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lunedì 12 febbraio 2018

Benedetta follia...

Ma si andiamo a vedere una commedia al cinema, si ride 2 ore e invece col cavolo... il solito lavaggio del cervello che subisco da mesi con le cosiddette "commedie" leggere in cui ci si infila di tutto.
Non sono intollerante ma sono veramente stanca di vedere solo film in cui per forza ci sono gay e lesbiche. E Se volessi una trama normale ogni tanto?
Questo film è carino se vogliamo, ma dico la moglie doveva per forza dopo 25 anni di matrimonio avere una relazione con la commessa e scoprirsi, sorpresa, sorpresa, lesbica?!!! Sono stanca. Stanca di subire questa violenza. Voglio essere informata prima e invece mai che nelle recensioni si specifichi il contenuto vero.
Tutte recensioni superficiali, si può guardare!!! Ma quando...
Ormai siamo solo futuri contenitori di messaggi gender e potrei non volerlo e vorrei essere libera di farlo.

 
Stessa cosa qualche mese fa con 9 lune e mezza....

bombardamento di messaggi contro la famiglia tradizionale... Il ginecologo gay con compagno e figli adottati, utero in affitto (prossima battaglia da conquistare) e messaggio finale, le mamme sono quelle che ti crescono, si può essere mamme di una canzone, mamme di una torta.
Una commedia tranquilla invece travestitia da altro. E' questo ormai il prezzo che dobbiamo pagare per ridere?!!!! Riso amaro direi.

Per non parlare poi della grandissima delusione di "Victoria e Abdul" dove è giusto riconoscere il talento e la bravura di questa infaticabile interprete, ma per ciò che riguarda il resto , meglio stendere un velo pietoso. Delusione, noia e fatica a reggere il film fino alla fine.
Dal regista di "Philomena" ( tanto per citarne uno con la Dench), mi aspettavo qualcosa di meno manipolatore verso la tolleranza della religione mussulmana. L'insolita amicizia tra la regina Vittoria e il suo "Munshi", un servitore indiano venuto inizialmente a consegnare un omaggio a sua maestà e divenuto poi sempre più intimo fino a stabilire un saldo legame affettivo basato sulla fiducia e sulla confidenza reciproca, è stato manipolato per far passare altro. In punto di morte il messaggio è che tutti torniamo ad Allah ... e questo quando non posso credere che in punto di morte una regina capo della Chiesa di Inghilterra non abbia avuto effettivamente il conforto di un prete. Io Capisco la curiosità verso un'altra cultura ma quì non è più storia o raccontare una parte di verità. Quì è un chiaro sistema di far passare i mussulmani come verità e da cattolica mi sento profondamente offesa da qualcosa che mi infastidisce e che vorrei scegliere di guardare se voglio, ma non infilarlo su un trama con il chiaro scopo di dire al mondo "noi mussulmani siamo i più fighi ... e Dio non esiste".

2 commenti:

  1. Si chiama lavaggio del cervello.
    Condivido in toto.

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  2. corri a vedere la mostra Leica al Vittoriano....fino al 18/02...

    http://www.ilvittoriano.com/mostra-leica-roma.html

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