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venerdì 28 novembre 2014

Una maleducazione che dilaga...

Prendo spunto da un articolo uscito oggi sulla cronaca di Roma, dove si parla appunto della maleducazione ormai dilagante nelle sale cinematografiche di Roma, in cui le persone parlano e commentano ad alta voce il film ritenendola una cosa normale e anzi si incazzano che si osa dire qualcosa.
Questo mi ha fatto pensare quello che abbiamo detto con la mia amica domenica, mentre eravamo al cinema. Ma possibile mai che ormai le persone pensano di stare come a casa e parlano e commentano tutto il tempo senza nessun rispetto per gli altri. E' la seconda volta che ci capita e ormai sembra proprio una presa di posizione sociale.
Dietro di noi una coppia di una certa età che ha commentato il film minuto per minuto. Due coglioni allucinanti. Noi non avevamo voglia di litigare ma la cosa è stata fastidiosissima.
L'articolo del messaggero diceva appunto che sono andati a finire alle mani in questo cinema e credo sia possibile, soprattutto quando si ha ragione e la prepotenza e la maleducazione prosperano. Spero che non ci ricapiti ma a quanto sembra l'articolo di fondo faceva una analisi sociale impressionante. E cioè quando vivi in una città sporca e ti abitui a vivere nel degrado automaticamente scendono tutti i valori sociale e di educazione. Si diventa per l'appunto maleducati. ... mah... io speriamo che me la cavo.
Primo perchè non c'è un due senza un tre ... e quindi potrebbe ricapitare. Eppoi secondo, mi sarei stancata di stare zitta e la prossima volta con rammarico mi piacerebbe reagire, così tanto per cambiare, sapendo benissimo di causare il finimondo in sala.
Quindi la prossima litigata è mia... 

martedì 25 novembre 2014

Ma Vaffanculo...

... l'epiteto è sorto spontaneo dopo la fine del film. Mai stata così lapidaria con un film non francese, giuro.
Il sequel di Hunger games è stata una vera tortura cinematografica. Orribile.
Lento, insulso e assolutamente insopportabile.
Delusione a 160 gradi
peccato visti i primi due... ma questo è stata una vera caduta di stile

 non mi pento la scelta solo per aver visto l'ultima interpretazione del mancato Philip Seymour

martedì 11 novembre 2014

Solo l'amore può salvarci

 ci sono dei film così
che ti incollano allo schermo per 3 ore e non è poco
ti fanno pensare e ti lasciano un messaggio
qualcosa che ti porti dentro
certo non è la trama ma è quello che alla fine volevano farti dire

l'equilibrio nell'Universo è il vero amore 
è l'energia pura che guarisce i mali del mondo
perchè se non ami non hai futuro e non c'è futuro

io ho capito questo ma in verità ognungo in questo film che racchiude il tutto di tanti film di fantascienza degli ultimi anni, può trarci un messaggio uguale o diverso


mercoledì 5 novembre 2014

Dracula

Lontanissimo dai soliti Dracula a cui ci hanno abituato in questi anni questo film è davvero molto bello nella sua umanità e nella ricerca dei sentimenti veri che dovrebbero sempre guidare un uomo di onore... pagando qualsiasi prezzo 
e comunque gli americani i film li sanno fare davvero 
eppoi lui è bono come il pane e terribilmente sexy... quindi che ve lo dico a fare?!!!
... le donne in sala hanno sospirato più di una volta


martedì 4 novembre 2014

Solitudine

Oggi mi sento così e voglio stare così.... da sola dentro la mia bolla senza sentire e sapere
oggi ho bisogno di proteggiermi dal dolore che mi assale e dalla malinconia che chiede la mia totale attenzione... oggi sarà così


lunedì 27 ottobre 2014

Capitan Harlock

 Credo che sia stato il primo pirata sexy della storia dei cartoon e ricordo di esserne stata perdutamente innamorata... chissà forse il primo pirata di sinistra. 
Comunque sia non avrei mai potuto perdermi la serata speciale cinema con l'inizio della storia, quando da ufficiale della flotta fu catturato dagli ormai invasori del pianeta Terra. 
L'arcadia della mia giovinezza è stato bello e soprattutto interessante emotivamente.
Mi sono messa in gioco per vedere cosa si prova a quasi cinquant'anni ad andare al cinema a vedere un cartone animato della tua adolescenza. Se vogliamo ero più curiosa di questo che della trama stessa.



