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venerdì 25 maggio 2012

20 euro

Una bella notizia, forse dovrei festeggiare. Non so se ridere o piangere. E non so nemmeno se sentirmi offesa, forse un po' umiliata si. Ma mi hanno convocato per darmi la bella notizia. Dopo 20 anni e tutto il lavoro svolto e la professionalità accumulata per gratificarmi, un piccolo segno di riconoscimento, il passaggio da B a B1. Praticamente sono 38 euro lordi e 20 euro netti circa. Non subito, dal prossimo mese ovviamente... 
Hanno elogiato il mio grande impegno, sono davvero una grande ma purtroppo non possono farmi il passaggio di livello. Sarebbe dirigenziale e non sono previste figure intermedie...
Vabbè, meglio di un calcio in culo! 

IL PORTONE


In questo diario in cui scrivo da molto tempo di solito non ho mai messo filtri, ma per correttezza avverto, se il contenuto del post potrebbe essere troppo invasivo. Le nostre parole a volte possono diventare pietre ed entrare come un bulldozer dentro l’anima di chi ci legge e questo non è sempre giusto. E’ vero che qui ci raccontiamo e ci sfoghiamo, ma in fondo non è sempre facile dire o non dire. Mi sento di farlo e di condividere, raccontare ma non per pietà. Quella non la voglio e mai la vorrò. E’ solo un episodio, una piccola fetta della mia vita.
E’ che ho varcato il portone, quel portone, lontano dall’ospedale, in un’area riservata (lontano dagli occhi, immagino), dove ho telefonato per prendere un appuntamento e mi hanno detto che dovevo avvertire alla reception quando arrivavo, che sarebbe sceso qualcuno a prelevarmi ed accompagnarmi. Quando ho detto con chi avevo appuntamento e mi sono seduta ad aspettare ogni tanto lanciavo uno sguardo a loro, quelli della reception. Mi guardavano senza farsi vedere o essere invadenti, ma sapevo che stavano cercando un segno, qualcosa che mi avrebbe contraddistinta. Magari un livido, oppure occhiali scuri. O forse solo la mia vergogna e la testa bassa, di chi deve nascondere qualcosa. Certo mai avrei immaginato di varcare un giorno la porta di un centro antiviolenza. Però era necessario e la consapevolezza di voler essere aiutata e ammettere di avere un problema importante mi ha fatto trovare il coraggio. Sapevo che sarebbe stato difficile raccontare e spiegare, soprattutto reggere il loro sguardo e sapere che anche se professionisti, dall’altro parte sono abituati a vedere chissà cosa. Anche loro a cercare ferite e io quasi ad essere dispiaciuta di non averne una da mostrare, anche se dentro di me ci sono cicatrici così profonde che mai si rimargineranno veramente e sanguinano e fanno male. Violenza psicologica. Difficile spiegare le umiliazioni, le piccole azioni che ti distruggono piano piano e minano la tua persona tanto da dubitare di te stessa. Le chiama prove di amore e di fedeltà. E invece sono angherie e ricatti e azioni che ti spingono a fare cose che non vorresti fare ma quando sei dentro la tela del ragno, ti divora e basta. Prigioniera. Sei solo una prigioniera. In fondo non chiedo molto. Solo parlare e trovare qualcuna che abbia subito le mie stesse vicende. Eppure mentre parlo e leggo i movimenti dall’altra parte, penso che ho fatto male a venire, tanto nessuno può capire