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mercoledì 27 novembre 2019

Abbiamo gli angeli in terra e non li vediamo...


Quando ho comunicato la mia decisione di prendere un cane, molti mi hanno detto, no ma dai che fai, non hai nemmeno il giardino, i cani devono stare fuori.

Ecco questo non lo capisco e non lo voglio capire.


Il mio cane vuole sempre stare nella stanza dove sono io. Non importa dove e come, l'importante è che io sia a vista. Quindi dorme nella mia camera da letto, sul suo giaciglio e mi piace vivere tutte le mie cose con lei accoccolata ai miei piedi. E' una cosa bellissima e davvero non bisogna avere case grandi e con il giardino, ma solo un grande cuore. I cani sono angeli in terra che ci insegnano l'amore e l'empatia e non sappiamo vederli purtroppo siamo condannati per sempre.

I cani tirano fuori la parte migliore di noi. Basta sentirli.



mercoledì 20 novembre 2019

Adesso vediamo....

Sono circondata da persone che non hanno le palle di dire di no e quindi tengono le situazioni sospese con un ....adesso vediamo, che sia chiaro, è un no. Un no vigliacco che però ti fa stare sospesa, in attesa di un forse che diventa si e non lo diventa praticamente mai.
E' la speranza che ti uccide lentamente, perchè in fondo ci speri ... ma dall'altra parte non c'è mai il dovuto rispetto di non lasciarti così.

E sinceramente mi sono rotta il cazzo. Ormai "adesso vediamo" per me sarà no. Così' non ci stò più male... eppoi i vigliacchi non li sopporto.


venerdì 15 novembre 2019

Empatia... questa sconosciuta

Un articolo letto da poco su Elle che parla di emozioni, narcisismo e relazioni mi da' lo spunto per una riflessione.

Una riflessione che riguarda l'empatia, una cosa che fa parte di me da sempre e non solo mi rende diversa ma mi espone al dolore degli altri con un tasso di sensibilità che non è proprio adatto a questa società di oggi.

Ogni sguardo è un libro aperto e non parliamo poi degli animali. Altro che San Francesco.

Sento troppo e vedo troppo.

Sono altresì circondata da narcisisti di ogni livello e forma, parassiti di emozioni e attenzioni, con buona dose di egoismo e indifferenza.

Ecco, l'indifferenza appunto che io non riesco proprio a tollerare e capire. Sicuramente un difetto grande da parte mia e soprattutto una non rassegnazione verso tutto questo.

E quindi ecco che sul sociale non riesco proprio a stare ferma o indifferente.

Ho ripulito una intera pineta in quattro mesi, 20 sacchi di mondezza varia e ora è solo prato. Stessa cosa quando passeggio in un parco. Ho sempre una busta dietro per raccogliere e buttare. Eppoi segnalazioni varie allo 060606- comune  di Roma. Buche, potatuta del verde, ama e insomma quello che vedo segnalo.

Il problema è che intorno a me tutto mi ferisce. Anche in famiglia e sul lavoro è davvero un problema gestirmi. Non sono molto contenta di essere così, e a volte sono costretta ad isolarmi e difendermi, soprattutto da chi cerca di approfittarsi di questa cosa.

Una settimana fa c'era una Lamborghini posteggiata sotto il mio ufficio. Passando con le colleghe, tutte a rimirar direi, tranne io, che avevo scorto un gattino nero che si riparava sotto la ruota. Si, effettivamente non sono normale.

Comunque tornando all'articolo, facendo i soliti studi delle Università americane che sembrano non avere mai un cazzo da fare, la nostra società, malgrado garantisca condizioni di vita migliori rispetto a quelle di trent'anni fa, offre però meno sosegno sociale, uno scarso senso di appartenenza alla comunità mentre le famiglie sono sempre più isolate anche nel problema separazioni. E quindi?
Quindi ormai drogati di social media siamo quasi anestetizzati, incapaci di capire e di capirsi.

La cura? Insegnare le emozioni fin dalle scuole materne, salutando con un ciao e un abbraccio.
Leggere tanti libri, che ci insegnano ad entrare dentro altre storie e quindi in empatia con i protagonisti. Effettivamente io leggo molto da quanto avevo 8 anni, credo proprio che sia stata questa la mia fregatura. Una lettrice in fasce ...

mercoledì 6 novembre 2019

I Comunisti mangiano i bambini

Senza ombra di dubbio credo che sia il libro più bello che abbia letto ultimamente e non solo dal punto di vista storico, ma anche politico e sociologico.

