Nel cuore del barrio de las Letras, il quartiere più bohémien di
Madrid, tra stradine pedonali e piazzette ombreggiate, proprio
dove si narra che abbiano vissuto Cervantes e Lope de Vega,
esiste una piccola oasi verde ricca di fascino e profumi: il
Giardino dell’Angelo, il regno fiorito di Olivia.
N
el
suo negozio, all’ombra di un olivo centenario, si incrociano
le vite di cinque donne che comprano fiori. Tutte all’inizio lo
fanno per gli altri, mai per sé: Victoria li compra per il suo
amante segreto, Casandra per ostentarli in ufficio, Aurora per
dipingerli, Gala per donarli alle clienti del suo showroom e
l’ultima, Marina, per una persona che non c’è più…
Dopo la perdita del marito, Marina si sente
completamente smarrita e per caso incontra
Olivia, accettando di lavorare nel suo negozio
di fiori. Lì conoscerà le altre quattro donne, molto diverse
tra loro, ma che, come lei, stanno attraversando un momento cruciale
della propria esistenza per motivi lavorativi, sentimentali,
familiari o di realizzazione personale.
Un romanzo intenso e
pieno di passione...
Ci sono donne che comprano fiori, e altre che non li comprano. Questo è quanto.
Un negozio di fiori nel centro di Madrid.
Cinque
donne con tanta voglia di riscatto.
Devo dire che è stata una bella lettura ma posso dire una cosa sembra sembrare un’orsa o una matta, io non le capisco più le donne che si struggono per gli uomini o non sanno vivere senza di loro.
Io ho superato questa fase con molta sofferenza e adesso mi sento finalmente libera e felice. Niente uomini da accudire come amante, fidanzata, mamma, amica o altro. Parassiti che ti prosciugano pretendendo la mia attenzione, senza dare niente in cambio. Sono stata sfortunata forse, ma che bello vivere senza uomini, si stà benissimo e soprattutto non si litiga mai...
Non devo giustificare pensieri e azioni e non devo fare cose controvoglia per pace familiare.
Io non credo che stare in coppia sia la condizione migliore di vita, ma esattamente il contrario.
Amare qualcuno significa soffrire troppo. Amare se stessi significa evitare che ti facciano del male.
Elisa
Penso tu sia stata sfortunata. Non è affatto solo così l'amore. Certo capita di soffrire ma anche di gioire. Felice però che tu abbia trovato l'equilibrio, cosa veramente importante. Ho letto il romanzo, si passano delle ore in buona compagnia.
RispondiEliminanon riesco più a commentare dul tuo blog e me ne dispiace tanto...
EliminaIo non dico che l'amore non sia stata gioia, ma poi è arrivato il dolore e tutto il resto. Quindi ho dato e adesso sto meglio sola. Ciao
Meglio soli che male accompagnati, si dice. Tu sei stata sfortunata, ma hai saputo trovare in te la forza di risollevarti e di creare una tua dimensione che ti permetta di vivere serena ed in pace con te stessa e con il mondo. Io sto bene con mio marito, ma se per caso dovessimo separarci, sicuramente non andrei a cercare un altro compagno.
RispondiEliminaIo ho avuto un marito e compagni vari... ma adesso basta. Sono stanca. Non ne vale proprio la pena. Ciao cara...
EliminaNom so sei fortunata o sfortunata, io direi che bisogna stare bene sopratutto bene con se stessi! Un sorriso!
RispondiEliminapenso che ognuno di noi deve imparare a stare bene da soli... se poi si decide di stare in due ben venga ma non è una situazione necessaria nella vita
EliminaScusa la ripetizione "bene"
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