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venerdì 28 novembre 2014

Una maleducazione che dilaga...

Prendo spunto da un articolo uscito oggi sulla cronaca di Roma, dove si parla appunto della maleducazione ormai dilagante nelle sale cinematografiche di Roma, in cui le persone parlano e commentano ad alta voce il film ritenendola una cosa normale e anzi si incazzano che si osa dire qualcosa.
Questo mi ha fatto pensare quello che abbiamo detto con la mia amica domenica, mentre eravamo al cinema. Ma possibile mai che ormai le persone pensano di stare come a casa e parlano e commentano tutto il tempo senza nessun rispetto per gli altri. E' la seconda volta che ci capita e ormai sembra proprio una presa di posizione sociale.
Dietro di noi una coppia di una certa età che ha commentato il film minuto per minuto. Due coglioni allucinanti. Noi non avevamo voglia di litigare ma la cosa è stata fastidiosissima.
L'articolo del messaggero diceva appunto che sono andati a finire alle mani in questo cinema e credo sia possibile, soprattutto quando si ha ragione e la prepotenza e la maleducazione prosperano. Spero che non ci ricapiti ma a quanto sembra l'articolo di fondo faceva una analisi sociale impressionante. E cioè quando vivi in una città sporca e ti abitui a vivere nel degrado automaticamente scendono tutti i valori sociale e di educazione. Si diventa per l'appunto maleducati. ... mah... io speriamo che me la cavo.
Primo perchè non c'è un due senza un tre ... e quindi potrebbe ricapitare. Eppoi secondo, mi sarei stancata di stare zitta e la prossima volta con rammarico mi piacerebbe reagire, così tanto per cambiare, sapendo benissimo di causare il finimondo in sala.
Quindi la prossima litigata è mia... 

15 commenti:

  1. Come si fa a darti torto? Il mio papà diceva che se uno sta composto a casa lo starà anche fuori....mi sa che aveva proprio ragione!

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    1. ma fino a tre-quattro mesi fa non era così - e' come se la gente si fosse impazzita

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  2. Concordo con Margherita, è il lassismo dei tempi.
    Dalla tua descrizione Elisa, mi vengono in mente i film vecchi prima degli anni '40 dove il pubblico era sempre indisciplinato ed interagiva sonoramente e spesso sguaiatamente con gli attori di avanspettacolo ... stiamo tornando indietro nel tempo... per il lavoro siamo a livello schiavismo fine ottocento... idem per la violenza contro le donne, che sembra siano sempre più vittime di un maschio represso, sembra che cadano di volta in volta traguardi raggiunti e si regredisca in un Medioevo tecnologico!!!

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  3. Per foruna che a Roma, seconda settimana di ottobre, non sono andato al cinema perché io non sarei stato zitto e sono sufficientemente robusto per difendermi in caso di attacco. La maleducazione comunque non è solo a Roma, sta avanzando a grandi passi in tutte le città. Qui a Montpellier, per esempio, i giovani hanno l'abitudine di mettere i piedi e quindi le scarpe sul sedile di fronte. Mia moglie ed io, perciò, non ci sediamo più. Comunque l'ultimo giovane che ho interpellato ha avuto il buon senso di togliere i piedi dal sedile, senza brontolare. Ciao e buona domenica al teatro.

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  4. Purtroppo è la prova che la teoria delle finestre rotte, almeno per la parte negativa, è vera... http://it.wikipedia.org/wiki/Teoria_delle_finestre_rotte

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    1. Con l'espressione teoria delle finestre rotte si indica quella teoria sociologica secondo cui investendo le risorse, umane e finanziarie, nella cura dell'esistente e nel rispetto della civile convivenza si ottengono risultati migliori rispetto all'uso di misure repressive. Al contrario, trascurando l'ambiente urbano, si trasmettono segnali di deterioramento, di disinteresse e di non curanza. Ad esempio l'esistenza di una finestra rotta (a cui il nome della teoria) potrebbe generare fenomeni di emulazione, portando qualcun altro a rompere un lampione o un idrante, dando così inizio a una spirale di degrado urbano e sociale[1]. La teoria fu introdotta nel 1982 in un articolo di scienze sociali di James Q. Wilson e George L. Kelling[2].
      ....

      trovo questa cosa interessantissima - grazie

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  5. E dire che pensavo di essere io un'irriducibile brontolona intollerante quando mi urto da morire per la gente che chiacchiera al cinema!

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  6. Purtroppo anche a scuola succedono fatti simili. Io ho una classe,in particolare,che parla in continuazione,come se l'insegnante non fosse presente. Almeno i ragazzi parlassero sottovoce! Sembra di essere in piazza.Mi sono sempre chiesta se abbiano problemi di udito...

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  7. un commento ci può stare. ma così mi pare decisamente esagerato. buon compleanno. come stai? ciao

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  8. Non vado più al cinema la domenica, proprio per quello che dici tu.

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    1. a dire il vero mi è successo anche in settimana - proprio a Roma est ma erano zingari e giovani - praticamente eravamo loro ostaggi e hanno fatto quello che volevano per tutta la durata del film

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  9. L'abbiamo voluta noi la così detta : modernità liquida (come l'orina).
    L'ha detto anche il grande sociologo ungherese Bauman e; allora, chi è
    causa del suo mal pianga sè stesso.

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