E' una storia vera, come le tante raccontate negli anni. Ma la scena in cui i soldati tedeschi violentano la bambina ebrea nel ghetto di Varsavia mi ha fatto entrare dentro un buco nero molto profondo... entrare nel dolore che è stato e che è stato umanamente atroce da vivere, così differente dai nostri giorni.
Ho finito le parole... basta vedere i film.
Eppure la guerra non è possibile immaginarla perchè sono troppe le violenze fisiche e psicologiche che hanno avuto e affrontato e nell'era del prozac e dello xanas non so davvero quanti veramente c'è la farebbero. Eppure malgrado lo shock credo che si debba continuare a vedere e rivedere quello che è stato, non per non dimenticare, per non rifarlo o assecondarlo.
Ma questo Dio che ha promesso pace e amore quando si deciderà a spazzar via tutta questa merda dal mondo?
Ho letto delle gran belle recensioni su questo film. Cercherò di recuperarlo appena possibile.
RispondiEliminaBuona serata.
Si è bello nel senso della testimonianza, ma duro come tutti i film di questo periodo storico.
EliminaQuando chiesero a Buddha se credeva negli Dei (o come li chiamano loro, ma tanto per capirci va bene), lui rispose "Io non sono qua a dirvi se gli dei esistono oppure no, sono qua a dirvi cha la vostra felicità dipende da voi".
RispondiEliminaEcco... siamo rovinati :-)
La cosa brutta, cara Elisa, è che noi pensiamo che si tratti solo di passato, ma non è così. Esistono parti del mondo dopo queste atrocità esistono. Ed esisterà, ahimé, un futuro nel quale torneranno anche qua.
Credere che così non possa più essere, è il primo passo per ricaderci dentro.
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