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martedì 21 febbraio 2012

Per caso... un racconto fantastico e una felice parentesi.

Questo libro è l'ultimo della serie inviatami per la giuria letteraria 2012. Lo voglio raccontare perchè mi ha positivamente colpito e per niente annoiato, anche se molto particolare. Le vicende di questo libro sono talmente lontane da noi da essere difficilmente metabolizzate, ma la ragazza è brava a raccontare e piano piano ti porta dentro la storia della sua famiglia e del suo popolo (ex Jugoslavia). L’amante della tigre è la superstizione di un intero villaggio che non ha mai visto una tigre e pensa sia la reincarnazione del diavolo. In tutto questo c’è il ricordo struggente di un nonno scomparso e rimpianto e il racconto dei suoi insegnamenti. Sono talmente poche le cose su cui si basa questo libro da sembrare piccoli tesori e così un piccolo libro, una favola, come può esserlo “il libro della giungla-Mowgly” diventa addirittura il filo cardine del racconto e il piccolo tesoro da custodire quando non si ha niente e per questo fa apprezzare quasi con venerazione la porta magica che ti spalanca sul mondo. C’è però qualcosa in questa storia che si mescola con le leggende fantastiche e alla fine si discosta dal semplice racconto per diventare appunto racconto fantastico, al pari di un Ruiz Zafon o di un Italo Calvino, senza averne lo spessore, ma sicuramente la freschezza. Certo "l’uomo senza morte" non è proprio "Il cavaliere inesistente", ma alla fine diciamo che le leggende sono raccontate come realtà e la realtà diventerà leggenda. Lo sfondo di una guerra passata che ha lasciato macerie soprattutto nei cuori e negli animi di un popolo molto ferito, trasuda da tutte le pagine del libro e commuove fino all’ultima pagina. 

1 commento:

  1. Dev'essere proprio bello questo libro e, sicuramente, la tua recensione lo presenta in modo piuttosto interessante. Una buona idea per il prossimo libro da leggere!

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