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lunedì 17 dicembre 2012

La Pinacoteca di Berlino


Nella Gemaldegalerie, la pinacoteca di Berlino, sono esposte oltre 1300 opere realizzate tra il XIII secolo e il XVIII secolo tra le quali si segnalano i grandi della pittura europea come Bosch, Van Eyck, Raffaello, De la Tour, Watteau, Poussin e Velasquez, Giotto, Botticelli, Caravaggio, Canaletto, ma anche di Lucas Cranach, Vermeer, Van der Weyden o Rembrandt. Le opere ospitate nella Gemaldegalerie hanno subito numerose peripezie nella loro storia recente: dopo essere state trasferite o trafugate durante la seconda guerra mondiale da altri musei di Berlino, sono state riunite in questo in questo nuovo museo solamente dopo la caduta del muro. E’ facilissimo decidere il periodo storico e pittorico che interessa, tutto è in ordine cronologico dal punto di vista storico e pittorico.
Ma la cosa più fica è all’inizio del museo. Piccole sedie pieghevoli sono agilmente e civilmente a disposizione degli utenti, che possono sostare davanti ai quadri anche per ore senza farsi venire mal di schiena, o far suonare allarmi allarmanti come è nei nostri musei, dove devi stare minimo ad un metro di distanza, altrimenti ti agguantano come se fossi un delinquente e hai il fiato sul collo della guardia di turno.
Incredibile, si possono anche fare le foto, ma senza flash. Pensa un po’.
Eresia…

Di tutto rispetto la caffetteria e area relax. Immensa come sono gli spazi in questo museo. Torte buone e cioccolata pure. Che dire, il caffè e il cappuccino in Germania è meglio non chiederli. Magari una tisana o un buon thè. Però ci sono anche insalate, crauti, patate, wurstel o polpette… Insomma dal salato al dolce si può fare una piacevole pausa, anche perché dopo 3 ore di visita, i piedi sono leggermente sofferenti. 

Io sono andata a cercare l'unico quadro di Caravaggio e i fiamminghi-olandesi.
Alla parte medievale ho dato un rapido sguardo.
Questo quadro ad esempio, era tipo 7 metri per 3. Una intera parete.
Difficile non rimanerne conquistati. 


Eppoi sui neri e la pittura fiamminga avevo iniziato un percorso da anni. Prima ad Amsterdam, poi a Venezia e negli anni a Roma, in diverse mostre. 

L'ultima a Roma, "Veermer e i pittori olandesi" è stata una rivelazione per quanto riguarda i pittori olandesi e una incazzatura per lo specchietto per le allodole. Usare il nome di Veermer per fare da cassa di risonanza quando poi se fosse possibile c'erano i quadri più brutti mai visti di questo pittore, (tranne uno - la stradina di Deft) è veramente ignobile e anche traditore.
Comunque ho almeno apprezzato altri pittori che non conoscevo. 





















Solo i fiamminghi hanno reso il nero non  nero ma con mille sfumature... e vederle in un quadro è un'esperienza pittorica che non di dimentica. G. Metzu, G. ter Borch, P. de Hooch, M. van Musscher, una vera scoperta e una vera sorpresa. Eppoi dipingono benissimo i cani... curioso no?!!



7 commenti:

  1. Mi sto salvando queste tue descrizioni , le leggerò con calma dopo le feste !

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  2. Belle immagini e bel reportage bravissima e grazie. Buona settimana

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  3. 4 giorni a Berlino, ma questo proprio non lo avevamo in programma!

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  4. Splendido il Caravaggio.
    Solo quello valeva tutto il percorso.
    Ti abbraccio buona serata e grazie.

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  5. Accidenti, un vero paradiso per gli amanti della pittura e dell'arte! :-o Capisco bene la tua sorpresa venendo dall'Italia ;-)

    Un caro saluto :-)

    www.wolfghost.com

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  6. Non sono d'accordo sulla mostra di Vermeer, non ho trovato brutto alcun quadro. Poi averne 8 su circa 25 che ne ha prodotti in totale non è male.

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