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venerdì 13 aprile 2018

A micia

Ti ho visto dormire mille volte micia, ma la morte è stata un'altra cosa. Non pensavo sarebbe stato così. Tutto quel dolore che non ho potuto alleviarti subito e vederti soffire è stato sanguinare insieme a te. 16 anni sono tanti, quasi una convivenza, quasi una vita fatta di tante cose e una casa che ormai era studiata più per te che per me...
Sò che devo essere forte perchè nei prossimi mesi ti vedrò in ogni angolo della casa e ti cercherò con il pensiero ogni volta che mi sentirò sola... Buon viaggio cara Micia, che la terra ti sia lieve. Con amore
Tua mamma....
Ti penserò ogni volta che aprirò un quaderno o un libro visto che tu amavi sdaiartici sopra e non c'era verso di farti spostare. Mi mancherà tutto questo e so che ti visualizzerò ogni volta che entrerò in casa...visto che eri lì ad aspettarmi nemmeno fossi stata un cane.


10 commenti:

  1. Mi spiace tanto Leggerevolare!!!!
    Momenti terribili e pieni di dolore. Col tempo passerà. Magari anhe con l'aiuto di un altro micio.
    E' un anno e mezzo che è morta la mia Myrtilla. ERa rimasto Lilio e ora ce ne sono due (discoli) di un anno. Lo sai quanto mi manca ancora? A volte m pare perfino di vederla correre per casa, figurati!
    Il dolore non è più forte come allora però la nostalgia c'è.
    Ti abbraccio!

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  2. Anche i miei gatti amavano coricarsi sui libri e sui giornali, persino il cane non mi lascia leggere! Chissà come mai...
    Mi dispiace molto per la tua micia e soprattutto per te, che ora senti così tanto la sua mancanza. Lei ha avuto una vita lunga e felice, se ne è andata serena. Lei sapeva che era il suo momento.
    Io ho provato spesso questo dolore e sempre sono corsa a prendere un altro micio...non sopportavo di vedere la ciotola abbandonata, il divano vuoto. Ogni gatto, però, non riusciva mai a sostituire quello precedente, perchè anche i gatti hanno caratteri diversi e personalità distinte, ma ogni volta mi innamoravo di nuovo, senza mai dimenticarne nessuno.
    Un abbraccio forte e tanto coraggio! E fai presto la felicità di un'altra micia!

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    1. Un'altro gatto adesso no...devo elaborare questo lutto. Come dici tu ogni gatto è unico e si vedrà... Grazie

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  3. I nostri vecchietti non se la passano bene: Sissi, la nostra gattona di 15 anni, ha problemi di respirazione, come se fosse sempre fortemente raffreddata, sembra abbia "acqua" nelle vie respiratorie. Stasera l'ho portata dal veterinario, dalle lastre si vede che ha una "forma" sospetta in un polmone. Comunque ora proviamo con un antibiotico e, forse (noi non siamo convinti), con un diuretico per vedere se quella "forma" va via. E Tom, il cagnolino 14enne, si "ingobbisce" all'improvviso e smette di camminare, poi riprende piano piano, "sbandando". Anche lui è sotto osservazione. Purtroppo è la vita, un giorno succederà anche a noi. A questi amici abbiamo dato tanto amore e da loro ne abbiamo ricevuto (almeno) altrettanto, è inevitabile che quando vanno via ne soffriamo molto, come potrebbe essere diversamente? Ma è proprio a quell'amore che dobbiamo aggrapparci per dare un senso a quanto succede: tutto ciò che esiste deve finire, non possiamo evitarlo, possiamo solo scegliere di viverlo appieno, perché sarebbe un peccato non farlo. E poi di ricordare a noi stessi che il gioco è valso la candela. Senza alcun dubbio.
    Un abbraccio!
    www.wolfghost.com

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    1. Sapevo che prima o poi doveva morire, non è questo il punto ma che non ero preparata e attrezzata. Ha passato 4 ore di agonia perchè io non ho pensato di dargli un antidolorifico. Non ho fatto niente, ero solo vicino a lei e aspettavo il veterinario. Tanta sofferenza nella morte non me la perdono ma in fondo vedi i gatti fino all'ultimo ti insegnano qualcosa. Nella morte siamo tutti soli e ancora di più chi vive solo perchè non è detto che fai in tempo ad avvertire qualcuno e potresti semplicemente morire tra atroci dolori. Amen... Ti ho sempre detto comunque che ammiro il vostro coraggio e la vostra forza d'animo. Un abbraccio

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    2. In quei momenti ci si affida a chi è esperto, si ha perfino timore di creare ancora più danni, per cui chi è lì ad aspettare il veterinario difficilmente fa qualcosa di suo. Può essere anche sbagliato, ma è normale.
      Comunque è davvero inutile tornare a torturarti. Nel peggiore dei casi, un attimo dopo è scomparso tutto, anche il dolore che ha sofferto non ha più importanza. Non è lì a dirsi "quanto ho sofferto!". E' tutto finito. E' sempre chi resta che si tortura.
      Nel migliore dei casi... bé, i buddhisti sostengono che il dolore "brucia" il karma negativo, così da assicurarsi una buona rinascita :-)
      Poi io ancora mi interrogo se avevo fatto bene o meno a far sopprimere il mio adorato Julius. Certo, se chiedi a mia moglie ti dirà che sono sciocchezze, che non c'era più nulla da fare, che anche se non miagolava di dolore si vedeva palesemente che soffriva. Ma chi ti devo dire? Siamo umani, no? :-)

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    3. speriamo che in paradiso ci siano anche i nostri amati animali

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  4. Mi dispiace tantissimo, soprattutto che la fine sia stata così improvvisa e dolorosa. Per te, ancor di più, un dolore grande e un vuoto molto difficile da riempire....restano i ricordi e quel legame che resterà per sempre.
    Ciao Micia!
    Un forte abbraccio

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