... mi hanno fatto notare che giustamente non ho detto cosa si prova, è vero.
Credo di non aver provato l'emozione e la magia della mia adolescenza, perchè la logica e la mente ha scandagliato ogni secondo e ogni sensazione che ho sentito in quel momento con gli anni della maturità e quindi sicuramente non è stato bellissimo come avevo pensato e mi sarei aspettata di provare
purtroppo ho perso l'incanto dell'adolescenza 
ma è stato bello lo stesso


giovedì 23 ottobre 2014

Dite grazie e chinate il capo

Il pensionato che riceve l’assegno più tardi non si deve lamentare, perché c’è chi la pensione non la vedrà mai...
L’operaio a cui aumentano l’orario a parità di salario stia zitto, perché ha uno stipendio fisso a fine mese.
Il cassintegrato si dovrebbe un po’ vergognare, che riceve dei soldi dallo Stato per non lavorare.
Il centralinista al call center ringrazi la sorte che il suo padrone non ha ancora spostato tutto in Romania.
Il giornalista precario a quattro euro a pezzo non lo sa come vanno le cose nell’editoria, con che faccia chiede di più?
Il cameriere di Eataly a 800 euro al mese tace perché al bar lì vicino pagano di meno e pure in nero.
E la colf romana a cui hanno ridotto la paga da 8 a 7 euro l’ora non sa che una polacca ne chiede solo sei?
(continua, all’infinito, a piacimento.
Non è più nemmeno dumping salariale.
È che sono riusciti a convincerci che i diritti sono privilegi.
E che sopravviveremo – in qualche modo – solo diminuendo quelli altrui).


E QUINDI SPERO CHE SABATO CI SIA IL POPOLO IN PIAZZA E NON SOLO LA CGIL

venerdì 10 ottobre 2014

Antico Forno Roscioli

C'è un posto a Roma dove si mangia la pizza rossa al metro più buona del mondo... un paradiso per il palato e per l'olfatto. Il pane anche è molto buono e le fette biscottate ... si trova vicino al ghetto 





Sulla busta che ti danno per la spesa c'è scritto così:
NOI LA PENSIAMO COSI'

Noi crediamo in un mestiere quello del fornaio che è cambiato poco nel corso di centinaia di anni ed è cambiato poco proprio perchè doveva cambiare poco in quanto è nato giusto, equilibrato, semplice, come gli ingredienti che compongono il pane
la farina: sempre di ottima qualità, quasi tutta italiana, con germe di grano macinato a pietra non corretta con miglioramenti enzimatici
l'acqua: siamo fortunati di vivere e lavorare a Roma e la nostra acqua della canna è tra le migliori
il lievito: è naturale, di 2 tipi, integrale acido e bianco dolce, il primo evoluto da patate fermentate, il secondo evoluto da lamponi e frutti rossi ed è di birra in alcuni casi
l'olio extra vergine d'oliva: olio umbro spremuto a freddo e qualche volta di piccoli produttori pugliesi
il sale: ne usiamo di due tipi, entrambi integrali (cioè non lavati in soluzione satura) uno di Cervia, il secondo francese della Camargue
il pomodoro: è pomodor pelato delle aziende Vitale e Pomilia
il tempo: pochi ci pensano ma questo è l'ingrediente più importante e noi usiamo tutto quello che serve dopo 4 generazioni passate tra forni e impastatrici.
La pensiamo ancora così


mercoledì 1 ottobre 2014

Ho rubato queste parole

C’è una verità: la testa di una donna è l’unico posto che mi permette un’erezione stabile e duratura, l’unica via per un orgasmo che mi faccia scordare chi sono e da dove vengo. E non parlo di sentimenti, non per forza, ma di emotività, di percorsi mentali, di dialogo cerebrale, di vibrazioni, di brividi, quindi di charme, quindi di sensualità. Quindi di intelligenza. Quindi di sesso. Se osservi una “gnocca” priva di cervello e umanità ti rendi conto che i veri inestetismi sono quelli che non vedi con gli occhi e riguardano l’anima, la passione, il cuore. Una donna senza passione e senza cuore è un cesso, è una donna gelata e morta da almeno sei ore…
Roberto Emanuelli (Erre)


Ho rubato queste parole perchè secondo me racchiudono tutta l'essenza di quello che una donna pensa che un uomo dovrebbe pensare. Il più delle volte invece si fermano alla gnocca. E amen 

giovedì 28 agosto 2014

Calendari

Ma perchè solo i pompieri americani fanno i calendari?