veramente. Passi solo per una cogliona, una che è stata vittima consenziente del mostro di turno. Brava, hai vinto un biglietto per ingenuolandia, cazzi tuoi. E adesso che vuoi da noi. Hai fatto male a farti usare e fottere e umiliare, dovevi avere più rispetto di te stessa. Ma certo daiii!!! Se avessi saputo difendermi non sarei entrata qui cazzo. Stò imparando a difendermi prendendo coscienza che dovevo farlo da tempo e che ci ricasco a cicli e che adesso si è passati anche alle violenze fisiche. Bè allora è un’altra cosa. Ah davvero!!! Ma se dentro sono tutta rotta, massacrata dai ricatti e dall’autostima che scende e ogni volta mi uccide lentamente… è sempre peggio, perché ogni volta chiede di più e ti umilia di più. E’ una persona malata che non ha coscienza del male che fa e non ha senso morale. Semplicemente non prova sentimenti di nessun genere e non sente la responsabilità di quello che fa o che costringe a fare. Per lui sei solo una cosa. E’ molto pericoloso. Ma và!!! Devi fuggire … lontano. E se non potessi fuggire!!. Lo devo affrontare e combattere. Potete insegnarmi a farlo? Ma sai, qui ci sono avvocati, se vuoi parlare con loro e denunciare. No, non voglio denunciare. Non mi crederebbe nessuno e sarebbe solo una battaglia persa. Le prove, dove sono le prove. Pessima idea venire qui. Lo sapevo che dovevo difendermi. Ok come non detto, ho sbagliato portone.  
Intanto ho deciso che non voglio più essere una vittima… poi si vedrà.
Non sono io quella sbagliata anche se ci ho sempre messo il cuore e poco la testa. Almeno sono fortunata, io so amare e so cosa significa dare amore. Non posso dire la stessa cosa degli egoisti patologici, che felici non lo saranno mai, perché sanno solo prendere e nella loro inquietitudine non si sentiranno mai appagati davvero. Sono anime perse nel buio. Narcisisti, appunto. Ho sempre pensato che Narciso fosse solo un giovane bello che si rimirava in un lago e mai ho preso coscienza in questi anni che fosse una pericolosa patologia, che spinge chi ne è affetto, a seguire il proprio piano senza considerare minimamente che dall’altra parte c’è una persona. Vede solo se stesso e quello che vuole lui. Troppe volte ha fatto finta di non vedere le mie lacrime e le mie sofferenze. Troppe volte mi ha umiliato oltre ogni limite, ma l'ultima violenza è stata la più orribile. Non volevo crederci, lo guardavo negli occhi e non potevo credere che lo facesse proprio a me. Ancora e ancora. Ho avuto la forza di fermarlo e dire basta. Le sue perversioni sessuali sono diventate le mie, ma adesso non voglio più cedere o far finta che sia amore. Non lo è. E' solo violenza, è solo costringere qualcuno che ti ama a fare qualcosa che non vuole e che lo ferisce oltre ogni limite. Ricatti ancora. E gli altri uomini. Adesso basta, non voglio più essere un giocattolo nelle sue mani. Ho sempre pensato che queste cose accadessero nei film o al massimo agli altri. E invece mi sono trovata coinvolta mio malgrado. Non posso cambiare il passato e quello che è successo ma posso cercare di andare avanti e riprendere in mano la mia vita. Anche se sono costretta a vederlo ogni giorno, adesso so che devo tenerlo lontano. Anche se per lui non è cambiato niente. Mi ama.


