Quando incontro un libro che è in grado di farmi innamorare del piacere della lettura stessa, sono strafelice. Ecco questo libro mi ha fatto entrare dentro il suo mondo magico fatto di lettere, queste sconosciute che forse ci mancano e forse no ma che in fondo erano le antenate dei blog... ebbene un libro delizioso che invito davvero a leggere per una pausa di evasione e anche perchè no, innamorarci ancora di un libro... buona lettura, Elisa
IL CLUB DELLE LETTERE SEGRETE
Può una lettera cambiare il mondo?
Forse no, ma può cambiare la vita di un piccolo paese. Porvenir è un piccolo
paese spagnolo dove tutti si conoscono e la vita scorre lentamente e senza
particolari cambiamenti. Ma c’è un problema: nessuno scrive o riceve
più lettere. L’ufficio postale verrà presto chiuso e la postina Sara
dovrà trasferirsi in città insieme ai suoi tre figli. La sua amica Rosa non
riesce ad accettare di perdere quella che per lei è sempre stata come una
figlia e decide di fare un ultimo tentativo: formare “una catena di
parole talmente lunga da arrivare fino in città, e talmente forte che nessuno
la potrà spezzare”.
Ogni lettera è una finestra sulla vita di un
nuovo personaggio, i suoi pensieri più intimi, i suoi desideri, i suoi
problemi. E ogni lettera sarà una tessera in grado di scatenare
l’effetto domino, di innestare un cambiamento, di trasformare
Povernir e soprattutto la vita di chi la leggerà.
In un periodo in cui le uniche lettere che
riceviamo sono le bollette e le comunicazioni, anche se scritte e più o meno
lunghe, avvengono in tempo reale, le catene di lettere mi fanno pensare alle
catene di cartoline della mia pre-adolescenza, a qualcosa di altri tempi.
Invece no: pur non rifiutando la modernità – Sara e Rodolfo, due dei personaggi
principali comunicano prevalentemente via chat – Il club delle lettere
segrete è un omaggio all’arte di scrivere le lettere,
questa forma narrativa tutta particolare a metà strada fra il diario, la
confessione e il racconto. Uno strumento antichissimo, fragile e potente che
dovremmo preservare. Le lettere non sono un semplice mezzo di comunicazione o
un esercizio di scrittura, bensì “scampoli di vita” che vanno trattati
con rispetto, in grado di trasmettere emozioni, dare conforto nei momenti di
tristezza, esprimere amore.