Impossibile non parlare del Louvre, una esperienza che va oltre ad ogni immaginabile confine.
Fisicamente, perchè ti uccide; dopo 4 ore che cammini non ti senti più un pezzettino di ossa del tuo corpo. Sei un ammasso dolorante e sfinito, con l'unico desiderio di uscire e andarti a mettere a letto.
Invece mentalmente è un'altro viaggio.
Intanto non è l'entrata di un Museo come siamo abituati in Italia. Sembra un grande centro commerciale, e invece è l'entrata del Museo.
Superata la iniziale meraviglia, arrivi all'entrata e la prima cosa che noti è che non ci sono guide in italiano. Smadonni (scusate l'oxford che è in me...) e dopo le prime foto sotto la piramide di vetro, entri al pass. I ragazzi sotto i 26 anni non pagano e io ho saltato tutta la fila, perchè ho usato il sistema biglietto comprato fuori a 5 euro in più, chiamato anche saltafila. Certo considerando quanto abbiamo camminato, meno male, altrimenti non avrei potuto, davvero. Dopo che giri un po' e cominci a perderti e a non capirci un cazzo, cerchi la Gioconda. E che cavolo, almeno quella con la freccia ci dovresti arrivare in questo mega posto. E' tutto grande, gigante e enorme. E finalmente dopo una modesta fila arrivi in una sala bruttissima, di uno squallore senza eguali, in cui c'è il nulla e questo quadro con davanti decine e decine di telefonini, mani e telefonini, e non vedi niente. Vabbè io non ci sono entrata in quella baraonda, ma mio figlio mi ha detto che quando è arrivato sotto il quadro aveva la sensazione che il suo sguardo ti perforasse. Altro che Jeeg robot d'acciaio e i suoi componenti.
Bellissimo è stato arrivare a Nike e comunque schivare lo sciame di giapponesi che corrono come automi e ti investono se non ti scansi. Diciamo che qualche vaffanculo se lo sono beccato, anche perchè ti spingono e nemmeno ti chiedono scusa.
Comunque questa Reggia è davvero molto bella e le stanze di Napoleone valgono davvero la visita.
Certo, hanno rubato mezza Italia, ma facciamo finta di niente.
La sensazione che si ha è indubbiamente di ubriacatura.
E' come essere brilli e sobri nello stesso tempo e sperare che questa agonia e il dolore fisico prima o poi passino.
Ogni tanto ti siedi e guardi la cartina sperando di capirci qualcosa.
Quanto manca?
Abbiamo visto tutto?
A che piano stiamo?
Che ci manca?
... troppo
ho la nausea.
Troppi quadri
troppe statue
troppe scale
troppe sale
pietà
Sogno una macedonia di frutta mentre mi attacco alla mia bottiglietta d'acqua quasi finita...
e sogno un piatto di pasta in bianco con il burro e il parmigiano. Si perchè lo voglio assaggiare questo famoso burro francese, sarà sicuramente buonissimo.
Eppoi un piatto di pasta al dente, fatta da noi, mi sono portata la Rummo da Roma, cavoli.
Uscendo ci fermiamo al bookshop che è come entrare da Bulgari. Credo di aver comprato solo un segnalibro.
Fuori una buonissima creepe con fragole e composta di marmellata ci attende, increduli di essere ancora in piedi, sani e salvi, e vivi.
I giardini meritano comunque una passeggiata, perchè sono curatissimi e pieni di fiori stupendi.
Prova superata... alè.