Trovato su Wikipedia: “Il disturbo narcisistico di personalità è un disturbo della personalità il cui sintomo principale è un deficit nella capacità di provare empatia verso altri individui. Questa patologia è caratterizzata da una particolare percezione di sé del soggetto definita “Sé grandioso”. Comporta un sentimento esagerato della propria importanza e idealizzazione del proprio sé - ovvero una forma di amore di sé che, dal punto di vista clinico, in realtà è fasulla - e difficoltà di coinvolgimento affettivo. La persona manifesta una forma di egoismo profondo di cui non è di solito consapevole…” .... a trovarlo prima noooo!!!!

Sempre cercando su internet ho trovato questo, che racchiude praticamente tutta la sua persona e quello che mi ha fatto: “La diagnosi secondo il criterio DSM IV richiede che almeno cinque dei seguenti sintomi siano presenti nella persona:1. Senso grandioso del sé ovvero senso esagerato della propria importanza2. È occupato/a da fantasie di successo illimitato, di potere, effetto sugli altri, bellezza, o di amore ideale
3. Crede di essere "speciale" e unico/a, e di poter essere capito/a solo da persone speciali; o è eccessivamente preoccupato da ricercare vicinanza/essere associato a persone di status (in qualche ambito) molto alto4. Desidera o richiede un’ammirazione eccessiva rispetto al normale o al suo reale valore
5. Ha un forte sentimento di propri diritti e facoltà, è irrealisticamente convinto che altri individui/situazioni debbano soddisfare le sue aspettative
6. Approfitta degli altri per raggiungere i propri scopi, e non ne prova rimorso.
 7. È carente di empatia: non si accorge (non riconosce) o non dà importanza a sentimenti altrui, non desidera identificarsi con i loro desideri
8. Prova spesso invidia ed è generalmente convinto che altri provino invidia per lui/lei
9. Ha una modalità affettiva di tipo predatorio.” Identikit di un mostro sociale…Praticamente una persona pericolosissima da cui scappare a gambe levate… e io che ho insistito 10 anni non sapendo e riconoscendo che era malato e non solo stronzo!!!!!
 



mercoledì 23 maggio 2012

Conseguenze...


Ci sono i morti e le torri che crollano. Eppoi c’è la fabbrica di ceramica, gioiello della tecnologia mondiale. C’è quella dei laminati, collassata. C’è l’intera “food valley”, come chiamano da queste parti l’area dove si producono parmigiano e aceto balsamico, in ginocchio. Il terremoto dell’Emilia lo si può considerare anche con altri numeri,  con 13 mila lavoratori a casa, le decine di aziende ferme. E’ l’effetto secondario, ma non troppo: una delle aree produttrici più ricche del Paese, ferma. Con le ripercussioni immaginabili sull’intera economia nazionale. L’industria La Ceramica, di Ennio Mannuzzi, sta tenendo a casa 360 lavoratori. Dopo il terremoto l’area non è sicura. 
A Sant’Agostino c’è la Tecopress dei laminati. Un capannone accartocciato e 200 lavoratori fermi. Il sindaco di Sant’Agostino, Fabrizio Toselli, ha fatto qualche conto: “Una quarantina di fabbriche chiuse e circa mille lavoratori a casa”.
Ti sposti tra le province di Ferrara e Mantova e non va meglio. Qui c’è il 5% della produzione agricola nazionale, marchi come Parmigiano reggiano, Aceto di Modena, Lambrusco. 
È una corsa contro il tempo quella che stanno affrontando le latterie messe in ginocchio dal terremoto, spalleggiate dai Consorzi di tutela del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano. La conta dei danni (decine di milioni di euro) rimarrà provvisoria ancora per diversi giorni, ma quel che è certo è che moltissime forme di formaggio precipitate assieme alle scalere non potranno essere recuperate e che le strutture dei magazzini resteranno inservibili per mesi. La Coldiretti chiede una moratoria fiscale e previdenziale a partire dall’Imu per le aziende dei territori interessati dal sisma. Le forme di parmigiano irrecuperabili, conclude la Coldiretti, saranno destinate alla fusione con perdite economiche enormi se si tiene conto che il prezzo medio al consumo in Italia del Parmigiano Reggiano si attesta sui 15,3 euro al chilo e che le 3,3 milioni di forme prodotte in un anno hanno un peso medio di 40 chili. 
Per rimettere in piedi questo pezzo d’Italia servono soldi e in tempo di crisi non sarà facile...
E al Governo i partiti ancora a chiedersi e litigare... Grillo si e no, ma perchè? Non abbiamo perso, non abbiamo vinto!! Ambè!!

martedì 22 maggio 2012

freddo e pioggia

Meno male che non ho portato il piumone in tintoria, stamattina ero tutta coccolosa dentro il letto con la mia gatta vicino che faceva le fusa ronf ronf... 
Ho appena scartato un bacio perugina e ho trovato una frase bellissima:
"Nelle donne ogni cosa è cuore, anche la testa"...


