Auditorium Parco della musica e la felice idea di un amico palermitano, mi hanno permesso di assistere ad un evento oltremodo interessante per chi come me, nata nel '67, si è persa la comprensione di molte cose che hanno interessato gli anni ‘60. Un viaggio nel tempo per recuperare le dinamiche che hanno cambiato una generazione, per sollevare un velo sul mistero di un cambiamento talmente radicale che è ai limiti dell'incomprensibile. Spiegare e comprendere come quattro ragazzi di Liverpool, con la loro musica, abbiano innescato un processo di autocoscienza collettiva in una generazione che di colpo non aveva più barriere geografiche e si scopriva planetaria attraverso dei riferimenti culturali e politici che superavano censure e negazioni. Una lezione unica dove i giornalisti Assante e Castaldo (tra l'altro davvero bravi) hanno provato a mettere insieme elementi, canzoni, aneddoti, ricordi e immagini di una storia assolutamente unica e straordinaria, di quattro ragazzi che con la loro musica e le loro canzoni hanno davvero cambiato il mondo.
Anche se a me sembra strano oggi, quel taglio di capelli che mi sembra corto fu allora lungo, quei vestiti tutti uguali e classici non erano a quei tempi veramente classici, come erano i completi ingessati dei cantanti. Cantanti che dovevano studiare il bel canto, muoversi poco e gesticolare meno.
Fu questo che fecero i Beatles. Incarnarono una voglia di movimento e di ribellione.
Riascoltare oggi la loro musica in un periodo di totale involuzione musicale significa forse non solo capire ma anche riaccendere una fiamma che sembra sopita dentro di noi oggi.
Stravolgere l'ordine della rima e del ritornello per inserirlo ad inizio canzone, anche se oggi a noi non sembra chissà cosa, fu per i tempi un vero terremoto musicale.
Non stò quì a raccontare la loro storia che conoscete di sicuro tutti meglio di me. Voglio solo accennare ad una cosa che non sapevo, e cioè il loro ultimo concerto dal vivo dopo che erano stati corteggiati con assegni in bianco da tutto il mondo e varie idee spettacolari, all'insaputa del pubblico, il tetto-terrazza del loro quartier generale londinese, la Apple, al numero 3 di Savile Row dove, il 30 gennaio del 1969, divenne la sorpresa e concerto dal vivo.
Ovviamente essendo inglesi poichè il concerto non era autorizzato fu interrotto dai poliziotti per denuncie varie per disturbo della quiete pubblica. Il pubblico era costituito, oltre che dagli operatori addetti alle riprese cinematografiche del concerto, da una manciata di fortunatissimi curiosi, per lo più impiegati dello stesso stabile, che scalando comignoli e tetti, mai potevano immaginare che sarebbero stati fortunati testimoni di un evento. In strada, per contro, decine e decine di bobbies (poliziotti) faticavano a tenere a bada ancora una volta l'ennesima (e ultima) massa di fans che avevano appreso in qualche modo la notizia della performance. Ho un po di brividi di vera emozione e di rispetto nel raccontare quello che non bastano metri di parole e di pagine, ci rimane per fortuna il piacere dell'ascolto e spero la curiosità dell'indagare e capire il nostro passato per poter capire il nostro futuro.
questa è Storia!
RispondiEliminaE pensare che avevano iniziato in una birreria tedesca in Germania accanto ad un giovanissimo Mino Reitano...... !!!! ;)
RispondiEliminaP.S. non volevo fare un confronto tra i due tipi musicali, anzi ammiro molto Mino Reitano, ma solo sottolineare il caso fortuito di persone diametralmente opposte che intersecano il loro destino!!!
RispondiEliminaE furono solo i primi a cantare sul tetto.
RispondiEliminaE poi vennero gli U2.
Imitati e mai eguagliati nel corso dei decenni.
E dire che la loro formazione definitiva arrivò solo dopo una solenne scazzottata con la quale Ringo Starr si guadagnò la stima e l'amicizia degli altri tre.
Altri tempi, altro mondo, altra musica.
Quella fu storia, è storia. Adesso è tutto un mordi e fuggi e, se pur dotati di belle voci, i cantanti di oggi e le loro canzoni vengono presto dimenticati.
RispondiEliminaMolto interessanti queste lezioni di musica!
Me lo ricordo il tuo post. Lo avevo anche commentato😁😁😁 ci conosciamo da un sacco di tempo cara😘
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