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lunedì 13 maggio 2019

Bignardi

nessuno è più di buon umore di un ansioso, di un depresso o di uno scrittore, quando gli succede qualcosa di grosso.
Daria Bignardi

Uso questo incipt per far capire un po' l'anima del libro. Premetto, prima volta che leggo la Bignardi e mi è piaciuta tantissimo. Ha una scrittura fluida, come acqua che scende da un ruscello. Un vero piacere leggerla.
Certo il libro oltre che di ansia, parla della chemioteparia e di come Lea affronta la malattia e il tumore, quindi è tutto tranne che una passeggiata, ma le parole possono curare più di tante medicine e io consiglierei davvero questo libro per il messaggio che riesce a trasferire e a trasmettere al lettore. Bello, soprattutto nel finale.


2 commenti:

  1. Interessante. Ho letto libri con lo stesso tema, alcuni buoni altri meno. Un paio di anni fa avevo letto "Quando il respiro si fa aria", scritto da un chirurgo che scopre di essere malato e che non ce la fa (il libro è stato finito dalla moglie). Mi è ovviamente spiaciuto molto ma... il libro non mi prendeva. Il primo, e intenso, era invece "Il male addosso", la cui protagonista se la cavo' negli anni '70, quando era una cosa molto rara... ma fu una guerra atroce e prolungata.
    Ma Lea è un personaggio inventato o è reale?
    www.wolfghost.com

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    1. credo sia inventato anche se sembra così vero da aver pensato ad una esperienza personale della scrittrice

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