Con tutte le onlus che ci sono in circolazione qualcuno che pensa di farlo con i pompieri italiani no?!!!!!

... e che cavolo :)




lunedì 18 agosto 2014

Chef


 GODIBILISSIMO film estivo che racchiude molte verità... dalla passione per il proprio lavoro, all'importanza che i social net hanno sulla pubblicità di un lavoro, al rapporto genitori e figli di separati, al destino... e come rialzarsi quando tutto sembra perduto e rinascere migliori. Perchè a volte un fallimento ci aiuta a guardarci dentro meglio e in profondità per cercare quello che vogliamo e siamo veramente. Un calcio in bocca a volte è salutare. Troppi è una tragedia certo. Ma non è una favoletta.
 E' semplicemente la vita solo che in questo film è stata abilmente miscelata. E la cucina e il cibo e le ricette trasudano profumi che bucano lo schermo e arrivano a te che sei semplicemente seduto su quella poltrona e ti lasci languidamente trascinare dentro tutto quello che questa  trama vuole trasmetterti. Stupendo

Il film inizia con una scena educativa alla montessori oserei dire. Il papà chef che consiglia al figlio di mangiare una succosa arancia per merenda invece del cibo da strada per poi nella scena seguente gustare insieme un mega pacco di pop-corn con secondo di salsiccia alla induja.
 Sicuramente anche la scena con la scarlett che semi nuda in un letto aspetta che lui finisca di cucinargli un fantastico piatto di spaghetti alla gricia ha il suo perchè... il connubbio cibo-sesso è stata accennato insieme agli altri messaggi più o meno espliciti di questo film.

 Giuro che il cibo in questo film parla e non riesco a non emozionarmi pensando che in fondo quando si cucina con amore e passione e rispetto qualcosa arriva ed è una vittoria per tutti...

Non conoscevo questo attore ...Jon Favreau. Bravissimo

venerdì 1 agosto 2014

Non sapevo di questa brigata britannica... storicamente parlando

Il contributo della Brigata Ebraica alla liberazione dell'Italia

 la Brigata Ebraica fu costituita nel 1944, dopo una lunghissima trattativa tra le Autorità ebraiche in Palestina e il Governo britannico mandatario su quell'area. La Brigata Ebraica era formata da ebrei che provenivano da quelle Terre che sarebbero, poi, diventate Israele, ai quali si aggiunsero ebrei provenienti da Paesi soggetti al controllo inglese, come Canada, Sudafrica ed Australia ed altri provenienti dalla Russia e dalla Polonia.
A comandare la Brigata fu nominato il brigadiere generale canadese Ernest Frank Benjamin. Dopo un breve addestramento in Egitto, la Brigata fu inviata sul fronte italiano nel 1944 e integrata nell'Armata britannica. Insieme al Gruppo di Combattimento "Friuli", fu protagonista dello sfondamento della famosa Linea Gotica nella vallata del Senio. La Brigata ebbe la propria bandiera, bianco e azzurra con la Stella di Davide al centro, che sarebbe diventata la bandiera del futuro Stato di Israele.
La Brigata combatté con le proprie insegne a fianco di unità militari italiane e polacche, molti gli episodi dove i soldati ebrei si distinsero per la liberazione dell'Emilia Romagna, da Cuffiano, a Riolo Terme, Ossano, Monte Ghebbio, La Serra, Imola e Ravenna, fino a Bologna.
I caduti della Brigata Ebraica, morti per la liberazione d'Italia, furono tumulati nel cimitero di Piangipane a Ravenna. La città di Ravenna dal 15 maggio 1995, con una lapide, ricorda i 45 caduti ebrei per la liberazione della città. In tutto la Brigata Ebraica combatté in Italia fino al 25 aprile 1945.
Già durante il periodo bellico i componenti della Brigata, si adoperarono in un importante compito civile a favore delle comunità ebraiche liberate, duramente provate e sconvolte dalle privazioni, dalle deportazioni, dai lutti. Aiutarono i sopravvissuti, assistettero gli orfani, favorirono nuove riunioni familiari. Anche dopo la guerra la Brigata fu fondamentale nell'assistere i tanti profughi provenienti dall'Europa centrale, che transitavano o che fossero diretti in Italia.
La Brigata si sciolse nel 1946 e i circa 9.000 soldati, che ne fecero parte, tornarono in Israele e furono determinanti per la costituzione del futuro esercito di Israele presto chiamato a doversi difendere nelle prime guerre che dovette sostenere.


