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lunedì 7 aprile 2014

In odor di cioccolato

Rimanendo in argomento cioccolato e visto il mio amore a perenne vita per la NUTELLA non posso esimermi dallo spendere due parole sul suo antenato ancora molto attuale, il Gianduiotto.
La “pasta Gianduia” nasce nel 1852 dal genio di Michele Prochet che, per far fronte alle difficoltà di rifornimento di cacao, divenuto un prodotto proibitivo e eccessivamente caro a causa del Blocco Continentale indetto da Napoleone, decide di unire all’impasto un prodotto locale, più facilmente reperibile e sicuramente più economico: la nocciola delle Langhe, la cosiddetta “Tonda gentile” dal gusto deciso e delicato. Prochet arriva ben presto a comprendere che, fatta tostare e aggiunta alla pasta di cacao finemente triturata, la nocciola può fare la differenza donando al prodotto finito un gusto nuovo, unico e delizioso.
Solo nel 1865 la Caffarel lo lanciò sul mercato incartato in un foglio d'oro... forse l'unico cioccolatino incartato nella storia.

Quindi possiamo dire che senza un assedio o un imbargo noi oggi non avremmo molti prodotti buonissimi creati e inventati per necessità, come se solo nelle difficoltà possa nascere qualcosa di unico e bello.

7 commenti:

  1. Bè, è noto che anche il Bacio Perugina nacque dall'idea di riciclare i frammenti di nocciola che erano il prodotto di scarto di altri cioccolatini della Perugina. Pare che inizialmente volessero chiamarli "cazzotti" ma poi imbroccarono il nome giusto!

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  2. Ecco, io invece la gianduia non la sopporto, troppo dolce. So di essere una bestia rara...

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    1. secondo me è dolce ma non troppo, quello che non ho mai sopportato è il cioccolato bianco :-) ... che neanche considero cioccolato!

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  3. Solo a leggere ho sballato tutti i valori...

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  4. Ciao, amo la Nutella ma adoro i gianduiotti!!!
    Baci

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  5. Siiiiiii! Mai blocco continentale fu il più benvenuto!! :-D

    www.wolfghost.com

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