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martedì 8 novembre 2022

La cucina inglese di Miss Eliza

 

Le spezie esotiche che arrivano giornalmente dalle Indie Orientali e dalle Americhe, le casse di arance dolci e limoni amari dalla Sicilia, le albicocche dalla Mesopotamia, l’olio d’oliva da Napoli, le mandorle dalla valle del Giordano… prelibatezze al mercato. Ma qualche inglese sa cucinare con cibi del genere? Ripenso al mio tempo in Francia e in Italia, a tutte le prelibatezze che mi sono passate per la lingua.
La mia mente torna al piccione arrosto, e di nuovo sono in Francia... i vasetti di rillette con quell'aroma di aglio, i prosciutti disossati e rivestiti di una patina gialla di pangrattato, i sanguinacci arrotolati come serpenti, le terrine e i patè, le salsisse di Lione e di Arles, le guance di salmone alla genovese, centinaia di tipi di formaggi, i meloni profumati, le albicocche al miele... Scuoto la testa e riconduco i miei pensieri ai piccioni... per l'imbottituta serve anche un pezzettino di burro e forse è il caso di passarlo prima nel prezzemolo tritato o nel pepe di Caienna?

 La cucina inglese di Miss Eliza


 Sono entrata in questo libro in punta di piedi. 

All'inizio è la storia di una famiglia caduta in disgrazia e costretta a lavorare e parallelamente il racconto di estrema povertà di gente di paese. Ecco qui la fame si tocca con mano. Ti entra dentro le ossa e senti la sofferenza di quei tempi, reale e così lontana da noi oggi.

Poi è arrivata la cucina. La passione del cucinare direi e la descrizione minuziosa di ingredienti e spezie in cui ti sembra di sentirne il profumo. Si, l'odore dei piatti e anche un innesco di voglia di fare e cucinare. Sono ricette di altri tempi e molto lontane dal mio modo di mangiare. Lavorando cucino poco e faccio solo piatti veloci. Anche non dover organizzare mai pranzi o cene negli anni mi ha impigrito non poco e lascio ad altri della mia famiglia il compito di cucinare ricette più elaborate.

Mi piace la sorellanza che si crea in questa cucina e soprattutto il riscatto di donne sole e indipendenti.

Consiglio la lettura per una paura rilassante.

Ovviamente è una storia vera, o meglio l'inizio del racconto di una storia vera. Il manuale "Modern Cookery for Private Families",  della poetessa Eliza Acton fu pubblicato per la prima volta nel 1845, destinato a sovvertire gli schemi dei classici libri di ricette e a influenzare tutte le successive generazioni di scrittori di cucina.

Perchè il libro parla di questo. Una  ragazza che ama profondamento cucinare e decide di scrivere un libro di cucina, diverso da quello dei tempi ... e a quanto pare, ci riesce.

Molte delle ricette le furono fornite da amici, come descritto anche nel libro.
Modern Cookery divenne molto popolare, ne furono stampate diverse edizioni e rimase il libro di cucina di riferimento fino alla fine del secolo.
Rispetto
ai ricettari pubblicati fino a quel momento, per la prima volta venivano elencati con precisione ingredienti e dosi, tempi di cottura e possibili criticità di ogni ricetta. 

Se poi vogliamo considerare l'avvento di un periodo storico con difficoltà economiche, in cui diventò più difficile avere un cuoco in casa e il compito di cucinare divenne mansione della padrona di casa, al massimo coadiuvata dalle donne di servizio. Insomma davvero un grande aiuto sociale e culinario. Oltretutto il manuale influenzò profondamente la tecnica di scrittura dei ricettari successivi.

Inoltre questo libro è anche la storia di donne che scrivevano di poesia e di teatro e tanto dovevano faticare per essere riconosciute, apprezzate e soprattutto pubblicate.

 

6 commenti:

  1. Deve essere un buon libro ! Mi segno il titolo, anche se io non amo troppo cucinare !! Saluti,

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    1. non è solo un libro che parla di cucina ma anche della posizione e considerazione delle donne in quel periodo storico

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  2. Una donna particolarmente in gamba, soprattutto considerata la sua epoca. Anch'io non amo particolarmente cucinare, come Mirtillo 14, però penso che sia un libro senz'altro interessante. Io continuo a limitarmi alla cucina italiana, però! ;)

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    1. più che altro è un libro sulla denuncia sociale del tempo e del ruolo delle donne

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  3. Ottima descrizione del libro. Magari se lo vedo in libreria gli do un'occhiata, chissà che lo compro :)

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