare che se fossi vissuta in quel periodo storico, sicuramente sarei stata internata da un marito o un padre, con il mio carattere avrei rischiato davvero.

Anche se tutti sappiamo bene che il manicomio è stato usato fino a pochi anni fa anche in Italia per far tacere donne troppo indipendenti o semplicemente traumatizzate da parti difficili e depressioni varie.

In ufficio mi hanno sempre fatto pagare caro il fatto che non stessi zitta e rivendicassi situazioni di giustizia anche per le colleghe, con il risultato che mi hanno massacrato professionalmente e spezzato dentro. Adesso non mi importa nulla di parlare, tanto è una battaglia inutile. Devo stare zitta e ubbidire. Ho lottato e ho perso perchè non avevo nessuno a difendermi e i ricatti purtroppo sono un deterrente che funziona quando ti innescano la paura di conseguenze o licenziamento, colleghe comprese. Ho solo capito che dovevo fare la casalinga e salvarmi dalla cattiveria, dal veleno e dalle violenze psicologiche che il lavoro ti offre gratis a parte pochissimi casi. 

No signori, il lavoro non nobilita, il lavoro ti distrugge dentro e sei solo alla mercè di uomini con il pisello che comandano e vogliono solo schiave e non persone pensanti. Se pensi, sei pericolosa. 

venerdì 13 gennaio 2023