quando scrivo, ... come si fa con questi ragazzi...
Nella pineta dietro casa mia, tra l'altro è una proprietà privata noi che abbiamo i cani ci facciamo lunghe passeggiate nella campagna sterminata. Siamo vicino la Centrale del latte di Roma e confiniamo con una riserva, quindi ci sono volpi e cinghiali.
E' molto bello e poco frequentato ovviamente, eppure la notte di Hallowenn dei sciocchi ragazzi hanno preso la panchina dove facciamo tutti pausa e i cani stessi ormai l'hanno presa a riferimento, e l'hanno gettata dentro il vascone dell'acqua acea, dove sarà impossibile recuperarla.
E mi chiedo, possibile che non abbiano rispetto per il lavoro di una persona che si è messa a lavorare per creare a mano questa panca con le pedane di legno?
Mi fanno tanta rabbia.
Li vediamo passare con mascherine abbassate, cellulari, vestiti firmati, sigarette e sicuramente una macchina comprata con i soldi di papà. Gli mancherà la fatica di un lavoro e l'avere tutto senza capire il valore delle cose, oppure sono proprio così tristemente vuoti? NOn lo so.
Se si riuscisse almeno a coglierli sul fatto, avrebbero una bella lezione e giuro gli farei fare i lavori sociali per mesi.
Comunque stamattina un'anima gentile ha posto questa nuova panchina nel parco e speriamo che non faccia la fine dell'altra.
Questa è la terza panchina che viene costruita da signori volenterosi e gentili, che fanno parte di un'altra generazione e che dovrebbero essere presi ad esempio invece di distruggere senza motivo quello che mettono a disposizione per la comunità.
Nella riserva c'è un bosco dove c'erano delle panchine di legno e ferro, che sono state anche loro distrutte.
C'erano porte di un campo di calcio che non si sà che fine abbiano fatto.
Ci sono anche famiglie che passeggiano e vanno in bicicletta, ma la notte no.
La notte i vandali agiscono nel buio distruggendo tutto per il gusto di farlo e dentro senti una grande amarezza e pietà per questi ragazzi che vivono così e sicuro nella vita non combineranno mai niente di buono. Si annoiano, dicono... Ma sti cazzi.
Scusate... quando c'è vo c'è vo'