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mercoledì 25 marzo 2020

La Locanda dove il mare parla piano

Allora stiamo parlando di un romanzo stile americano, per intenderci.

In questo periodo sto riprendendo in mano vari libri iniziati, insomma ho lavato le tende, rammendato tutti i panni e quindi ci stà no?!!!

La solita storia della ragazza tradita dal marito con una sua collega, che si ritrova con una casa ereditata da una zia che non sapeva di avere in America (che culo!!), una bellissima casa in riva al mare, abitata di 5 vecchietti amici della zia.

Al di là della trama, questo libro ha un grande vantaggio. Ti fa sognare un possibile stile di vita, una scelta di solitudini che si incontrano per creare un gruppo di persone anziane che tutto sommato non si fanno solo compagnia. E' molto simile alla teoria delle comuni, forse in Toscana in qualche casale, qualcuno lo ha fatto o lo fa. Ecco c'è nostalgia di un desiderio di convivenza diverso dallo stare in casa da soli e aspettare di morire. Sicuramente anche la storia di un quadro famoso e plurimiliardario che era in possesso della zia defunta, ti tiene abbastanza ancorato alla suspense della trama, quasi fino alla fine... Quindi per una lettura leggera e appassionata, lo consiglio.

3 commenti:

  1. Grazie per la recensione..... io sto leggendo I pilastri della terra di Follett, mi piace molto, un bel tomo iniziato a fine febbraio che ho accompagnato dalla frase "Quando lo finirò sarà finito tutto questo!", ne ero convinta .... ora sto rallentando la lettura perchè continuo a crederci!!!
    Un forte abbraccio

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  2. Benissimo, prendo nota.
    Abbi cura di te.

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  3. Prendo nota anche io, anche perchè in questo periodo di forzata solitudine l'idea di vivere in compagnia è allettante !!
    Buona vita

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