Allora stasera spaghetti burro e parmigiano con fettina panata e pomodorini... e pensare che sabato mi ero cimentata in una buonissima insalata con il melone, arance condite con finocchio saltato in padella e pollo. Pensavo fosse arrivata l'estate...

lunedì 21 maggio 2012

Poveri resti...

Una morte orribile. Vai a fuoco e sei agonizzante. 
Le ragazze ferite e gravissime non potranno mai dimenticare questo orrore... e mentre guardo i resti dei loro libri e dei loro quaderni per terra, mi si stringe il cuore ai poveri genitori e a quello che adesso potranno fare per quelle figlie. 
Chissà se ci sono i quaderni di Melissa che i genitori vorranno avere-riavere. Poveri resti della loro sfortunata figlia e piccoli dettagli di una ragazza che andava a scuola e che è morta mentre parlava e scherzava con le sue amiche.
Questa è una guerra e non possiamo ne dobbiamo dimenticare. 

Vecchiaccia...

La mia collega mi dice tutta contenta che finalmente ha sistemato la sua scrivania...
Ohiboòòò!!!... E' come prima, nemmeno una spilla ha cambiato posto!!! 
Boooo... mi sarò rincoglionita!!! Così alla mia faccia perplessa... ricevo un sorrisetto. 
La mia scrivania è il "Desktop", che in inglese significa appunto scrivania...
Ahhhaaaa... ho capito. Roba da giovani...
Per me la scrivania è la scrivania. Sò proprio vecchia...

venerdì 18 maggio 2012

ristorante giapponese

Tutti cò stò giapponese, sai che tè dico!! Famme provà...
Mortacci!! La peggio cena de'a vita miaa... La mia amica stava quasi vomitando e io a ruota. Non è stato molto carino sputare l'involtino con l'alga nera nel tovagliolo... ma volevo morì. Mamma mia che schifo!!! 
Er peggio è stato il sushi, il pesce crudo non fa per me... avevo lo stomaco che gridava battaglia e poi quella sbobba stracotta di riso bianco... nemmeno ai cani, ahò!!! 
Alla fine affamate ci siamo guardate e 'amica mia mà detto: "io ciò nà fame... annamo a magnà qualcosa di decente?"... he he ... 
"Sai che te dico... famo come er firm cò Alberto Sordi... un bel piatto di facioli cò 'è codiche, chè t'hanno fatto?!!"... 



giovedì 17 maggio 2012

Il tradimento dello spirito e dell'amore

Non pensavo che un libro venduto porta a porta possa essere così bello da leggere.
Penso da tempo che la nostra dimensione fisica non sia il nostro universo reale, è dove vive e viaggia la nostra anima che invece è la vita vera. A fronte di questo ragionamento tutto quello che facciamo in questa vita è per renderci migliori e credendolo o no, questo signore dice praticamente la stessa cosa, con l'aggiunta di una coscienza sociale.
La dimensione giusta è quella del dare, soprattutto dare amore e quindi essere anche caritatevoli con il prossimo e vedere oltre il materialismo, avendo empatia con il tutto che ci circonda.
Anche questo dare amore verso noi stessi ci dovrebbe salvare da chi non ci restituisce lo stesso amore e con la sua avarizia, egoismo e chiusura ci induce a cambiare dentro, indurendo la nostra anima. 
Mai dovremmo perdere di vista tutta la felicità che si prova solo amando, se stessi, i figli, i mariti, i genitori, gli amici, gli estranei. Dando e prendendosi cura degli altri rendiamo il mondo migliore. Un'utopia?!! Io credo di no.
Ovviamente nel libro si parla anche dello strapotere degli psicologi che giustificando ogni atto con depressioni e altro, ci porta lontano dalla nostra vera formazione sociale, che è moralità e responsabilità di sè e per gli altri.
In fondo non è così difficile. Basta provarci. Il libro lo consiglio comunque:
thetamax@virgilio.it -  Massimo Franceschini - 3497813888

alla fine puoi anche scrivere o telefonare all'autore e discutere del libro
mi sembra interessante e interattivo-