  E' interessante notare che la notizia della costituzione di una unità combattente ebraica (per la prima volta dopo circa 20 secoli!) suscitò la scomposta reazione della propaganda tedesca a cui si un“ quella della Repubblica di Salò.
Con rabbia e sarcasmo le emittenti tedesche criticavano Churchill per aver permesso "ai giudei di avventarsi come cani idrofobi contro il popolo germanico.....Il popolo inglese si è abbassato fino al punto di sguinzagliare la sanguinaria brigata giudaica".
 
Si distinsero anche nelle attività assistenziali rivolte ai numerosi profughi non italiani. A sbarcare per prima in Italia, più precisamente in Sicilia nell'agosto del '43, fu una piccola unità addetta a un deposito cartografico (20° Map Depot). Ai suoi componenti fu riferito che in Italia nessun ebreo era sopravvissuto alle deportazioni. Ma nessuno li aveva informati che, per quanto attiene alla Sicilia, la presenza ebraica era da secoli insignificante. Nel settembre del '43, sbarcò a Salerno un distaccamento della 148° compagnia "autocisterne - acqua" che si distinse nel compito di rifornire d'acqua la popolazione napoletana e nel prestare aiuto agli ebrei della città. Altre compagnie autotrasporti giunsero nei giorni successivi. In ottobre, uomo con bomba di cannonemembri di queste compagnie incontrarono gruppi di ebrei Jugoslavi giunti fortunosamente sulle spiagge meridionali italiane. Fu questo il primo commovente incontro tra militari ebrei e profughi scampati ai lager nazisti.Nel novembre del '43 sbarcava a Taranto la 1a compagnia Genio (mimetizzazione), specializzata nel realizzare finte strutture militari per ingannare i comandi tedeschi.
I suoi membri si distinsero per aver saputo escogitare brillanti soluzioni per raggiungere lo scopo.
Dopo la liberazione, per il recupero dei giovani scampati alla Shoà, vennero istituiti centri di preparazione professionale (Hakhsharot), per quanti fossero interessati a "salire" in Terra d'Israele. Si trattava di centri agricoli sul modello del Kibbuz. Le prime strutture di questo genere sorsero a Bari (1944) per accogliere profughi iugoslavi e giovani cecoslovacchi e, poco più tardi, nei pressi di Foggia.
Nell'opera di soccorso e specialmente nel campo dell'assistenza sanitaria, si distinsero ausiliarie femminili sbarcate a Taranto nel maggio del '44.
L'attività dei militari ebrei nell'opera di ricostruzione morale e materiale delle comunità ebraiche delle città via via liberate è stata veramente meritoria.
Le Comunità erano in stato disastroso. Ai sopravvissuti, sbigottiti dall'immane tragedia che li aveva colpiti, i giovani militari ebrei infusero incoraggiamento, entusiasmo e voglia di vivere. L'incontro con militari le cui insegne recavano il simbolo ebraico della stella a sei punte, fu per gli scampati, motivo di emozione e di orgoglio.
Si devono ai giovani militari i primi provvedimenti per la riattivazione delle istituzioni comunitarie a cominciare dalla registrazione degli ebrei presenti , dalla riapertura delle scuole e con la riattivazione della DELASEM (Delegazione Assistenza Emigrati), benemerita organizzazione per l'assistenza ai profughi.
Allo scopo di preparare istruttori in grado di risollevare le Comunità ebraiche del Centro e del Nord Italia, furono organizzati a Roma appositi Seminari.
Lo stesso personale fu anche impiegato per dar vita, come si è detto, alle Haksharot, centri predisposti per avviare i giovani alla Terra dei Padri soprattutto per colonizzare zone incolte del deserto. Ne furono istituite nei pressi di Roma, Firenze, Livorno e Ancona.
I soldati delle Compagnie, per provvedere alle necessità dei sopravvissuti, collaborarono con l'American Joint Committee e l'UNRRA e spesso non esitarono a prelevare disinvoltamente materiale dai magazzini militari inglesi.
Tra le loro attività , va ricordata l'opera di una compagnia del Genio, la 745a, composta da membri del Solèl Bonè (impresa edile della confederazione dei lavoratori di Erez Israel). Questa riuscì, in tempi brevi, a riattivare un ponte sul Po, nei pressi di Lagoscuro. Il ponte era stato distrutto dai tedeschi in ritirata e la sua ricostruzione permise ai carri americani di irrompere nella Pianura Padana.
A fine maggio del 1945, le Compagnie Genieri e Trasporti furono trasferite nel nord Italia e si prodigarono per riattivare le comunità ebraiche di Milano, Trieste, Venezia, Padova e Torino. I loro membri collaborarono con il centro di coordinamento per l'assistenza istituito a Milano in via Unione e all'istituzione di Hakhsarot a Brivio e Ceriano Laghetto nei pressi del Lago di Como.
 

