Pagine

lunedì 2 novembre 2020

L’ultimo romanzo di Camilleri…

 

"RICCARDINO"

 

Trepidante, ho aperto e letto questo libro con un sentimento di curiosità misto a tenerezza, con la consapevolezza che sarebbe stato l’ultimo libro che leggevo sul Commissario Montalbano. Ormai lo seguo da sempre, e non mi sono persa ne un libro e ne un film.

Le mie aspettattive purtroppo sono state largamente deluse.

Immagino che l’autore si è voluto togliere uno sfizio ma nell’insieme per me è stato molto stonato superare i paragrafi in cui l’autore parlava con Montalbano. Poi addirittura il confronto con Zingaretti e una fatica immane, leggere in un vigatese strettissimo che davvero non mi ricordavo così difficile. Mi dispiace tanto che non mi sia piaciuto, ma d’altronde non ero obbligata a farmelo piacere.

Finisce una saga e amen… comunque lode ad un grande scrittore che ci ha fatto amare e sognare con il personaggio di Salvo Montalbano.

Sicuramente il Commissario più sexy della storia del cinema... 

Zingaretti ha senza ombra di dubbio piacevolmente interpretato un personaggio che sembrava tagliato apposta per lui o così è sembrato.

Quando finisce l'attore e inizia l'uomo? E quando il personaggio inghiotte l'attore che succede?

Forse per questo Zingaretti ha tentato di togliersi dalla sua pelle Montalbano, ma sicuramente il libro ci svela come Montalbano è voluto uscire di scena.

Una saga che segui da tanti anni sembra quasi una cosa di famiglia e i personaggi in qualche modo entrano nel tuo cuore... sarà difficile dimenticarvi.
Grazie Camilleri

3 commenti:

  1. Io, a dire il vero, non lo avevo visto in tv. Ci avevo provato, ma dovevo sforzarmi per capire il dialetto siciliano e lo trovavo faticoso. Poi, durante il lockdown, mi sono messa a seguire il commissario Montalbano giovane e mi è piaciuto. Ho nuovamente tentato di seguire una puntata del commissario adulto, ma di nuovo l'ho trovato faticoso. Diciamo che rimango fedele al commissario giovane!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io mi sono innamorata prima di Zingaretti eppoi ho seguito il commissario giovane...

      Elimina
  2. L’indagine poliziesca è un classico: omicidio, movente, colpevole, depistaggio. Che tutto questo accada in Sicilia dà solo un colore diverso e mi sembra giusto, Camilleri è un siciliano doc, conosce la sua terra e i suoi profumi, anche quelli mentali. Ma l’ultimo libro del commissario Montalbano è qualcosa di più, anzi è una summa di molte componenti assieme. E’ in primis un gran colpo di teatro: creare aspettative da lungo tempo, lasciare al lettore la suspense immaginativa di come potrebbe concludersi una stagione narrativa con i suoi personaggi. Poi dentro l’indagine ufficiale si dipana l’altra, quella veramente importante, quella che percorre il sentiero di una sicilianità non solo sociale ma anche letteraria, c’è Pirandello profuso a piene mani, c’è l’essere e l’apparire, c’è la crisi d’identità dell’uomo, c’è la solitudine profonda e assoluta dei latifondi e degli orizzonti marini con la loro ammaliante promessa di un futuro mai trovato in questa vita. Il sottofondo politico amministrativo è immutato e non potrebbe essere altrimenti, esso trae forza e costanza da equivoci irrisolti storici, un’altra commedia dell’umana mediocrità!
    Ma il teatro più grande vive dentro il rapporto scrittore- scrittura, libro-lettore, sogno di libertà letteraria e decaloghi da editore, un altro assioma pirandelliano vissuto in modo moderno. Pian piano la scena si compone: i personaggi e il panorama di sempre guardati con la severa malinconia di una vita che finisce assieme ad essi e la consapevolezza che niente potrà fermare questo divenire progressivo. Che resta infine da fare? Anni fa caro Andrea la tua idea l’avevo avuta anch’io, cancellare le parole che uscivano ad una ad una sulla pagina, cancellare il prodotto della mente di chi scrive, tagliare il cordone ombelicale che dà la vita alla scrittura di un uomo. Finite le parole, svanite in frammenti smozzicati i sogni come un disegno cancellato, restano solo i ricordi della lettura. Sarà poi vero Andrea? O è una pietosa illusione anche questa?
    Ma io sono solo un blogger. Ciao Riccardino.

    RispondiElimina