Vado nei blog amici e vedo tante belle foto di biscotti fatti in casa, dolci e piatti vari.
Io invece non riesco più a cucinare. Vorrei, giuro che lo vorrei, la mattina sono piena di propositi, mi figuro anche il menu serale eppoi invece quando arrivo a casa la cena me la compro a portar via in qualche rosticceria. Ho talmente coltivato la mia pigrizia con cene a base di minestrina da non aver più voglia di cucinare niente. In verità credo che la motivazione sia altra. Non ho voglia di sporcare niente perchè odio fare i piatti e ormai la mia pigrizia ha preso il sopravvento... Invero non ho nessuno per cui cucinare a parte me stessa e se questo mi rende libera da una parte, senza obblighi e il carpe diem dell'ultimo minuto che può farmi uscire con un'amica o andare al cinema e mangiare un kebab, e dall'altra mi rende molto vittima della mia stanchezza serale. Forse dovrei analizzarmi, non mi amo abbastanza, ecc... bohhh... ma che ne sò. A me la minestrina, o la pasta in bianco o i finocchi bolliti non mi dispiacciono... eppure è come se mancasse il calore dentro di me. I fuochi spenti della mia cucina sono forse anche quelli interni che ho ormai sopito da molto tempo. Mi entusiasmo su molto ma sono da sola da troppo tempo per non apprezzarne la essenzialità.
Quest'anno ho superato ogni limite... ho fatto l'albero di Natale alle 4 di pomeriggio del 24. Alla fine ho regalato tutte le palle di natale fatte a decoupage tranne 2... e comunque erano ben 10... he he
Le feste in famiglia sono state belle e mi farebbe piacere che fosse natale sempre non per quello che abbiamo mangiato (santo papà che cucina benissimo...) o per i giochi di carte e tombola, ma perchè dopo un anno abbiamo rivisto zii e cugini vari.
Si vede che mi mancano le feste di famiglia e di quando ci si riuniva spesso anche per compleanni o altro. Da quanto è morta mia nonna che forse faceva da collante, i fratelli di mio padre si sono un po' allontanati. Eppoi si dice che non si ha tempo, si lavora e altro e invece non è vero. Si fa quello che si desidera e forse queste visite parentali che erano frequenti, ormai sono una vestigia del passato. Si litiga, ci sono ripicche varie, offese e perdoni. Tutto cambia e niente rimane immutabile. Per fortuna che ci sono i bambini. Sono loro a rendere ancora tutto magico e spero che la magia del Natale non mi abbandoni mai.
Ma la scena più divertente è stata alla Vigilia di Natale a casa di mio papà, con la gatta di casa che faceva le poste ai gamberoni da cucinare e faceva finta di passeggiare per caso con il musetto all'insù e sperare di rubarne una con la zampetta. Quando è salita sul lavello della cucina siamo stati svelti a prenderla al volo ma non sono riuscita a farle una foto!!! Troppo carina... In compenso gli ho capato 3 gamberoni dei miei 5!!!
Quest'anno con la comunità di Sant'egidio sono andata al Policlinico Italia con una mia amica (e vicina di casa) a dare il pranzo di Natale agli ammalati. Il reparto di geriatria non è uno scherzo. Quello più giovane aveva 80 anni e quasi tutti erano in carrozzella. Tanti li abbiamo dovuti imboccare e tanti erano troppo felici di mangiare lasagne, polpette e tiramisu, panettoni e spumante, dopo giorni e giorni a menù fisso di minestrine, passate e mele cotte. Quando vedi un numero tatuato su un braccio ti rendi conto che dentro queste strutture c'è ancora tanta storia che si stà perdendo nell'oblio della solitudine. Tanti erano soli e non ne conosco il motivo. Certo che 70 persone sono tante da lasciare sole a natale, non credo possibile che ci siano così tanti figli egoisti.
Un vecchietto è stato fatto prigioniero in un campo di concentramento dopo la fuga del nostro re e ci ha raccontato la fame che ha sofferto. Forse quel pranzo così abbondante gli ha fatto ricordare i tempi di guerra. E una signora mi ha scambiato per una sua amica del passato. L'ho assecondata solo perchè non ho avuto cuore a dirle che non ero io, i suoi occhi brillavano così tanto. Credo che dovrò tornare a trovarla... Ho conosciuto volontari fantastici, ma le infermiere sono le mejo. Sempre con il sorriso quando abbiamo riportato i pazienti al reparto, e se per noi erano solo poche ore, loro lo fanno tutti i santi giorni e non è facile per niente. Ho visto troppi sguardi assenti per non chiedermi dove sia finita la dignita del vivere così dopo una vita, bella o brutta che sia, non credo sia una bella cosa finire così. E' davvero molto triste...
