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giovedì 25 febbraio 2021

"LA RICAMATRICE DI WINCHESTER"

 

Mi sono innamorata della Tracy Chevalier quando ho letto “strane creature” e “l’ultima fuggitiva”. Le sue donne sono sempre coraggiose, segnano la storia e il destino e si distinguono nella loro epoca perché lasciano il segno. Combattono per la libertà di loro stesse e cercano di essere vere.

Quindi mi sono approcciata alla ricamatrice di Winchester con molte aspettative, che purtroppo sono state deluse. A parte il fatto storico vero riconducibile a queste donne, per il resto la storia della protagonista non mi ha preso e nel complesso il libro non mi è piaciuto.

Nella trama ci sono le rigide regole sociali e la vita delle donne in quel periodo storico, e forse non era nelle mie corde. Sono un po’ dispiaciuta ma le sensazioni sono personali e questo è per me.

Questo è l'inizio della trama e sembra molto avvincente e bello, ma il ritmo lento e lo svolgere del libro non mi hanno trovata in sintonia con la storia, lasciandomi senza niente...

Winchester, 1932. A trentotto anni Violet Speedwell sembra ormai inesorabilmente destinata a un’esistenza da zitella. La Grande Guerra ha preteso il suo tributo: il suo fidanzato, Laurence, è caduto a Passchendaele insieme a migliaia di altri soldati, e ora le «donne in eccedenza» come lei, donne rimaste nubili e con scarse probabilità di convolare a nozze, sono ritenute una minaccia, se non una vera e propria tragedia per una società basata sul matrimonio. Dopo essersi lasciata alle spalle la casa di famiglia di Southampton, e le lamentele della sua soffocante madre, ferma all’idea che dovere di una figlia non sposata sia quello di servire e riverire i genitori, Violet è più che mai intenzionata a vivere contando sulle proprie forze. A Winchester riesce in breve tempo a trovare lavoro come dattilografa per una compagnia di assicurazione, e ad aver accesso a un’istituzione rinomata in città: l’associazione delle ricamatrici della cattedrale. Fondata dalla signorina Louisa Pesel e diretta con pugno di ferro dall’implacabile signora Biggins, l’associazione, ispirata a una gilda medievale, si richiama a un’antica tradizione: il ricamo di cuscini per i fedeli, vere e proprie opere d’arte destinate a durare nei secoli. Sebbene la Grande Guerra abbia mostrato a Violet come ogni cosa sia effimera, l’idea di creare con le proprie mani qualcosa che sopravviva allo scorrere del tempo rappresenta, per lei, una tentazione irresistibile… 

Mi hanno suggerito di vedere i cuscini reali ricamati dalle donne dell'abbazia, cercando su google e devo dire che sono molto belli.

Sempre cercando su internet ho visto che il titolo originale era "un unico filo" e non capisco la scelta poi di cambiare il titolo nella traduzione in italiano. Non è la prima volta che mi capita.









mercoledì 17 febbraio 2021

libri Feltrinelli

Non ho saputo resistere... una bellissima coperta gratis con l'acquisto di 2 libri della collana economica Universale....

Di solito compro nella mia libreria di sempre, ultimamente qualcosa anche su amazon e quindi Feltrinelli la uso poco. 

Ma quando ci sono queste promozioni non resisto...

Credo di essere quasi l'unica che ancora non ha letto 1984... in verità mi mancano tanti classici, come gli autori russi per esempio, ma non credo che mi basterà questa vita per leggere tutto.

#lacopertadellettore#
La promozione scade il 20 febbraio,  appena in tempo

lunedì 15 febbraio 2021

Lasciati trovare

 

Lasciati trovare, il romanzo di Chiara Ceneroni, Edito da Morphena editrice.

Ho letto questo libro innamorata dalle frasi di un tema scolastico che il ragazzo scrive descrivendo il suo cane. Sapevo che era una storia sui cani, come le chiamo io, ma invece è stato entrare in un universo in cui la positività e l’amore sono sempre al centro della scena. E’ stato bellissimo sentire l’amore di questo ragazzo, costretto in carrozzina da una malattia a 15 anni, verso il proprio cane e verso la scoperta di un amore che va al di là di ogni confine e che solo una madre può dare.

Mi sono innamorata di Bruno anche io, e in fondo in lui ho visto tanto della mia Candy.

Alla fine tutti i cani amati e che hanno sofferto tanto sono in grado di ripagarti a mille per ogni secondo che passi con loro.

Bellissima trama.

Emozionante e piena di colpi di scena.