 Non va sottaciuto che le attività della Brigata e delle PLUGOT sono state una scuola di guerra per coloro che entrarono a far parte dell'esercito del nuovo Stato d' Israele. E' giusto quanto afferma Romano Rossi che " la Brigata Ebraica divenne la struttura portante delle nascenti forze armate israeliane".

giovedì 31 luglio 2014

Hamas e il gas naturale...

...copio da un sito che riassume quello che penso su questa assurda guerra fatta solo per il monopolio di giacimenti di gas naturale, il nuovo oro a cui non si vuole rinunciare...
 

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Voi che vi riempite la bocca di Hamas, Hamas, Hamas, e sicuramente non ne sapete un cazzo, perché da provetti italiani medi dovete parlare anche quando sarebbe decisamente più saggio chiudere la bocca, lo sapete che Hamas prima del rapimento e dell’uccisione dei tre coloni (rispetto ai quali non ha alcuna responsabilità, per ammissione della stessa polizia israeliana) aveva accettato di costituire un governo unico con Fatah che governa la Cisgiordania, ovvero l’altro “pezzo” di Palestina? Secondo voi che interesse aveva Hamas a provocare questa escalation di violenza, proprio nel momento in cui aveva mostrato tanta buona volontà e ragionevolezza? In Italia, dalla fine degli anni sessanta, ogni volta che i lavoratori stavano ottenendo importanti conquiste e il PCI si candidava a governare, scoppiava una bomba da qualche parte, e certo non la mettevano i lavoratori. Si chiama strategia della tensione. Perciò, se continuate a parlare di Hamas, o siete sionisti e quindi in cattiva fede, oppure siete semplicemente stupidi. Nel secondo caso, tornate a parlare di pallone e olio solare, non chiedete al vostro cervello sforzi che non è in grado di sostenere.

mercoledì 30 luglio 2014

Una emozione così...

 
 A volte faccio delle cose così....


tipo mangio un biscotto che mi piace tantissimo e cerco l'email della Di Vella per ringraziarli per l'ottimo prodotto e fargli i miei complimenti...

Viaggio molto per istinto, non sempre mi fermo a pensare ... ho solo voglia di condividere... e quindi ho condiviso con la società di produzione il mio entusiasmo del momento.

 

 Comunque mi ha fatto molto piacere che dopo mezz'ora ci sia stata comunque la risposta del servizio consumatori. Anche se mi rendo conto che è un messaggio pre-confezionato

 

 

Servizio Consumatori DIVELLA



Gentile Sig.ra .......,
La ringraziamo per i complimenti ricevuti.
Il nostro obiettivo è  da oltre 120 anni, soddisfare il consumatore conquistandolo principalmente con la qualità dei nostri prodotti.
Il voler diffondere nel mondo prodotti alimentari riconosciuti come eccellenti, identifica la missione aziendale: la nostra filosofia è riassumibile nella ricerca puntuale di elevati standard qualitativi quali controllo qualità, attenzione all’ambiente, salute e sicurezza, aggiornamento costante del management, evoluzione digitale e telematica, elevata automazione delle produzione industriali sono le carte vincenti.
“Passione Mediterranea nel Mondo”: il nostro sapere, i vostri sapori: è questo il nostro impegno quotidiano per coloro che amano i sapori veri di una volta.
Lieti della preferenza accordataci, La salutiamo con viva cordialità. 

lunedì 28 luglio 2014

Se un'amica ...ti manda una email così...