Hai fatto una cosa meravigliosa!
RispondiEliminaCondividere il tuo tempo con gli ultimi, i dimenticati, ti rende una persona mirabile!
Io ho un sentimento particolare per gli ex deportati, parlai della recente scomparsa di Shlomo Venezia e a lui dedicai un mio piccolo racconto.
Che importa se non ti va di cucinare, io detesto farlo; il calore che regali non sarebbe paragonabile a nessuna portata!
Ti abbraccio e ti ammiro
Bacio:))
non credo di fare niente di speciale... però le tue parole un piccolo brivido me lo hanno fatto provare. Grazie e un abbraccio a te. Ciao
EliminaAnch'io da quando son sola mi faccio scorpacciate d'insalate e tonno, insalate e carne ....tal..mente buona ;) un paio di vienna, ma l'insalata deve esserci sempre, poi ogni tanto verdura cotta.
RispondiEliminaCucino poco anch'io, ma mi è sempre piaciuto cucinare quando avevo famiglia di domenica per coccolare i miei figli e mio marito. Ora che son sola, cucino alle feste ed alla zia di 90 anni ho mandato in casa di riposo (vado a trovarla quasi ogni giorno) un po' di pasticcio che come lo faccio io le piace tanto e due forchettate di crauti con il cotechino!!! graditissimi, oggi non la finiva più di raccontarmi per filo e per segno come se li era goduti. Peccato non avere l'ascensora, altrimenti me la portavo a casa per Natale... ma non si può aver tutto dalla vita.
io le insalate proprio non le sopporto... mi viene una specie di nausea... forse dovrei fare la duncan, almeno mangio solo proteine.
EliminaNo, non si può avere tutto dalla vita...
Un abbraccio grande grande e tanti tanti auguri per il nuovo anno cara
Hai fatto una cosa meravigliosa e l'unica cosa se si può dire consolante per i vecchietti che non hanno memoria del presente e pensare che non si rendono conto..è triste ma è l'unica cosa che mi consola pensando se ci arrivo anch'io almeno la testa non funzionerà più :((
RispondiEliminaEh si ognuno ha le sue storie e ne ho ascoltate tante. Fai bene sei se non unica ma rara.
Ti capisco, quando sei sola non si ha voglia di cucinare per se stessi e una volta alla settimana che maritozzo va con gli ex comnpagni di scuola a cena, io non faccio nulla apro solo il frigo...se ce qualcosa bene altrimenti niente manco un caffè alla grande un bicchiere di latte e ti assicuro che non ho fame.
Un abbraccio carissima buon Anno 2013 scivola bene con pensieri belli nell'anno che viene troverai anche tu...compagnia.
Edvige
grazie anche a te tanti auguri di Buon Anno...
EliminaDue cose:
RispondiEliminasul cucinarsi o mangiare cose sane, perché ci si vuol bene, è vero. Mangiare roba da rosticceria tutti i giorni e kebab, vuol dire suicidarsi. Scusami Elisa, ma sei una donna giovane, almeno fa' come Renata che saggiamente mangia un cibo semplice ma fatto e lavato in casa. Non scherzare col cibo, ne va della tua vita.
Su quello che hai fatto a Natale ti dico: ce ne fosse di gente come te.
Un abbraccio (scusa se ti ho bacchettato! ;-))
scheerziii... hai perfettamente ragione e nel mio intimo lo sò benissimo... infatti penso che sia una specie di suicidio. Deve scattarmi qualcosa per reagire...
EliminaE'un regalo bellissimo che hai fatto a quei vecchietti... è ingiusta la vita, ritrovarsi così soli e abbandonati a quell'età.
RispondiEliminaIl prossimo anno voglio venire con te.
Tu sì che hai festeggiato il Natale!
RispondiEliminaPer il mangiare mi associo a Linda!
Spero che tu superi presto questo blocco, io trovo che sia molto bello cucinare, anche io stesso non mi metto spesso ai fornelli.
RispondiEliminaGrazie per essere passata dal mio blog, a presto!
E' un'esperienza che ti fa onore e sono sicura che ti abbia dato molto.In quanto a cucinare...anche a me non piace per niente, soprattutto per il caos che rimane in cucina, tra pentole, padelle, posate e piatti sporchi. Purtroppo si deve fare...io lo prendo come un lavoro!
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