Sull'incipt del libro c'è scritto: "come sopravvivere all'egoismo, all'intolleranza, alle psicoterapie, al materialismo, allo scientismo e ai nostri errori"

meglio di così'?!!!  A me è piaciuto e mi ha fatto capire con semplicità tante cose ovvie che non avevo afferrato veramente.

Comunque alla fine nella vita non è così importante essere in due, ma essere prima di tutto se stessi e sentirsi in armonia con il tutto. E' un fatto di percezione e di dimensione, che possiamo trasmettere anche a chi ci circonda.

venerdì 4 maggio 2012

Sotterranei del Colosseo e IV anello

Sabato pomeriggio visita guidata con permesso speciale. Abbiamo praticamente volato in cordata passando davanti ad un serpentone di almeno 1.000 persone come minimo. Una archeologa ci ha aperto i cancelli chiusi a lucchetto e ci ha accompagnato nell'area dei sotterranei.
Lo sognavo da tempo e pensavo fosse più emozionante. In verità è accessibile solo una piccola parte, dove hanno costruito un palco a sabbia che non può essere calpestato da tante persone e non ne reggerebbe il peso.
Fa un certo effetto essere nell'area VIP, lo ammetto.
Tutti gli altri che si sono fatti come minimo due ore di fila, ci guardano con una certa invidia, chiedendosi come cazzo si fa per andare dove eravamo noi.
La guida ci spiega che sotto il Colosseo ci sono delle falde acquifere tutt'ora funzionanti e infatti c'è nei sotterranei un canale con acqua che scorre.
Mi chiedo quindi perchè fuori dal Colosseo non ci sia un fontanella nemmeno a pagarla oro e si lasciano i romani e i turisti alla mercè dei contrabbandieri dell'acqua a 2 euro e 50 la bottiglietta piccola.
A questo mi collego dopo perchè voglio raccontare quello che mi ha detto l'archeologa che ci ha accompagnato. Ad un certo punto c'era un gattone nero, Nerone del colosseo, mi ha detto si chiama. Hanno praticamente adottato una colonia di gatti perchè hanno scoperto, facendo gli scavi nei sotterranei che i topi si stavano mangiando la malta, con il rischio di far crollare tutto. Quindi tutti i dipendenti e coordinatori esterni, si autotassano per comprare da mangiare ai gatti che comunque fanno anche da caccia-topi. Peccato che sembra siano più grandi dei gatti stessi.
Certo mi chiedo con che cosa hanno fatto la malta gli antichi romani, non è che ci sono resti umani, qualche schiavo... mah!!
Il palco che hanno costruito non è affittabile per nessuna ragione e nessuna persona importante.
Almeno fatta eccezione per un solo artista che ha suonato quì ma non mi ricordo il nome, la cosa non si ripeterà, per la sicurezza del loco.
Sotto un sole caldissimo e con la gola secca (non ho portato la bottiglietta perchè i bagni sono schifosi e non volevo cedere a questa "tentazione") saliamo con l'ascensore a vetri al III anello. Ora è chiuso al pubblico e può essere usato solo dai dipendenti ma all'inizio l'ascensore era aperto anche per il pubblico. Io mi sono accordata alla guida e all'archeologa e ho fatto questa grande esperienza, visto che ci passo ogni giorno con la macchina e pensavo fosse agibile a tutti. Comunque sia, i scalini da fare sono tanti e gli anziani secondo me se la vedono proprio male... diciamo che non ci sono barriere architettoniche.
Quindi sempre aprendo un'altro cancello chiuso ai più, ci fanno salire al IV anello del Colosseo.


