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martedì 6 luglio 2021

Roma non è Parigi...

Prendo spunto da questo articolo che ho copiato perchè in questi ultimi anni me lo sono domandato spesso ... "perchè non ci ribelliamo???"

Non è solo la raccolta. A Roma sono spariti gli spazzini con la differenziata e ormai i marciapiedi e i bordi strada sono una lunghissima coda di mondezza che ti accompagna nel tragitto quotidiano.

E' qualcosa che ti entra sottopelle e ti cambia piano piano, finisci per stare male all'inizio ma poi ti abitui e non sei più in grado di ricordare come era prima, accettando il presente.


I parchi pubblici sono luridi, mondezza ovunque e nei cestini non ne parliamo.

Sembra una città abbandonata a se stessa e imbruttita, o meglio, una città sporca nella più completa indifferenza. Non è questo che voglio lasciare e combatto ogni giorno, nel mio piccolo. Raccolgo o segnalo... ma la situazione è sempre peggio. Vi giuro che è logorante  


fermata bus quartiere San Lorenzo - non ci sono secchi o altro e non passano mai a pulire da mesi


questa è la differenziata a Roma

 _______Sindaco Virginia Raggi, nonostante abbia fatto tanto per la nostra città devo dirle che purtoppo forse la cosa più importante non è stata fatta, dare un decoro ai nostri quartieri. Probabilmente lo sa già, ma provi a fare un giro e vedrà che viviamo in condizioni inaccettabili, le strade sono giungle con erba alta due metri e piante infestanti ovunque, gli aberi non vengono potati, ci sono rifiuti ovunque perché gli spazzini non esistono, la spazzatura non viene raccolta o raccolta male lasciando a terra ciò che non è conferito nei bidoni. Il degrado porta altro degrado e la gente si imbarbarisce sempre più vedendo che non c'è cura per il bene pubblico con il risultato che viviamo in un ambiente paragonabile al terzo mondo. Tutto ciò non è ammissibile, siamo stanchi e sconfortati, la prego di intervenire in qualche modo.

 messaggio fb su profilo sindaco Raggi

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La vostra Sindaca è fortunata, con la città in quelle condizioni a Parigi avremmo ripristinato la ghigliottina.


 

Perché dunque i romani baccagliano e bofonchiano ma, salvo sporadici casi, non reagiscono restando inerti con le mani in mano o, al massimo, su una tastiera? La risposta va cercata nella storia.

Roma è stata flagellata nel corso dei secoli da dozzine di alluvioni catastrofici, incendi, terremoti, pestilenze e, soprattutto, da attacchi di eserciti nemici: galli, visigoti, normanni, mercenari al soldo del Sacro Romano Impero, “liberatori” francesi ed occupanti tedeschi.

Se fosse possibile identificare nel Dna il cromosoma caratteriale che accomuna geneticamente i romani, si scoprirebbe che è il frutto del vivere da millenni in una realtà complessa e piena di avversità. Ormai hanno sviluppato “le spalle grosse”, sono tolleranti e capaci di sopportare le sofferenze. Siano queste imposte da invasori o da chi governa malamente la città.

Inoltre, il romano tipo è notoriamente “comodoso”. Sempre pronto ad imbracciare metaforicamente il fucile per poi mandare gli altri a combattere, perché lui “purtroppo” ha altro da fare. Una caratteristica che, vista con gli occhi degli iper-reattivi stranieri, ci fa apparire come se vivessimo immersi in una comoda bolla.  Così, alla luce della catastrofica situazione in cui versa Roma, i nostri atteggiamenti fin troppo pacati verso chi governa la città gli appaiono rasentare l'omertà o l’ignavia.

Eppure noi non siamo così, nei secoli abbiamo sempre dimostrato di essere dotati di un feroce coraggio, di brio e vitalità. È vero, alla lotta in mezzo alle strade preferiamo le pasquinate. Siamo maestri con l’arma dell’umorismo un po' cinico. Ricordatevi, ad esempio, quando gli islamisti dell'Isis annunciarono la loro intenzione di invadere l’infedele città del Papa.

I romani risposero postando su Twitter immagini di ingorghi stradali per mettere in guardia i miliziani dal traffico, oppure dicendogli: «Fatece sape’ a che ora arivate e quanti siete, che così buttamo a pasta».

Ora, però, è giunto il momento di reagire in modo diverso e più efficace per uscire dal baratro, utilizzando un’arma formidabile: il voto. Il nemico da stanare e sconfiggere senza pietà è l’astensione, perché come afferma un detto sacrosanto: «Chi non fa politica, la subisce». Ovvero, una volta chiuse le urne chi è rimasto inerte potrà solo abbaiare alla luna ed essere succube delle decisioni altrui.

Impegnarsi in prima persona per cambiare sul serio ed affermare le proprie idee migliorative, qualunque esse siano, è un dovere anche verso i nostri figli che ci hanno dato in prestito la Roma in cui vivranno in futuro.

La storia ci insegna che i romani si sono continuamente scrollati di dosso le catastrofi per ricostruire da zero la città, aggiungendo via via una nuova generazione di opere e monumenti. Facciamo in modo che stavolta, dopo cinque anni sciagurati, nel futuro di Roma non vi siano altre piste ciclabili temporanee, macchinette mangia plastica o fumetti con la Sindaca protagonista, ma nuove infrastrutture e più spazio per arte e cultura. Diversamente sarà meglio richiamare i Visigoti, che faranno di sicuro meno danni.

6 commenti:

  1. Non voglio assolutamente difendere i romani, ma non solo a Parigi; anche a Vienna, a Oslo o Amsterdam.. non trovi una virgola per terra.. mentre gli stranieri che arrivano qua, sfogano tutto quello che a casa loro non è permesso. Perché di questo si tratta. Tutela e ordine. Multe e sicurezza. Vigilanza e pulizia. A Roma manca tutto questo. In Italia, manca tutto questo.
    Per quanto riguarda l'Isis e il Papa, ti consiglio vivamente un video di Dado che esemplifica l'impossibilità di un attentato a Roma.. https://www.youtube.com/watch?v=PbsUIY1iWzw

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    1. Quando vado all'estero mi rendo conto che un'altro mondo è possibile. Che amarezza

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  2. Ricordo di aver visto qualche cosa di simile anche in Grecia. Sono arrivata il sabato , ripartita il sabato dopo e i mucchi di rifiuti erano sempre là, anzi erano aumentati. E tutti questi rifiuti non erano certo un bel modo per accogliere i turisti che, in estate, sono tanti !!Hai ragione, è uno schifo !!! Io abito vicino a Milano e vedo continuamente sacchi dei rifiuti buttati per strada e mi chiedo se costa così tanto metterli fuori casa, visto che da noi , passano per la raccolta. Secondo me , ci dobbiamo impegnare noi, ognuno nel suo piccolo, a smaltire correttamente i propri rifiuti, mantenere pulito e decoroso il proprio angolo di strada . Se tutti lo facessimo, la situazione migliorerebbe . Saluti.

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  3. Grazie per essere passata da me. Buon week end.

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  4. un simpatico disordine :)
    buon giorno

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