Ho cercato questo museo svariate volte a Roma senza mai trovarlo e così passeggiando per Lucca non mi è sembrato vero poterlo incontrare e visitarlo.
Immaginavo che fosse interessante e mi è davvero piaciuto tantissimo.
La tortura, ampiamente presente sin dall’antichità e presso
tutte le culture, è un metodo di coercizione fisica o
psicologica, inflitta con il fine di punire o di estorcere
delle informazioni o delle confessioni.
Attraverso un agghiacciante viaggio tra gli strumenti di
esecuzione capitale, tortura e pubblico ludibrio questa insolita
esposizione racconta una storia di orrori che la nostra
coscienza ha rimosso e che invece per molti secoli furono parte
integrante dell’umana convivenza.
Tutti supplizi famigerati che
a vederli oggi fanno rabbrividire ma che dimostrano come l’uomo
abbia impiegato nel campo delle tecniche e delle pratiche atte
ad infliggere dolore un’ inventiva che in nulla é minore a
quella che ha saputo porre nel pensiero e nelle arti.
La finalità della mostra è proprio l’esercizio della memoria,
allo scopo di documentare le aberrazioni dell’intolleranza e del
fanatismo di cui l’uomo è capace quando, nel suo lucido delirio,
vuole provocare intenzionalmente sofferenza e morte ad altri
esseri umani.
Fra i vari oggetti c'era anche la cintura di castità.
Ho sempre pensato che fosse una crudeltà che gli uomini imponevano alle loro donne quando partivano per una lunga guerra e invece scopro che spesso è stata usata proprio dalle donne per proteggersi da eventuali stupri, specialmente se sotto assedio o con eserciti invasori nelle vicinanze.
Ho letto con interesse tutte le spiegazioni di varie torture inflitte e strano a dirsi quella più terrificante era il semplice imbuto con cui si costringeva il torturato a bere acqua fino ad esplodere. Certo non è che chiodi e pinze fossero da meno per dolore e atrocità.
Sicuramente per noi oggi è inconcepibile pensare che ci siano stati uomini che abbiano davvero eseguito queste torture anche su donne o forse dovrei dire al contrario, soprattutto sulle donne.
Quale persona può arrivare a tanto?
La barbarie è per noi una cosa del passato tanto che quando oggi ne veniamo a conoscenza perchè ancora praticata ne proviamo ribrezzo e soprattutto angoscia e perplessità.
Fatevi un giro nella storia, si impara solo.
Sicuramente alcuni di questi oggetti fanno rabbrividere solo a leggere le conseguenze e la relativa morte ma ancor di più si sente tanta storia o meglio usi e costumi di epoche storiche.
Addirittura i bambini non erano esonerati da punizioni corporee come si evince da questo cavallino che è tutto tranne che un gioco.
Condannata da tutti ma ancora praticata, perché?
È errato infatti immaginarsi la tortura come un fatto
storico, come un’usanza di tempi passati e/o di determinati
luoghi, come una procedura da allora superata con l’evoluzione
sociale, politica e morale. In realtà la tortura non conosce
epoca, non esige né ambienti né mezzi particolari, e non
deriva dalla volontà del potere, tanto secolare come
religioso. Far soffrire un’altra persona pare sia una
necessità irreprimibile dell’essere umano. La malvagità umana,
il piacere per il dolore altrui, il desiderio d’imporre i
nostri criteri ai più senza rispettare la libertà degli altri
non è il patrimonio di un’epoca ma forma parte della storia
dell’umanità.
E' segno della uana disumanità. Dell'intolleranza.Dell'ignoranza. Della prepotenza.
RispondiEliminaL'uomo può aver cambiato tecniche di tortura ma di certo non ha perso il vizio purtroppo!
Scusa. E' umana disumanità
Elimina"Condannata da tutti ma ancora praticata, perché?" Ti sei risposta da sola, la malvagità umana ed il desiderio di dominare sono insite in molte persone e questo spiega questi orrori.
RispondiEliminaIl professo Barbero dice che la maggior parte di questi strumenti sono stati inventati nell'Ottocento, quando si diffuse il neogotico...
RispondiEliminaciao
Betty
Ho visitato anche io musei del genere, anche se forse questo sembra più... completo.
RispondiEliminaL'uomo appare sempre in bilico tra due estremi in effetti. Quello che a noi sembra una follia è in realtà quasi... normale per altre culture, non solo in altri tempi, e faremmo bene a non abbassare mai la guadia perché certe recrudescenze non devono mai essere sottovalutate.
www.wolfghost.com
La cultura, i popoli, le loro usanze... ho i brividi. Scusa ma stavo pensando a Yulin
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