L'archeologa ci ha detto che entro l'anno contano di mettere in sicurezza e restaurare anche il V anello.
Gabbiani solitari si avvicinano e si fanno fotografare.
Da lassù il panorama di Roma è bellissimo.
Quando riscendiamo al III anello la guida ci spiega che il Colosseo era diviso a settori a seconda di quanto potevi pagare e alla classe sociale. Addirittura per non creare promiscuità le donne avevano un settore a parte.
Un disegno ci fa vedere che addirittura era prevista una copertura con le vele, e marinai a far salire e scendere il telo a seconda del sole e della pioggia.
Nei reperti si sono trovati giochi di società e nelle fognature (perfettamente conservati dall'acqua-fango e quindi dalla mancanza di ossigeno) addirittura semi di frutti vari mangiati dagli avventori, comprese alcune vongole!! he he
Mi lascia sconcertata la civiltà con cui si preoccupavano per il caldo e quindi l'accesso all'acqua era praticamente facilitano in ogni piano, con addirittura delle innaffiature-nebulizzazioni di acqua e aromi. Immagino che la puzza di sangue nell'arena era dura da digerire, e forse anche la calca e il sudore della gente, ma vi assicuro che uscendo dal Colosseo si è letteralmente stremati, e è ignobile e incivile che non ci sia una fontanella di acqua pubblica, altro che gladiatori!!! Soprattutto considerando i bambini che visitano il Colosseo!!
ACQUA PUBBLICA, SINDACO.
Interessante la politica del tempo, adattabilissima ai giorni nostri. Per far dimenticare al popolo i problemi e la nera politica di Nerone, Vespasiano ha dato l'unica ricetta che potesse stordire il popolo, giochi e sangue, oltre le famose terme ovviamente.
Quindi come dire che oggi per farci dimenticare questo schifo ci rimbottassero di reality-show e ...pane.!!! Difficile da credere eh!!
In fondo alla fine le politiche non sono così distanti.
Avevo visitato gli altri anelli del Colosseo molti anni fa e li ricordavo così e così.
A dire il vero ero stanca morta e volevo solo andare a casa, non mi sentivo più i piedi e avevo una sete della madonna... praticamente sono quasi svenuta per arrivare alla fontanella del Parco del Celio (col cavolo che pago una bottiglietta d'acqua 2 euro e 50!!!).
Parlando con l'archeologa e facendo un rapido calcolo a 15 euro e 50 a biglietto con un'affluenza giornaliera di quasi 5.000 persone, il Colosseo incassa 1 milione e 600 mila euro al mese!!!
Vorrei tanto sapere dove vanno a finire quei soldi visto che piangono sempre lacrime e questa storia di Della Valle che alla fine ha dato i suoi soldi (in cambio di una targa), mi dice l'archeologa è solo il 12% x100 della somma necessaria al mantenimento e restaurazione di questo colosso!
Lei è a partita iva da 8 anni con il Ministero dei Beni Culturali e riesce a vivere grazie alla Francia, o meglio alla Sorbona, che la paga per studi sul Colosseo (stipendiata dalla SONY che paga la Sorbona)... come dire che noi siamo lontani anni luce da queste logiche.
Altra piccola curiosità.
Nei reperti rinvenuti e tuttora esistenti si nota come siano stati incise pietre e lastre per raccontare le battaglie e i duelli dei gladiatori. Questo mosaico per esempio indica con la lettera V il vittorioso e con la lettera greca a forma di croce il deceduto-sconfitto. Queste cose non le sapevo a dire il vero e ogni volta che faccio una visita guidata, con piacere scopro di imparare sempre cose nuove e piccoli tasselli che vanno a completare la mia poca conoscenza. 
Devo dire che la ragazza è stata fantastica.
Per due ore non si è azzittata un'attimo e poverina aveva le labbra secche dal troppo parlare. Credo si sia scolata una bottiglia d'acqua come minimo.
Chiudo con negli occhi le immagini del plastico di legno in cui si fa esempio del funzionamento delle botole e relative scene e gabbie che si aprivano sull'arena del Colosseo. Animali, piante, scenari, alberi, uomini e cose. Deve essere stato uno spettacolo davvero magnifico degno di quei tempi e se penso che noi oggi al massimo abbiamo il Sistina, dove c'è una piattaforma girevole con le scene, mi viene da ridere con molta malinconia. 
Addirittura l'arena veniva allagata per scene di battaglie navali visto che il Colosseo è praticamente sorto sul laghetto della domus aurea di Nerone, completamente distrutta e cancellata alla sua morte per ordine supremo, non dovendo rimanere traccia di lui per oblio e dimenticanza, stampo di infamia e suo completo annullamento nel ricordo. Solo il tempio con la sua statua è stato riconvertito a tempio di Venere, quello praticamente con le colonne attualmente davanti al Colosseo. Una parte dei fori ancora conserva una piccola parte della domus aurea ma se consideriamo che era estesa su 80 ettari di terreno, possiamo immaginare la sconfinata magnificenza di quella magione...