“Ehi, tu. Tu che leggi. Dimmi, quante volte hai pensato di essere sbagliata? Di non valere niente? E quante volte hai pianto di notte, in silenzio, o chiusa in bagno? Tantissime sicuramente. E dimmi invece, quante altre volte ti sei alzata dal letto, o uscita dal bagno, asciugandoti le lacrime, sforzando un sorriso? Quante volte ti sei rialzata, da sola, con le tue uniche forze, continuando la tua vita come se niente fosse? Tantissime scommetto. Visto? Sei una guerriera, hai la forza di trascinarti in salvo da sola. Niente può abbatterti, e se qualcosa, un giorno, dovesse farlo, sarebbe comunque per poco: sarai in grado di scrollarti la polvere di dosso e continuare a combattere. Non pensare più di non essere mai abbastanza, o di non essere bella, magra, intelligente e tutto il resto. Non pensarlo mai più.
Sei te stessa, e basta. E sei perfetta così. 
Ognuno di noi è nato con uno posto in questo mondo. Tu troverai il tuo, prima o poi. E’ una promessa che ti faccio. 
E nel frattempo non smettere mai, mai, mai di combattere per ciò che ti rende felice, costi quel che costi.”


                                                   torta cioccolata e pere nel week end

mercoledì 23 luglio 2014

Sulla scia del desiderio...

Sapete quando a casa vi avanzano i biscotti di vari tipi e non sono più buoni dopo qualche giorno perchè non più croccanti ... ebbene ho rispolverato una vecchia ricetta nella mia memoria e ho fatto il salame di cioccolato. Ricordavo di dover sbriciolare i biscotti dentro un canovaccio (tipo sono incazzata e adesso sono cazzi tua...) che credo sia la parte più divertente, poi le uova, il burro, lo zucchero e il cacao in polvere, io avevo quello zuccherato, meglio. Poi un goccio di latte e tutto nel microonde 2 minuti.  Un bel pappone da lavorare e su carta forno mettere a mò di salame. Freezer e la sera il gioco è fatto. Ho fatto un figurone con i nostri parenti...  he he

martedì 15 luglio 2014

Ritorno a...

Dovrei dire un ritorno dentro me stessa. Ho scoperto un ritorno a casa. Qualcosa che avevo sopito nel mio cuore ed era solo lì ad aspettarmi. Stò parlando di cucina e di ricette e di dolci. Perchè ormai era da tanto tempo che avevo bandito dalla mia vita la cucina e il cucinare. Forse per pigrizia, forse per un non amore che non sentivo più dentro di me e invece ho scoperto che mi mancava, avevo solo bisogno di qualcuno che mi rifacesse sentire la passione per la cucina. E devo ringraziare Mara per questo, la fidanzata di mio padre. 
Lei che ama cucinare è riuscita a farmi rinnamorare di tante cose che ho fatto e che facevo ma che ad un certo punto della mia vita non ho più fatto.
 Ho sempre collegato la cucina al bisogno di amare o di essere amati e mai come adesso ne ho avuto conferma.
Perchè cucinare per qualcuno o per se stessi è solo un atto di amore e quando si smette di farlo significa che l'ingranaggio si è spezzato per qualche motivo e non tutto gira come dovrebbe. 
Ho riscoperto che cucinare mi fa sentire bene e mi fa vedere le cose da un'altro punto di vista che adesso apprezzo molto di più.
Quindi domenica mi sono cimentata nel fare la crostata con una marmellata fatta da me (per la prima volta) con la frutta degli alberi di mio padre e ho fatto per la prima volta il rotolo di nutella.
Chissà perchè quando le cose si fanno poi sembrano molto più semplici.
Impastare per me era come superare una montagna e pensavo che non avrei imparato mai.
Sembro infantile e lo capisco. Alla mia età e con un figlio di 20 anni ho ancora paura a cimentarmi in ricette che penso io non sia in grado di fare. Quando ero una moglie cucinavo molto ma poi dopo ad un certo punto ho smesso. Ero da sola e non avevo più tanta voglia di fare. Solo quando avevo mio figlio mi cimentavo a fare qualcosa ma a quel punto penso che con gli anni mi sia impigrita molto tanto da arrivare e decidere di smettere totalmente. E allora solo bistecche, pomodori o insalate. Niente cose cucinate in forno o che richiedevano molto tempo.
E invece adesso ho voglia non solo di imparare a fare cose che fino ad adesso non ho mai fatto ma ho anche voglia di tornare alle origini delle cose. Impastare e fare senza comprare.
Forse una nuova fase della mia vita... una rinascita credo e spero che duri.
 