Quanti di noi si sono chiesti da cosa e come provenisse la diceria che i comunisti mangiano i bambini??
Io si, e questo libro non solo risponde ma innesca un fatto storico talmente importante da dover essere obbligatorio leggerlo come dato di guerra e dopoguerra.

Sembra che il fatto fosse storicamente vero, e nasceva molto  probabilmente dal fatto che in Russia, nel secolo scorso, vi furono gravi carestie durante le quali si registrarono anche episodi di cannibalismo.

Tra il 1921 e il 1923 in Ucraina alcuni bambini vennero rapiti e uccisi spacciandone poi la carne per animale.


E nel 1941, durante l’assedio di Leningrado (che uccise circa un milione di persone), il cannibalismo divenne per alcuni una strategia di sopravvivenza. Ancora più celebre è la storia dell’“Isola dei cannibali” narrata anche dall’omonimo libro di Nicolas Werth: nel 1933, 13.000 “elementi pericolosi” vennero deportati nel cuore della Siberia; quasi tutti morirono, anche uccidendosi tra loro, e gli episodi di cannibalismo erano all’ordine del giorno.

Facciamo una piccola pausa e colleghiamoci alla Pincola Ester, con le donne che corrono con i lupi. Ricordate gli orchi e il fatto che mangiassero i bambini?!! Ebbene tutto questo è stato sostituito nell'immagginario collettico con i comunisti che per il fascimo e il clero diventano gli orchi che mangiano i bambini. Tutto questo costruito con fatti di cronaca completamente inventati per innestare rancore e odio verso i russi e quindi i comunisti. Dai bambini siciliani rapiti a forza sulle navi e portati in Russia per essere uccisi a tutto un meccanismo giornalistico assoggettato ad una dittatura in cui la comunicazione non era solo pilotata ma inventata per il proprio tornaconto.

Solo questo dovrebbe spaventare davvero e questo libro apre il vaso di pandora.
Quello che si sospettava e che dovrebbe essere letto da tutti per capire veramente la nostra storia e tutto quello che è successo nel dopoguerra dalla democrazia cristiana e la Chiesa per incolpare i comunisti rossi di tutte le malefatte.
La figura della madre e della donna diviene figura centrale nella campagna stampa di diffamazione. Il soldato russo orcoe non i tedeschi. Stalin raffigurato con le fattezze di un orco con il naso grande che mangia i bambini.  Dopo la grande guerra e i fatti delle stragi che i tedeschi operarono nella ritirata, dovettero frenare nella campagna contro i russi, amici degli alleati e liberatori della Patria.

Questo libro si collega con il documentario "Pasta nera" che ho postato tempo fa, in cui si racconta il fatto dei bambini che nel dopoguerra andarono dal sud al nord per non morire di fame.
Tra il 1947 e 1952, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, l'Italia è devastata e tra le più dolorose condizioni c'è quella dei minori, specie nel Mezzogiorno. Migliaia di famiglie di lavoratori del centro nord, ispirate da una nuova consapevolezza e dalla speranza nella ricostruzione del Paese, aprono le loro case ai bambini provenienti dalle zone più colpite e di più antica miseria del Meridione. L'iniziativa diventa ben presto un movimento nazionale che propone una concezione della solidarietà e dell'assistenza attenta alle soluzioni concrete ai problemi più urgenti, sostituendosi spesso all'assenza delle istituzioni. Ma una iniziativa di donne della sinistra e quindi l'orco da osteggiare.
Accolti dalle famiglie di emilia romangna, veneto e rimmessi a nuovo, sono stati salvati da morte certa. Purtroppo i preti dei paesi dicevano alle mamme di non mandare i figli al nord perchè li avrebbero mangiati. Mentivano sapendo di togliere un'occasione di riscatto e davvero di vita, pur di dare contro alla sinistra e ai comunisti.
Bambini terrorizzati che partivano e sui treni della felicità, così vennero chiamati, piangevano pensando di essere mangiati, una volta a destinazione... orribile.

Mi vengono i brividi a leggere tutto questo e davvero, davvero vi consiglio di leggere questo libro.

https://www.youtube.com/watch?v=v5zph62IdCY&list=PLiWYSmnD44Wy0LAxFIxEnR9lksYShfL-2&index=1

PASTA NERA - I treni della felicità