http://www.romanoimpero.com/2009/09/il-colosseo.html


Magnifica Roma che fu 

in attesa di entrare al Colosseo assisto al solito balletto degli estracomunitari che scappano... e i vigili di turno costretti a inseguire e fermarsi e inseguire - davvero da ridere se non fosse penoso - guadagnando 10 metri e poi di punto a capo quando si allontanano

non credo sia una bella scena da vedere che lede anche la dignità di chi lavora

mercoledì 2 maggio 2012

MC CURRY AL MACRO DI TESTACCIO


Finalmente sono riuscita, prima che terminasse, ad andare al MACRO a Testaccio a vedere le foto di Steve McCurry. Io lo conoscevo solo per la famosa foto della “ragazza afgana” praticamente famosa in tutto il mondo.

Steve ha scattato milioni di foto nell’arco di 35 anni, di cui molte pubblicate su National Geographics. E infatti le sue immagini parlano e raccontano, ti entrano dentro con i loro sguardi, ti emozionano e ti fanno viaggiare. Certo non chiederesti altro ad una foto…

Di lui dice “La maggiorparte delle mie foto sono basate sulla gente. Io cerco sempre il momento mostrano quello che sono davvero, l’anima genuina che si affaccia , l’esperienza impressa sul volto di una persona. Cerco di trasmettere quello che è realmente  quella persona, una persona in un paesaggio più ampio che si potrebbe chiamare la condizione umana.”


E’ la prima volta che vado al Macro ed essendo un ex mattatoio gli ambienti sono enormi ma molto spartani. C'era anche un gatto che si aggirava per le sale, dove dei globi ospitavano appesi le foto in vari formati, creando una suggestione visiva non indifferente.
Per fortuna alle sue spalle c’è la città dell’altra economia, dove puoi acquistare cose biologiche al bazar o curiosare tra i contadini che ogni sabato e domenica vengono a vendere i loro prodotti, come pane fatto con il lievito madre, salumi e prosciutti, marmellate e olio, formaggi e altro.
Purtroppo non ho potuto acquistare segnalibri ma solo una cosa molto particolare che mi ha colpita. Su suggerimento della mia amica Manu ci farò un quadro, cosa che non avevo proprio pensato, e che invece sarebbe adattissimo. Si tratta di un cartone in cui è disegnato un filo da bucato e ci sono delle mollette nere a forma di uccelli e la frase che dice… “quando le mollette sognavano di volare”. Bello no!! Mi ha emozionata.