 

giovedì 10 luglio 2014

Lady Godiva e le tasse

1040 - Secondo quanto narra Roger di Wendover, Godgyfu, meglio conosciuta come Lady Godiva, moglie di Leofric, Conte di Mercia, esortava insistentemente il proprio marito a ridurre le tasse che gravavano sugli abitanti del borgo di Coventry,  nel Warwickshire.
  Leofric le rispose che lo avrebbe fatto il giorno in cui ella avesse attraversato il mercato nuda e a cavallo. Il 10 luglio 1040, secondo il mito, Lady Godiva percorreva le strade della città coperta unicamente dai lunghi capelli.

Davvero onorevole. Mi chiedevo chi oggi potrebbe fare un gesto così eclatante per far abbassare le tasse? MMhhh... niente. Non abbiamo speranza.
 

lunedì 9 giugno 2014

Voglia di Burlesque


Questo film mi ha fatto venire voglia di tornare a fare il corso di burlesque fatto qualche mese fa.
Perchè non è un semplice spoiarello.
Il Burlesque è recitare un ruolo, essere qualcuno che normalmente non sei e giocare con questo ruolo. 
Un gioco di seduzione in primis con noi stesse e con la nostra femminilità, oggi poco allenata e anzi abbastanza sopita da modi e abbigliamenti unisex.
Questo ballo che ti insegna a muoverti sui tacchi 12  e in verità ti insegna a sentirti donna e ti rende sicura della tua femminilità. Decidi tu dove vuoi fermarti e con chi.
Decidi tu se farlo per gli amici o per te stessa o per un partner. Decidi tu cosa toglierti e come farlo. Decidi tu il costume di scena e il ruolo che vuoi interpretare.

Io ho deciso di fermarmi ai guanti e alle calze. Non sono andata oltre per scelta. Ma sicuramente creare una coreografia dal niente ti rende diversa e recitare una parte che è dentro te stessa senza saperlo è anche una grande rivelazione.
In verità fa molto bene alla nostra autostima. E sarebbe davvero istruttivo se invece di andare in palestra per una volta nella vita lo facessero tutte le donne. Possiamo convivere con la nostra femminilità senza averne paura o vergogna ma fiere di poterlo essere.




venerdì 6 giugno 2014

Amo i film americani

 Ultimamente al cinema mi stò sparando tutti i film americani. 
Dal seguito di Xmen a questo ultimo film su invasione aliena.
Bellissimi devo dire tanto che addirittura nell'ultimo film di Xmen mi ci sono quasi persa dentro. Non ricordavo più dove stavo... perchè io ero dentro il film. Empatia completa... quasi come entrare dentro la storia di un libro.
Però inevitabilmente vedendo in tv l'altra di sera "Il Castello" con Robert Redford del 2001, mi sono domandata tante cose.
Un film così bello come ho fatto a perderlo.
E ancora. Il cinema americano sarebbe in grado oggi di fare un film così intenso come "il castello" dove per due ore sei completamente prigioniero di quella storia e vivi ogni attimo e ogni secondo come se fosse la tua storia e tu fossi davvero soffrendo con loro.

Non lo so.

Se ve lo siete perso questo è il linK:
http://www.nowvideo.at/video/fq9zt0jmpicpk
 
Guardatelo, perchè è un capolavoro. 


martedì 3 giugno 2014

Maleficent

Che bello quando una favola prende vita... 


Mai occhi furono più belli... credo sia la prima volta che tifo per una strega.
Ma questo personaggio è bellissimo. E' il male che si manifesta dopo una ferita d'amore, quando un'ingiustizia TI SPEZZA DENTRO.

 Non posso e voglio raccontare di più.

 La morale di questa versione è così intensa e vera che lascia il segno dentro. 
Esci dalla sala riflettendo su così tante cose e innescare spunti di conversazione così vari da non farti pentire di averlo visto.

Tutte le streghe sono state prima fate. Il male che è stato bene. L'odio che è stato un giorno amore.
 Ma alla fine si può tornare indietro? C'è qualcosa che guarisce tutte le ferite e malgrado la vita è in grado di farti tornare la persona che eri prima che qualcuno di facesse del male così profondamente da farti indossare uno scudo così spesso e impenatribile?

Dovete proprio vederlo.