Ho ascoltato i suoi dischi per ore e ore, 33 giri e 45 giri.
Innamorata e che dire dei suoi film, consumati e visti e rivisti...
eppure mai avevo considerato lo sconvolgiemento storico e sociale che deve essere stato per il mondo dei bianchi, vedere i ragazzi, o meglio dire i figli, ballare e cantare come i neri.
Da italiana ho avuto un fondo di ingenuità in questo, ma ignoravo quelle che erano le basi della società americana di quel periodo e sono cresciuta con semplicemente il bello di quelle musica e di un bellissimo ragazzo, da essere così bello da sembrare finto.
Invece a 55 anni mi trovo a imbattermi in questa riflessione, in questa realtà storica che non solo avevo ignorato ma che mai mi aveva sfiorato.
Niente è scontato e la meraviglia è sempre dietro l'angolo.
Questa è la famosa storia della vecchietta che non voleva morire... perchè in fondo c'è sempre qualcosa da imparare nella vita.
Ricordo ancora quello che la musica di Elvis faceva al mio sangue... e ai miei piedi che volavano sulle sue note. Bellissimo