Lo consiglio per trovare un angolo di pace nel proprio cuore.

A volte abbiamo bisogno delle favole, a piccoli dosi, ovviamente 

#lasciatitrovare#

giovedì 4 febbraio 2021

BRIDGERTON

 #bridgerton#recensione





Ha senso immaginare una nobiltà di colore laddove certamente non vi era?

Ero troppo curiosa e così ho iniziato a vedere questa serie su Netflix.

Considerato il periodo storico non riuscivo a capire la scelta degli attori di colore, che sinceramente stonano molto in questo contesto. Non si tratta di essere razzisti, ma di un falso storico. Definendo una linea multirazziale di fatto si sta nella fantascienza e ci si distacca totalmente dal profilo storico.

Nell’Inghilterra di inizio Ottocento non era indifferente avere un colore della pelle o l’altro, anzi considerando in parallelo la storia della schiavitù, non si rende giustizia al percorso storico.

 






I protagonisti di Bridgerton

Ritengo che far finta che non vi siano differenze non annulla le differenze, semmai fa uno sfregio delle lotte di chi quelle diseguaglianze le ha combattute per perseguire obiettivi di parità. Non l’invisibilità dei colori, ma la loro visibilità, accettazione, inclusione, sono la chiave del progresso.

In questo modo si confondono anche gli adolescenti, anche se considerando il sesso esplicito dovrebbe essere vietato ai minorenni.

Una serie per adulti con una mente molto aperta e alla rassegnazione dei nuovi orizzonti.

Ormai nei film o telefilm americani sono tutti gay, lesbiche e adesso arriviamo a cambiare la storia con i vestiti dei canoni attuali, accettando in pieno ‘800 una coppia multirazziale. Credo sia sbagliato e fuorviante. Al massimo si chiude la cosa con un sorriso. Odio i talebani di qualsiasi genere, e quindi non mi ergo a giudice. Personalmente la cosa mi è parsa molto paradossale e fantascientifica.

Poi bei costumi e belle scenografie e piacevole da seguire. Ma… ma… è da vedere. Per tutto quello che ti smuove dentro. 




La regina nera, la ragazza più corteggiata a corte, una mulatta, tutto stona e tutto torna. 

Sicuramente da adito a tante sensazioni e pensieri, ma la trama è veramente bella.



martedì 2 febbraio 2021

Storia del cane che non voleva più amare

Eppoi arrivano i libri così... mai per caso,direi.


Una storia vera. Bella come una favola.

Mano” è un randagio, un maremmano scontroso e taciturno, regale e bellissimo come i maremmani sanno essere. Ma quando arriva nella clinica di Monica non è più niente di tutto questo. È stato ripescato da un canale, incaprettato e con la museruola. Un pescatore di carpe lo ha notato dibattersi nell’acqua torbida e ha chiamato i soccorsi. Ora, sul tavolo da visita, quello scheletro di cane stremato e semi annegato sembra solo uno straccio intriso d’acqua e fango. Sta rivolto con il muso verso il muro, perfettamente immobile, e non risponde a nessuno stimolo. Ma se una mano entra nel suo campo visivo lui si difende con ferocia disperata: morde a vuoto l’aria, perché nessuno deve toccarlo. Morde per istinto, per scelta, per disperazione. Morde per paura…



Ho scelto questo libro per caso, senza sapere che fosse una storia vera e soprattutto che fosse collegato al famoso cane palla, o meglio, collegato alla sua veterinaria che lo ha salvato e adottato e che è l’autrice di questo libricino. Si legge davvero in 10 minuti, ma è di una tenerezza infinita e per chi ama i cani e soprattutto le storie di queste povere anime violentate e ferite, è davvero una piacevole parentesi , solo per il lieto fine.

La lacrimuccia è dietro l’angolo, ma solo per la felicità.

 


Monica Pais, chirurgo veterinario, nel 2003 ha fondato con il marito Paolo la Clinica Duemari di Oristano, dove esercita la sua professione di pasionaria prendendosi cura degli animali di famiglia e dei «rottami»: selvatici e randagi, gli «ultimi» del mondo animale. Nel 2016, dopo aver incontrato e salvato la vita del suo cane Palla, Monica ha creato la onlus Effetto Palla. Oggi l’organizzazione è diventata una fitta rete di volontari che opera in Italia e all’estero occupandosi di animali in difficoltà, cercando adozioni, affidi e organizzando staffette.

Clinica veterinaria Duemari
segreteriaclinicaduemari@gmail.com


Effetto Palla Onlus
effettopallaonlus@gmail.com