Non posto la mimosa, non mi rappresenta.
Le rose invece indicano tutta la bellezza di essere femmina e le spine della vita.
Perchè di questo si tratta.
Io ho sempre lavorato, da quando ho finito il triennale magistrale Montessori, avevo 17 anni.
Adesso ne ho 54 e sono stanca.
Sono stanca di alzarmi presto la mattina e fare un'ora di traffico, di lavorare fuori casa per 8 ore e rientrare sempre con il traffico. Cinque su 7 e sono anche fortunata, visto che tanti lavorano sei su 7. Sono sempre stata pendolare. Quando mio figlio era piccolo, uscivo alle 6.30 per non trovare la Tiburtina bloccata e arrivare a scuola alle 8.00 e io in ufficio alle 9.00. Queste cose che si fanno quando si devono fare, le paghi dopo, paghi tutto dopo. Abitare fuori Roma è stata allora una scelta, ma la bella casa con il giardino ha preteso un prezzo troppo alto.
Eppure se questo virus mi ha insegnato qualcosa, è il diritto a stare a casa. 35 anni di lavoro sono tanti e si dovrebbe avere libero accesso alla pensione.
Invece in questa dittatura mascherata da democrazia, ci dicono quando dobbiamo andare in pensione, senza considerare il nostro vissuto, che non è uguale per tutti.
Io ho preso psicofarmaci per 20 anni, per alzarmi dal letto e vivere, semplicemente. Al lavoro mi sono fatta massacrare dai miei capi che mi hanno umiliata, usata e mobbizzata da sempre. Violenze psicologiche che si infilano dentro la pelle con cicatrici e ferite che non si rimarginano. Professionalità mai riconosciute e promesse mai mantenute, mentre ti passano tutte davanti. Prima perchè devi acquisire la professionalità eppoi una volta che dovresti avere il giusto riconoscimento, arrivano le 20enni che sono tanto fiche je je... e tu ormai se giurassica. Ma poi sono le parole, quelle che fanno più male. Quando ti urlano contro, quando non ti rispettano anche nelle piccole cose, e tu non hai nessuno che ti difende e soprattutto devi dire sempre si, per paura e per ingenuità. Quando ho abortito del secondo figlio e avevo mio figlio di 6 anni (una scelta dolorosissima ma necessaria) sono stata malissimo e rientrata in ufficio, sono stata processata davanti a tutte le mie colleghe e i capi. Il capo del personale mi ha detto che una mucca ci metteva meno a sgravare. Ho fatto la segretaria e insieme anche il sito. L'ho scritto dall'inizio, pagina per pagina, prima dell'html, prima di front page, prima che arrivassero le piattaforme più facili. 20 anni ... Che stupida! E comunque non devi parlare, non devi denunciare, perchè te la fanno pagare, eccome se le la fanno pagare. Devi stare zitta e amen.
E in questo hai un matrimonio da mandare avanti che poi diventa una separazione, con tutto quello che ne consegue. La fatica, la fatica di stare sempre su due fronti non è mai stata riconosciuta, e quindi che cavolo abbiamo ottenuto? Niente. E si continua a festeggiare cosa? Tutto quello che abbiamo perso per strada e che non vediamo veramente. Paghiamo caro tutto e niente sconti. Si, sono amareggiata.
Dovevo pagare un mutuo, ma visto che non sempre il lavoro nobilita, anzi umilia, forse era il caso che non continuassi, in fondo volevo fare la mamma e la moglie. Avere il diritto di scegliere di stare a casa, che non ho potuto scegliere invece.
Adesso quando sento parlare solo di lavoro alle donne, penso che non abbiamo capito niente.
La dignità di una donna che lavora da sempre è anche poter fare la nonna e non ha senso che tutte dobbiamo lavorare fino a 67 anni. Perchè?
I ruoli sono quelli che si è liberi di scegliere, senza obblighi. Io dico che ci sono tante donne oggi che vorrebbero stare a casa a crescere i figli, cucinare e pulire, andare in palestra, uscire con le amiche, leggere e fare tante cose... Ma con uno stipendio italiano non si può. In Francia c'è il minimo retributivo, 2000 euro, se si potesse farlo anche da noi, la società sarebbe diversa.
#8 marzo# basta con le solite parole da anni... è tempo di reagire.