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venerdì 17 luglio 2020

Discorso di Pericle sulla democrazia - Atene 461 a.c.

Qui ad Atene noi facciamo così.
Qui il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi: e per questo viene chiamato democrazia.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Le leggi qui assicurano una giustizia eguale per tutti nelle loro dispute private, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell’eccellenza.
Quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza di altri, chiamato a servire lo Stato, ma non come un atto di privilegio, come una ricompensa al merito, e la povertà non costituisce un impedimento.
Qui ad Atene noi facciamo così.
La libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana; noi non siamo sospettosi l’uno dell’altro e non infastidiamo mai il nostro prossimo se al nostro prossimo piace vivere a modo suo.
Noi siamo liberi, liberi di vivere proprio come ci piace e tuttavia siamo sempre pronti a fronteggiare qualsiasi pericolo.
Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private, ma soprattutto non si occupa dei pubblici affari per risolvere le sue questioni private.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Ci è stato insegnato di rispettare i magistrati, e ci è stato insegnato anche di rispettare le leggi e di non dimenticare mai che dobbiamo proteggere coloro che ricevono offesa.
E ci è stato anche insegnato di rispettare quelle leggi non scritte che risiedono nell’universale sentimento di ciò che è giusto e di ciò che è buon senso.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Un uomo che non si interessa allo Stato noi non lo consideriamo innocuo, ma inutile; e benchè in pochi siano in grado di dare vita ad una politica, beh tutti qui ad Atene siamo in grado di giudicarla.
Noi non consideriamo la discussione come un ostacolo sulla via della democrazia.
Noi crediamo che la felicità sia il frutto della libertà, ma la libertà sia solo il frutto del valore.
Insomma, io proclamo che Atene è la scuola dell’Ellade e che ogni ateniese cresce sviluppando in sé una felice versalità, la fiducia in se stesso, la prontezza a fronteggiare qualsiasi situazione ed è per questo che la nostra città è aperta al mondo e noi non cacciamo mai uno straniero.
Qui ad Atene noi facciamo così.

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E' stata una mia curiosità.

In questi giorni che si festeggia l'anniversario della scomparsa di Camilleri, ho letto questo suo consiglio ai nostri politicanti e quindi l'ho cercato su internet.

Magari fosse caro Camilleri, magari fosse...

lunedì 6 luglio 2020

Marmo Botticino

In occasione di uno speciale di Alberto Angela, apprendo che l'altare della Patria a Roma è stato costruito con il marmo Botticino e non con quello di Carrara, come erroneamente pensavo.


Tra l'altro, mai sentito nominare, e quindi la mia curiosità mi ha portata a cercarlo su internet, per scoprire che è un marmo del bacino di Brescia ed è il secondo per importanza nell'escavazione di pietre ornamentali d'Italia, dopo quello di Carrara.  Però, interessante.
Chissà perchè ho sempre pensato che tutto il marmo bianco fosse solo Carrara.

Leggo anche che in tempi più recenti il marmo di Botticino è stato usato per la costruzione dell'Altare della Patria a Roma, della Casa Bianca a Washington, della Statua della Libertà e della stazione centrale di New York.[9].

Queste informazioni storiche dovrebbero essere studiate e divulgate perchè cambiano completamente la considerazione delle nostre materie prime e del loro uso.

Cave di marmo Botticino

 Museo del marmo a Botticino


Ad uso informativo copio :

Realizzazioni in marmo di Botticino

Argentina Argentina
Buenos Aires
Austria Austria
Vienna
Cuba Cuba
L'Avana
Italia Italia
Brescia
Como
Milano
Roma
Monaco Monaco
Stati Uniti Stati Uniti
Boston
Cleveland (Ohio)
New York
Washington
Svizzera Svizzera
Ginevra

giovedì 2 luglio 2020

Ladra di fragole

A esattamente 20 anni dall'uscita del primo libro mi accingo a leggere il 4 libro della Harris.

Tutto è iniziato nel 1999, con "chocolat" libro di cui mi innamorai subito e a cui seguì qualche anno dopo il famoso film. 

Mi piaceva la scrittura della Harris e il libro aveva qualcosa di magico e di reale nello stesso tempo, che lo rendeva ipnotico e ti lasciava scivolare dentro la storia come una coperta calda e avvolgente.
 Seguì poi "scarpe rosse" che veramente è stato senza lode e senza infamia, tanto da farmi sembrare questo seguito quasi una forzatura a cui poi è seguito "il giardino delle pesche e delle rose".
Quando un libro che ti è piaciuto tantissimo, diventa una saga, purtroppo non hai altra scelta che continuare a leggere.

Tuttavia penso che forse alcune volte è meglio fermarsi al primo libro, sono quasi a metà di "ladra di fragole" e mi sembra solo una copia fatta male di chocolat. Ormai andrò avanti fino alla fine ma la Harris ha perso la magia e ha voluto allungare il brodo, perdendosi. 

Peccato  

La mia cara Vianne Rocher e il tranquillo villaggio di Lansquenet-sous-Tannes mi sono ancora vicino e nello stesso tempo lontano.