Quando leggerai questa lettera è
un romanzo di un autore spagnolo esordiente,Vincente Gramaje.
Il protagonista del libro è un medico, Victor
Monteoscuro che non essendo riuscito a diagnosticare in tempo il
cancro al seno della moglie si concede, dopo la morte di lei, un
“anno sabbatico” per potersi allontanare da tutti e rimanere solo
con se stesso. Si reca in Nord Africa, quando in un cantiere poco
distante dal suo albergo, viene rinvenuta una fossa piena di ossa
umane. Si tratta dei soldati caduti nella battaglia di Annual nel
luglio del 1921, in cui la Spagna, nel tentativo di mantenere
l’ultimo protettorato del Marocco, perse una guerra molto cruenta.
Fra i resti, Victor trova una bottiglia che contiene una lettera
d’amore. Questo episodio cambia la sua vita, poiché il suo scopo
diviene presto quello di consegnare, senza mai aprirla, la missiva
alla sua destinataria. Un messaggio da consegnare ai posteri, le
parole d’addio di un capitano spagnolo alla sua fidanzata.
Inizia così in Quando leggerai questa
lettera una ricerca appassionante, in cui Victor
coinvolge parenti e amici, servendosi anche dell’aiuto di un
investigatore privato. Ma soprattutto un viaggio che il protagonista
compie prima di tutto dentro di sé, dove la motivazione di rendersi
utile agli altri, in realtà, lo porterà ad aiutare se stesso e a
riconquistare la sua voglia di vivere, venuta meno dopo la morte
della moglie.
Questo libro ti prende e ti fa entrare dentro la
trama perché si articola su due piani paralleli: la vita di Victor e
le sue ricerche al fine di ritrovare i familiari della donna cui era
indirizzata la lettera, e le avventure dell’esercito spagnolo, nel
luglio del 1921, asserragliato all’interno di un forte, senza più
acqua, in condizioni igieniche disastrose. Ultimo baluardo della
resistenza spagnola in quei territori, con i “mori” che li hanno
assediati e senza possibilità alcuna di chiedere aiuto.
La storia di quei giorni drammatici dell’esercito
spagnolo è senza dubbio quella più interessante, dove si concepisce
la disperazione di giovani vite, che si rendono conto di non avere
scampo e, nonostante le avversità, si aggrappano alla vita. Le
preoccupazioni del capitano Gimeno, l’autore della lettera, per i
suoi “ragazzi” sono le stesse che potrebbe avere un ufficiale
capo al giorno d’oggi. Le stesse afflizioni di non riuscire a
tornare a casa dall’amata, di non rivederla più. Di non avere
preso le giuste decisioni per i suoi soldati.
Questo libro è carne viva. La disperazione di
quegli uomini ti entra dentro a fuoco e percepisci nella lettura la
crudeltà e la disperazione della guerra che troppo spesso oggi
dimentichiamo. Sono grata a questo libro per avermelo ricordato.
Deve essere un libro notevole da come ne scrivi.
RispondiEliminaCredo proprio che sia nelle mie corde!
Lo cerco in giro. Grazie e ciaoooo!
Come non metterlo nella wishlist? Grazie del suggerimento
RispondiEliminaSe hai voglia prova a leggere "La figlia perfetta" di Amanda Prowse, a me è piaciuto molto.
ti ringrazio del consiglio
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