Nella Gemaldegalerie,
la pinacoteca di Berlino, sono esposte oltre 1300 opere realizzate tra il XIII
secolo e il XVIII secolo tra le quali si segnalano i grandi della pittura
europea come Bosch, Van Eyck, Raffaello, De la Tour, Watteau,
Poussin e Velasquez, Giotto, Botticelli, Caravaggio, Canaletto, ma anche di Lucas Cranach, Vermeer, Van der Weyden o Rembrandt. Le opere ospitate nella Gemaldegalerie
hanno subito numerose peripezie nella loro storia recente: dopo essere state
trasferite o trafugate durante la seconda guerra mondiale da altri musei di
Berlino, sono state riunite in questo in questo nuovo museo solamente dopo la
caduta del muro. E’ facilissimo decidere il periodo storico e pittorico che
interessa, tutto è in ordine cronologico dal punto di vista storico e
pittorico.
Ma la cosa più fica è all’inizio del museo. Piccole sedie
pieghevoli sono agilmente e civilmente a disposizione degli utenti, che possono
sostare davanti ai quadri anche per ore senza farsi venire mal di schiena, o
far suonare allarmi allarmanti come è nei nostri musei, dove devi stare minimo
ad un metro di distanza, altrimenti ti agguantano come se fossi un delinquente e
hai il fiato sul collo della guardia di turno.
Incredibile, si possono anche fare le foto, ma senza flash.
Pensa un po’.
Eresia…
Di tutto rispetto la caffetteria e area relax. Immensa come sono
gli spazi in questo museo. Torte buone e cioccolata pure. Che dire, il caffè e
il cappuccino in Germania è meglio non chiederli. Magari una tisana o un buon
thè. Però ci sono anche insalate, crauti, patate, wurstel o polpette… Insomma
dal salato al dolce si può fare una piacevole pausa, anche perché dopo 3 ore di
visita, i piedi sono leggermente sofferenti.
Io sono andata a cercare l'unico quadro di Caravaggio e i fiamminghi-olandesi.
Alla parte medievale ho dato un rapido sguardo.
Questo quadro ad esempio, era tipo 7 metri per 3. Una intera parete.
Difficile non rimanerne conquistati.
Eppoi sui neri e la pittura fiamminga avevo iniziato un percorso da anni. Prima ad Amsterdam, poi a Venezia e negli anni a Roma, in diverse mostre.
L'ultima a Roma, "Veermer e i pittori olandesi" è stata una rivelazione per quanto riguarda i pittori olandesi e una incazzatura per lo specchietto per le allodole. Usare il nome di Veermer per fare da cassa di risonanza quando poi se fosse possibile c'erano i quadri più brutti mai visti di questo pittore, (tranne uno - la stradina di Deft) è veramente ignobile e anche traditore.
Comunque ho almeno apprezzato altri pittori che non conoscevo.
Bellissima ci sono stata 4 anni fa!
RispondiEliminaMi sto salvando queste tue descrizioni , le leggerò con calma dopo le feste !
RispondiEliminaBelle immagini e bel reportage bravissima e grazie. Buona settimana
RispondiElimina4 giorni a Berlino, ma questo proprio non lo avevamo in programma!
RispondiEliminaSplendido il Caravaggio.
RispondiEliminaSolo quello valeva tutto il percorso.
Ti abbraccio buona serata e grazie.
Accidenti, un vero paradiso per gli amanti della pittura e dell'arte! :-o Capisco bene la tua sorpresa venendo dall'Italia ;-)
RispondiEliminaUn caro saluto :-)
www.wolfghost.com
Non sono d'accordo sulla mostra di Vermeer, non ho trovato brutto alcun quadro. Poi averne 8 su circa 25 che ne ha prodotti in totale non è male.
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