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martedì 17 settembre 2013

Credo di non essere più comunista...



«È che tu sei comunista dentro - le dice Sofia -. Voi siete come i cattolici, vi fate un culo così perché credete nel futuro. Io voglio essere felice adesso»


Parto da questa frase copiata da un blog di libri ( http://scarabocchidipensieri.blogspot.it/2013) per inserire una riflessione... Credo di non essere più comunista.
Perchè appena ho letto questa frase ho visualizzato le feste dell'Unità di quartiere di quando ero ragazza, le speranze, il lavoro comunitario al gazebo della cucina dove si dava una mano come si poteva, e ricordo benissimo i sorrisi e la felicità di tante persone grandi che ancora ci credevano, nel futuro intendo. Un futuro per i figli, con i figli. E invece  non è andata così e adesso i figli partono per l'estero e si vedono su Skype e sapete che vi dico, non ho più voglia di fare sacrifici, anzi MI SONO ROTTA IL CAZZO!!! (Si, è Oxford)

Io voglio essere felice adesso
al futuro non ci voglio più pensare 
tanto sarà quel che sarà e siccome sarà sicuramente peggio non voglio starci male prima

P.S.: ... e stasera coda alla vaccinara in famiglia!!!!! he he

11 commenti:

  1. purtroppo temo di non esserlo più neanche io... e non so se considerarlo un difetto o un pregio. è che ci vorrei qualche altra cosa al posto di non essere più comunista, vorrei che ci fosse un altro "essere"...ma forse non è giusto neanche quello...

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    1. la verità è che ci sentiamo tutti orfani di una sinistra che non esiste più, di sogni e speranze e progetti che non sono più realizzabili e anche le illusioni hanno fatto le valigie

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  2. Ma ti è piaciuta proprio tanto questa frase allora! :)
    Io vengo da una famiglia comunista, ma il PCI l'ho solo sfiorato. Quando sono nata io ha cominciato a cambiare i nomi e alla fine eccoci qui, al Pd. Al futuro ci penso, molto, ma lo faccio con una certa astrazione, consapevole che i tempi non sono dei migliori per fare progetti a lungo termine e allora sì, anche in me spesso prevale l'oggi.

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  3. Il fatto è che non solo non ci si può più sentire di sinistra, ma nemmeno di centro o di destra...Sono tutti uguali, tutti pronti a fregarci e a mandare l'Italia a rotoli. Tolgono l'IMU e aumentano l'IVA, la TARES, inventano nuove tasse, convinti che gli italiani siano contenti perchè non pagano più l'IMU. Cambiano i nomi, ma le tasse non cambiano e poi nessuno sembra capire che se tutti avessero un lavoro, soprattutto non precario, potrebbero pagare le tasse senza troppi problemi.Pensare al futuro spaventa non poco e, visto che è inutile star male prima del tempo, non ci resta che vivere l'oggi, cercando di prenderne tutto il buono possibile.

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  4. Anche mia figlia dice che vorrebbe essere felice adesso ... ma non lo è perchè non riesce a credere nel futuro così come glielo si prospetta ora, e farà probabilmente come il figlio del mio compagno che vive all'estero e lo vediamo solo su Skype, mi sa che hai proprio ragione.... :-(

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  5. Il mondo va avanti, è normale. Essere comunista come lo si poteva essere in passato non penso abbia più molto senso.

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  6. io ci provo sempre, ad essere felice ora ...

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  7. Io non sono più comunista...da quando ho scoperto che Bertinotti,da bravo comunista, ha mandato i figli alle scuole private (sì pure cattoliche)...da quando tutti quelli che si spacciano per comunisti,per amanti del bene del popolo,invece curavano i fattacci schifosi loro, contraddicendo il principio "lavoro per tutti, lavoro per il popolo". Conosco una persona ex lotta armata,ho detto tutto. Una che fa il suo lavoro con dedizione e passione.Ma diciamocelo,non è propriamente comunista...perchè nelle retrovie...mmmm...

    Io?Sono per la felicità adesso,subito,come te! Comunista o meno,grillina o meno,chissenefrega! Ho fatto mio,dopo aver perso la mia Amica, che non devo e non voglio aspettare,non più!.Pensare al futuro? Non più,vivo giorno per giorno e cerco di godere di quel che capita. Cerco..alle volte non riesco..ma voglio esser felice subito! Come te! Ce lo meritiamo,no? :-) Un abbraccione Elisa!:-)

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  8. Secondo me non si tratta tanto di essere comunisti o meno. Si tratta semplicemente che la politica si è sganciata completamente dalla realtà. Nessuno fa più politica per degli ideali, l'onore in politica (da sempre non molto presente) ora è proprio scomparso. Io non riesco neppure a riconoscermi in un partito o un movimento quindi preferisco seguire la mia rotta, la mia morale, e fanculo alla politica ed a tutta la merda che voglio propinarci!

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  9. ahahah che spasso! Io avevo smesso di votare per una pletora di anni, l'ho fatto l'ultima volta ma... credo che tornerò all'astensionismo.
    Non sono un esperto, ma il comunismo non mi ha mai convinto. O meglio, quello teorico non lo so, ma quello pratico, che ho visto in giro, a partire dall'ex Unione Sovietica alla Cina di Mao, non era certo meglio del resto. Ho letto recentemente che in Cina il comunismo, soprattutto nelle città minori e ancor di più nelle campagne, era diventato, per la gente, una religione a tutti gli effetti, con precetti da seguire e con Mao come profeta. Ciò è paradossale per un posto dove è stato inculcato per anni che "la religione è veleno".
    Credo che comunque l'errore vero sia stato quello di creare con il passare dei decenni, ormai potremmo dire dei secoli, una dicotomia "capitalismo"/"comunismo": niente e bianco o nero, ci sono solo sfumature e gli estremismi rovinano sempre.
    In quanto al comunismo di oggi... ma dov'è? Io non lo vedo.

    www.wolfghost.com

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