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venerdì 27 ottobre 2017

Il gatto che insegnava a essere felici

Per un gatto come Alfie non esiste niente di meglio che scorrazzare per i giardini di Edgar Road. Solo lì si sente a casa. Gli abitanti del quartiere lo accudiscono come una vera famiglia; hanno imparato ad amarlo e non possono più fare a meno di lui. Ma all'improvviso nella via arrivano dei nuovi vicini i cui movimenti appaiono sospetti: hanno traslocato di notte e non fanno amicizia con nessuno. L'armonia del quartiere è in pericolo e Alfie deve fare qualcosa. È convinto che dietro quelle facce tristi si nasconda un bisogno di aiuto e di conforto. Piano piano, la nuova famiglia si accorgerà di quanto lui sia prezioso per le loro vite: perché Alfie sa che si deve lasciare il cuore aperto a nuovi amici, nuove avventure, nuovi incontri inaspettati. E anche all'amore, che arriva proprio quando si crede di averlo perduto per sempre.
QUESTA E' LA TRAMA... ma io ho da dire molto di più.
 Intanto questo libro è il seguito del primo libro

"Il gatto che aggiustava i cuori" di Rachel Wells

e iniziare a leggere questo secondo libro è come entrare dentro una famiglia che conosci e hai solo fatto una pausa per rientrare dentro quello che sembra un unico libro. Devo dire che è una bella sensazione e c'è una cosa in questo tipo di narrazione che adoro... è il gatto che scrive ed è la prima persona. Fantastico... non vedo l'ora di continuare




giovedì 26 ottobre 2017

Piatto unico

Pausa pranzo.
Nel ristorante di un albergo (vicino l'ufficio) che apre in pausa pranzo ai clienti del bar, mi è stato proposto il piatto unico, 1/2 primo, 1/2 secondo, 1/2 contorno.
Ora dico il menù era praticamete bloccato con un solo primo e due secondi.
Possibile che al cuoco o chi per lui non ha previsto di fare una accoppiata in bianco o al sugo invece di questo piatto inguardabile e che quasi mi ha fatto vomitare quando me lo hanno portato a tavola. Mischiare un primo in bianco e un secondo al sugo nemmeno ai cani credo. Poi con insalata e patate condite in bianco!!!
Vi prego ditemi che non sono matta perchè a me sembra solo poca attenzione e rispetto per il cliente.
E' un voler dire, vuoi risparmiare con il piatto unico?!! Allora mangia questa sbobba.

Il gatto venuto dal cielo

E' la storia della gatta Chibi che entra, volente o nolente, nelle abitudini di una coppia troppo abitudinaria e sedentaria. Chibi, adottata da due famiglie, seppure col proprio carattere sempre libertino, stravolge i loro ritmi, le loro consuetudini, il loro modo di pensare e persino di vivere.

Un libro talmente freddo da non coinvolgere. I sentimenti erano così prigionieri da non esserci.
Sembra una bella storia e ieri causa malattia e letto l'ho praticamente divorato. Ma grande è stato il dolore appena l'ho terminato. Un libro bruttissimo e noioso come non mi era mai capitato. Sicuramente una grande delusione e la sensazione di aver letto il niente. Non mi era mai capitato con un libro eppure la storia volendo era carina ma si è persa nei mille dettagli inutili direi che lo scrittore si è dilungato a descrivere. Forse non l'ho compreso io, anche perchè è giapponese sia l'autore che l'ambientazione e quindi forse non ero in sintonia con i loro ritmi.
Peccato. Ho come la sensazione di aver buttato un pomeriggio inutilmente.

lunedì 16 ottobre 2017

9 lune e mezza

Un film assolutamente da non vedere, non lo consiglio per niente.
Pensavo di passare un pomeriggio tranquillo e quello che è stato spacciato per un film comico in verità è l'ennesimo bombardamento di messaggi contro la famiglia tradizionale. Il ginecologo gay con compagno e figli adottati, chiaro messaggio all'accettazione dell'utero in affitto e messaggio finale, le mamme sono quelle che ti crescono, mamme di una canzone, mamme di una torta. In piena libertà non voglio essere costretta a questa violenza mediatica e a questo attacco continuo alla famiglia tradizionale. Sono stanca di vedere gay e lesbiche in tutti i film ultimi che escono e soprattutto voglio essere consapevole di fare una scelta invece di avere messaggi di cui non sono concorde travestiti da altro. Le recensioni dicono solo film carino. Un corno. Per non parlare poi della illegalità dell'atto d'amore in se stesso che è una chiara dichiarazione di futura accettazione... Riso amaro direi.